Non è semplice scegliere la metodica giusta per la contraccezione e la pianificazione familiare; un medico cattolico come il sottoscritto ed obiettore di coscienza, sente il peso delle scelte e quando deve spiegare ai nubendi i sistemi della contraccezione al corso che tiene presso una parrocchia di Milazzo, non è semplice essere chiaro ed efficace.
La Chiesa ammette solo l'impiego dei metodi naturali, ma leggendo appresso capirete come sia complessa la materia. Inoltre se la coppia è sterile, non consente l'impiego di tecniche di fecondazione artificiale, ma consente solo di "aiutare" i coniugi o il seme "debole" ad essere, per così dire, aiutato o spinto con sistemi naturali nelle vie genitali della donna.
Con questo termine (contraccezione) si intende l'insieme delle metodiche e delle
tecniche atte ad impedire il concepimento. Essa si avvale di metodi:
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Coitus interruptus
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Metodo ritmico o astinenza periodica
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Contraccettivi meccanici di barriera (condom e diaframma)
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Ormonali
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Dispositivi intrauterini o IUD
Un buon sistema anticoncezionale deve essere:
- economico
- semplice da usare
- efficace
- innocuo per il nascituro in caso di insuccesso
- impercettibile ai fini della dinamica dell'amplesso
- prontamente reversibile quando si decide di interrompere
Diamo per scontato che il sistema del coitus interruptus è una metodica banale ed
altamente rischiosa ai fini della contraccezione, poiché nessun uomo è in grado
di controllare il rapporto sessuale con precisione infallibile (!), tanto più che
l'eiaculazione è un processo automatico che una volta innescato non è possibile
controllare, specie se l'uomo è giovane ed altamente sensibile. Solo con gli anni
e l'esperienza e la confidenza col partner è possibile pensare di attuarlo, tenendo
conto che il 25% delle coppie che vi si affidano durante un anno di rapporti continuati
concepirà lo stesso e ricordando che anche il solo liquido prostatico talora contiene
spermatozoi.
Ricordiamo che i metodi ritmici o dell'astinenza periodica si basano sul presupposto
che l'ovulazione della donna coincide con un periodo preciso che per:
- il dott. Knauss era il 15° giorno precedente le mestruazioni contando a ritroso
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il dott. Ogino dal 12° al 16° giorno dal ciclo
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il dott. Billings coincideva con l'emissione di muco filante dalla vagina o "chiara
d'uovo", poiché il muco cervicale è importante ai fini del concepimento in quanto
guida gli spermatozoi verso la risalita nel canale cervicale.
Poiché, però gli spermatozoi
conservano una buona capacità vitale ed il ciclo della donna è variabile,
Pertanto, a seconda del ciclo, e contando a ritroso, la donna dovrebbe astenersi
dai rapporti dal 9° giorno dopo la mestruazione e fino al 19° per lo meno.
Esistono allo scopo anche degli apparecchi (es.persona) che consentono di stabilire
il periodo fertile della donna, saggiando, per cos' dire, la natura della donna
ed il suo assetto ormonale nelle secrezioni della stessa, ma tolgono naturalezza
al rapporto.
Questo metodo che è accettato dalla chiesa, poiché non mortifica la donna, né l'uomo nel loro essere coppia e con Dio responsabili del disegno divino del "crescite et multiplicamini", non è sicuramente una tecnica molto affidabile per chi non può permettersi di concepire per errore (amanti, relazioni sessuali occasionali, ragazzi che fanno l'amore con incoscienza, ecc. !!);
Essi sono rappresentati da:
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Profilattico o condom dal nome del medico che lo ha scoperto, ma sono conosciuti
fino dalla notte dei tempi, se è vero che i primi libertini e gaudenti antichi Romani
usavano dei budelli di animale opportunamente modellati allo scopo. Quindi, se il
partner, è conosciuto, se non vi è rischio di infezioni (HIV, HCV, HBV, clamidia,
treponema, ecc.) è possibile impiegare profilattici sottilissimi, di ultima generazione
e creme lubrificanti gelificate a base idrica, mai oleosa, per il rischio che il
condom si alteri. E' chiaro che anche questo sistema non è scevro di rischi: infatti
può perforarsi, può lacerarsi, può essere perduto per sbaglio in vagina se al momento
dell'interruzione del rapporto il pene è già flaccido, col rischio che il seme giunga
negli organi genitali.
