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Il Polso, interpretazione del polso

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L'esame fisico delle arterie

L'esplorazione palpatoria delle arterie equivali fondamentalmente all'esame del polso radiale: è un esame che va eseguito preliminarmente dopo l'esame obbiettivo generale.

Vanno presi in esame i seguenti caratteri del polso: frequenza, ritmo, ampiezza, forza, tensione, durata, uguaglianza, consistenza, sincronismo e simmetria.

La frequenza si determina contando il numero delle pulsazioni in un minuto primo. Fisiologicamente nell'adulto essa oscilla tra 60 e 80 battiti al minuto con valore di 5-10 battiti in più nelle donne rispetto agli uomini.

La frequenza varia largamente con l'età (130-140 nel lattante; 90-100 nell'infanzia; 85-90 nell'età adolescenza) diminuisce nel sonno, mentre aumenta dopo pasto, sforzo, emozioni; aumenta nella posizione eretta rispetto al decubito supino; è più alta nei simpaticotonici, più bassa nei vagotonici e negli atleti.

 

Segni del polso

Si parla di tachicardia (meglio tachisfigmia o polso frequente) allorché la frequenza supera i 100 battiti al minuto e di bradicardia o meglio bradisfigmia quando scende al di sotto dei 60 battiti/minuto. Un aumento della frequenza cardiaca (tachicardia sinusale) si verifica per azione di sostanze voluttuarie (caffè, thè, nicotina,.ecc.), in seguito ad esercizio fisico od emozioni, per farmaci che inibiscono il vago (atropina) o eccitano il simpatico (simpaticomimetici: efedrina, amfetamina).

Nella febbre si ha un aumento di circa 8-10 battiti al minuto per ogni grado di elevazione della temperatura Corporea; se l'aumento della frequenza è inferiore a quello che comporterebbe la febbre, si parla di bradicardia relativa (come nell'ileotifo). Tachicardia si ha, inoltre, nell'ipertiroidismo, nell'anemia, nel collasso e nello shock, nella sindrome cardiaca ipercinetica, negli stati nevrotici.

Nell' insufficienza cardiaca e nella pericardite essudativa si ha tachicardia, poiché il cuore cerca di sopperire alla ridotta gittata sistolica con un aumento della frequenza (lavoro antieconomico del cuore).

Una frequenza assai elevata si ha nella tachicardia parossistica.

Bradicardia (bradicardia sinusale)., oltre che per i motivi costituzionali (vagotonia) o di adattamente atletico, si può avere transitoriamente per via riflesse in seguito a vomito, a crisi dolorose, ad ipersensibilità intrinseca (forma vasovagale nell'ipotiroidismo, nell'ipertensione endocranica, nella stenosi aortica, nella iperkaliemia, per azione di medicamenti (digitale, beta-bloccanti).

In presenza di particolari alterazioni del ritmo (quali l'extrasistolia e soprattutto la fibrillazione atriale) la frequenza cardiaca va determinata con l'ascoltazione del cuore e non con la palpazione del polso, in quanto molte sistoli ventricolari possono non essere apprezzate al polso per l'insufficiente ondata sfigmica; può, infatti, accadere che una bassa frequenza del polso (bradisfigmia) non corrisponda in realtà ad una bradicardia (deficit del polso).

Così in caso di bigeminismo (v. extrasistolia), subito dopo i due toni normali si avverte un tono più sordo, più acuto, dovuto alla contrazione extrasistolica, che può essere seguito o meno da un secondo tono con gli stessi caratteri (a seconda che si sia avuta o meno l'apertura delle valvole semilunari aortiche e quindi la chiusura) ed, infine, da una pausa di maggiore durata; trattasi cioè di una bradisfigmia per deficit del polso.

Mentre con l'ascoltazione del cuore il bigeminismo viene facilmente riconosciuto, con la sola palpazione del polso l'extrasistolia può non venire apprezzata e il ritmo apparire regolare, con una frequenza ventricolare a metà di quella reale.  Una bradisfigmia per bradicardia si può avere, invece, nel blocco seno-atriale (B.S.A.: lo stimolo che si forma nel nodo non viene trasmesso normalmente agli atri) e nel blocco atrio-ventricolare (B.A.V. T disturbata la conduzione dello stimolo dagli atri ai ventricoli).

Nel caso di BAV completo o di III grado (in cui cioè si ha l'arresto della conduzione dello stimolo dagli atri ai ventricoli) e nel BAV incompleto; i BAV di II grado tipo II (in cui l'arresto della conduzione dello stimolo dagli atri ai ventricoli avviene saltuariamente a periodi fissi), si possono percepire, per lo più verso la base o il centrum cordis. le cosiddette "sistoli in eco", come toni deboli, lontani, che corrispondono alla contrazione atriale isolata, legata agli stimoli bloccati e non seguita cioè dalla contrazione ventricolare.

La sistole in eco si differenzia dal galoppo presistolico in quanto è più distanziata dal secondo tono.

Relativamente agevole riesce la differenziazione della bradicardia con il fenomeno di Luciani Wenckebach una bradisfigmia aritmica da cardiografia); in questa ultima azione si apprezza il tono sordo delle extrasistole che precede la lunga pausa, mentre n verifica, presentando tutte le sistoli toni normali per timbro ed intensità.

Così come può aversi una bradisfigmia ori corrisponde una bradicardia, può accadere una tachisfigmia cui non corrisponde tachicardia.

Abbiamo detto che normalmente ad ogni pulsazione cardiaca corrisponde una elevazione del polso; c'è tuttavia la possibilità di apprezzare due sfigmiche per ogni ciclo cardiaco.

Si parla di polso bifido o a due onde allorché per ogni ciclo cardiaco si palpano due onde sfigmiche: la prima (P) viene definita "onda di percussione" (rappresero l'urto Trasmesso dalla contrazione ventricolare sinistra) e la seconda (T) "onda di trasmissione" oppure "onda di marea".
La pulsazione aggiunta può essere sistolica o diastolica, il fenomeno è meglio rilevabile con la registrazione grafica, non essendo sempre ben apprezzabile i palpatoriamente.

La pulsazione aggiunta sistolica può aversi:

— sulla branca ascendente o anacrota: polso anacroto; si può riscontrare nella stenosi aortica;
— sul picco arrotondato dell'onda: polso bisferiens si può riscontrare nella steno-insufficienza aortica: se P è più ampia di 1 sarà dominante la stenosi, mentre se T è più ampia di P sarà  dominante l'insufficienza.
Il polso bisferiens può comparire anche nel normale dopo esercizio fisico (in rapporto alla accresciuta rapidità dell'eiezione sistolica).

PER APPROFONDIRE IL TEMA DEI POLSI E DELLE ARITMIE:

La fibrillazione atriale, una aritmia stupida e pericolosa. Che fare? Quando trattare?
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