Le anemie megaloblastiche e macrocitiche

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da appunti personali del dott. Claudio Italiano  bandiera inglese, articolo in lingua inglese

(cfr generalità sulle segnalazione di link per approfondire il tema anemie) (vedi anche microcitemie).

Classicamente le anemie da carenza di vitamina B12 si presentano in soggetti che per ragioni di credo religioso, per es. i vegani, non assumono carne, latte, uova ecc., alimenti che sappiamo contengono in gran copia la vitamina B12. I sintomi che ne derivano sono di 2 tipi: a) grave anemia caranziale megaloblastica, cioè con globuli rossi molto grandi, che all'emocromo hanno un valore di MCV (volume corpuscolare medio) di 90-95 micron cubi, emoglobina in grammi ridotta o HGB inferiore a 8 g/dl; b) segni neurologici come disestesie, alterazioni tattili e vibratorie alterate, per es. sensazione di avere le gambe "di sughero".

Esempio di esame emocromocitometrico

WBC, che significa globuli bianchi, nel nostro esempio sono 6.080 perchè si moltiplica il valore x 1000 e nella colonna a fianco leggi i valori nella norma tra 4000 e 10.000. Poi leggi i Globuli rossi, nel caso nostro sono 4,59 che moltiplico x 1.000.000, quindi 4.590.000, quindi leggo il valore  più importante, il contenuto in emoglobina in grammi per decilitro, qui 13,30 grammi per decilitro (si tratta di una mia paziente), l'ematocrito, cioè la quota corpuscolata rispetto a quella liquida, e quindi il nostro famoso valore MCV, cioè il volume del globulo rosso, che in questo cao è 84.70, quindi nella norma. Se viceversa questo valore è alto, allora si parla di anemie macrocitiche o megaloblastiche. E' chiaro che nel caso di un'anemia grave il valore dell'emoglobina in g/dl sarà molto basso, per es. 7-8 g/dl.  Una delle condizioni anemiche che più di frequente si riscontra in medicina interna è l'anemia megaloblastica. Come sappiamo, per parlare di anemia, dobbiamo avere una quantità di emoglobina in grammi ridotta, in genere sotto 9,5 grammi/dl,  e, se andiamo ad osservare, il volume corpuscolare del globulo rosso o MCV (cfr immagine dell'emocromo) sapremo distinguere le forme microcitiche da quelle megaloblastiche, controllando appunto dall'indagine emocromo i valori in micron cubi delle cellule, che nel nostro caso sono sempre superiore a 100 micron cubi.  Questa forma caratterizzata dalla presenza nel midollo ed a volte anche nel circolo sanguigno, di megaloblasti abnormi, cioè di cellule derivate dagli eritroblasti, ossia i precursori degli eritrociti che hanno dimensioni notevole per un difetto che deriva dalla mancanza di vitamina B12 (introdotta con la dieta e contenuta nelle proteine animali, nella carne, pesce, uova, latte, e in piccole quantità con i vegetali. ) e di acido folico, ma queste ultime forme sono più evidenti nel paziente dedito all'alcool. Tale vitamina è assorbita nell'ileo terminale, per cui nel morbo di Crohn si puô avere alterazione del suo assorbimento e lo stesso nella gastrite atrofica, dove è risaputo che il fattore di Castle è alla base del suo assorbimento. La cellula, cioè, si accresce senza perô dividersi ed il nucleo assume grandi dimensioni. L'acido folico è essenziale nella sintesi della metionina, un aminoacido importante per la sintesi dei globuli rossi e nella gravidanza il suo valore puô abbassarsi, e lo stesso dicasi per la vitamina B12.    esempio di emocromo normale; notare anche la formula di Arneth che è nei limitiLe alterazioni megaloblastiche sono dovute quindi ad alterazioni della sintesi del DNA, mentre la sintesi dell'RNA continua, dando luogo a un aumento della massa e della maturazione del citoplasma, ma non del nucleo della cellula. Il megaloblasto resta nel midollo osseo dove si determina una eritropoiesi inefficace perché la cellula si rompe e muore liberando bilirubina indiretta ed incrementando la quota di acido urico nel sangue. Ma la carenza di vitamina B12 è responsabile anche di danneggiamento nella sintesi di altre linee cellulari del midollo osseo emopoietico, in particolare della sintesi dei trombociti (trombocitopenia) e dei leucociti, con leucopenia e modifiche nella segmentazione dei granulociti neutrofili, che risultano ipersegmentati, sempre per causa della eritropoiesi inefficace.

Le anemie megaloblastiche

Esse dipendono da:
-anemie da carenza di acido folico, ma sarebbe più corretto definirle macrocitiche;
-anemie da carenza di vitamina B12, che a loro volta si dividono in anemie perniciosa ed altre forme di carenza di vitamina B12, in genere da farmaci che interferiscono nella utilizzazione dell'acido folico, per esempio i citotossici, antitumorali, analoghi delle purine e delle pirimidine che costituiscono per così dire i "mattoni" del DNA o da farmaci immunosoppressori. In alcuni casi il malassorbimento da vitamina B12 dipende dalla mancanza del fattore di Castle che consente a livello ileale il suo assorbimento, vedi M. di Addison-Biermer, a seguire.
-Sindrome di Guglielmo, che è considerata una mielodisplasia che muta in una forma di leucemia mieloide acuta. Il chiarimento dell'eziologia e della fisiopatologia è di importanza cruciale nell'anemia megaloblastica.