Il diaframma è, invece, una sorta di cupola di gomma provvista di una molla che
consente un buon adattamento al collo dell'utero, che la donna applica in vagina
insieme a creme spermicide e che funge da una specie di barriera come il profilattico,
solo che ad indossarla è lei, prima del rapporto. Tuttavia non credo che sia semplice
il suo uso se non in mano esperte di donne che hanno imparato a conoscere bene il
proprio corpo anche internamente.
Infine trattiamo dei farmaci contraccettivi ormonali, che rappresentano la
metodica più affidabile ma non scevra di altri rischi per la salute della donna.
Si tratta di composti estoprogestinici a basso dosaggio che si basano sul principio
di interrompere il ciclo con azione di feed-back negativa, agendo sull'ipotalamo.
Il contenuto di estrogeno varia dai 20 microgrammi a 40 di etinilestradiolo, ma
dosaggi di 20 microgrammi sono più che sufficienti nelle donne attempate stante
i rischi che si corrono.
Si distinguono:
- preparazioni a bassa concentrazione di etinilestradiolo, cioè 20 microgrammi
- preparazioni a contenuto standard di 30-40 di etinilestradiolo
- i progestinici di ultimi generazione contengono i derivati del norgestrel , desogestrel,
norgestimate e gestodene.
I contraccettivi possono interagire con altri farmaci induttori
degli enzimi epatici (carbamazepine, griseofulvina, modafinil, neviparina, fenobarbital,
ritonavir, topiramato ecc.);
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Controindicazioni nell'uso di contraccettivi
- Arteriopatia e tromboembolia venosa
- Cardiopatia ed ipertensione polmonare
- Attacchi ischemici cerebrali (ictus)
- Epatopatia con colestasi (ittero)
- Epatite cronica ed infettiva
- Lupus eritematoso (m.autoimmuni)
- Tumore epatico
- Porfiria
Effetti indesiderati:
- Nausea
- Crampi addominali
- Insufficienza epatica
- Tumori epatici
- Trombosi venosa
- Ipertensione arteriosa
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Alterazioni del metabolismo
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Aumento di turgore dei seni
- Nervosismo
-Corea
-Riduzione del flusso mestruale
-Fotosensibilità cutanea
-Colelitiasi
-Carcinoma mammario
-Dolore toracico improvviso
-Dispnea improvvisa
Le preparazioni fisse o monobasiche contengono 21 compresse da assumersi la prima
il primo giorno della mestruazione (giorno primo del ciclo) per tutti i 21 giorni;
poi nei 7 giorni successivi, dovrebbe aversi il ciclo. Se la donna sbaglia e non
assume la pillola il primo giorno, ma per esempio, da 4° giorno, allora è necessario
usare metodi di barriera nei rapporti per 7 giorni.
Novità sono gli anelli vaginali; si tratta di anelli che rilasciano ormoni
contraccettivi direttamente in vagina ed hanno un'efficacia simile alla pillola.
L'anello va inserito dalla donna entro il 4 ° giorno del ciclo e quindi rimosso
dopo 3 settimane; l'anello può essere tolto durante il rapporto ma solo per due
ore.
IUD: o intra uterin devices
sono dispositivi intrauterini posti dal ginecologo all'interno dell'utero della
donna, a forma di "T" o di numero "7". Sono in plastica o in rame spiralato e liberano
anche ormoni. Danno rischio di infezione, possono dare anche contrazioni spastiche
e dolori del tipo "mestruali" ed infiammazione pelvica. Si tratta di metodi abortivi
più che di contraccettivi veri e propri in quanto non consentono l'impianto in utero
del prodotto di concepimento.