Anemie megaloblastiche o Anemie da deficit di Vit. B12 (cianocobalamina)

Eziopatogenesi:

a) insufficiente apporto alimentare, cfr alimenti contenenti vitamina B12, es. pazienti vegani, stretta dieta vegana

b) malassorbimento per deficit del fattore intrinseco gastrico, gastrectomia, per es. per link segnalato per approfondire il temasleeve gastrectomy

c) malattie dell'ileo terminale, come ileite, sprue tropicale, resezione intestinale, carcinomi;  o poliposi gastrica, atrofia della mucosa gastrica per link segnalato per approfondire il tema gastrite cronica

d) parassitosi, cestodi, parassiti del pesce, batteri intestinali e farmaci, ac. paraimmosalicilico.

e) sono secondarie a carenza di B12 se la vitamina non viene introdotta con la dieta (anemia dei vegetariani ed anemia megaloblastica del lattante

Assorbimento della vitamina B12.

La cobalamina è situata in un anello tetrapirrolico come l'eme, però non può essere sintetizzata e si trova nelle carni e nei formaggi. Il fabbisogno è di 2,5 microgramm/die; durante la digestione vi è una glicoproteine vettrice R che la veicola nello stomaco; il fattore intrinseco, prodotto nello stomaco,  di peso 50 kDa,  dalle cellule parietali dello stomaco, consente l'assorbimento della B12 nell'ileo terminale, dove il complesso F.Intrinseco+Vit.B12 è internalizzato e la vitamina assorbita. Il ruolo della vit B12 risiede nel suo ruolo di costituzione degli enzimi cobalaminici che intervengono nel trasferimento di gruppi metilici al 5 metil globulo megaloblastico verso globulo normaletetraidrofolato fino alla formazione di 5,10 metil tetraidrofolato. Per cui nelle terapie prima occorre somminitrare Vit. B12 e poi anche acido folico; infatti entrambe le due vitamine intervengono in reazioni enzimatiche per la sintesi degli acidi nucleici (DNA), e quindi per il ricambio dei tessuti, ripristino delle strutture del Sistema Nervoso Centrale.

Anemia perniciosa o M. di Addison-Biermer, dovuta appunto alla carenza del cosiddetto fattore intrinseco, prodotto a livello antrale che consente l'assorbimento della vitamina. Esso è deficitario nella gastrite cronica atrofica.Compare astenia, senso di peso epigastrico (dolore) post-prandiale, saltuaria diarrea, sensazioni urenti alla lingua (glossite di Hunter), disturbi neurologici dovuti a demielinizzazione con degenerazione assonica ; i disturbi vanno dalle parestesie, difficoltà ad afferrare gli oggetti o a camminare o psichici come apatia, diminuizione della memoria, depressione, demenza e psicosi.

Diagnosi dell'anemia megaloblastica

a) controllare l'emocromo, i valori del contenuto di emoglobina in g/dl ed il valore di MCV.

b)Test di Schilling: si effettua per studiare la patogenesi; si somministra una dose di cobalamina radioattiva per os e si ricerca la quota di radioattività escreta con le urine delle 24 ore; se c'è stato malassorbimento nelle urine non si trova radioattività;  si aggiunge a questo punto il Fattore intrinseco+ vit. B12 e si ripete l'operazione; in questo caso o l'assorbimento è avvenuto e dunque la ragione della carenza di Vit. B12 risiedeva nella carenza di Fattore intrinseco, oppure l'assorbimento non è avvenuto per altre cause che vanno individuate per es. nella sindrome dell'ansa stagnante, nella contaminazione batterica.

c) dosare i valori della cobalamina che nel siero si attestano  tra 200 -900 pg/ml; valori inferiori a 100 pg/ml indicano deficienze degne di nota e dell'acido folico; 

anemie di tipo macrocitico-megaloblastico

Anemie macrocitiche da carenze di folati

Deficit di folati.

La diagnosi di pone dopo il dosaggio delle vitamine B12 e folati; una volta escluso il deficit della Vit B12 perchè la somministrazione di folati può peggiorare il quadro! Una dieta normale contenente acido folico non può causare questa affezione che, invece, è propria dell'alcolista, del morbo celiaco, nella steatorrea idiopatica, nell'emodializzato, nelle anemie emolitiche croniche

Cause dell'anemia macrocitica :

a) insufficiente apporto alimentare che però è raro perchè la vitamina è contenuta negli ortaggi, in pratica nelle foglie della lattuga e negli ortaggi in genere; 

b) etilismo, per atrofia della mucosa gastrica, condizione assai frequente; 

c) aumentato fabbisogno: gravidanza, allattamento, accrescimento, neoplasie, malattie croniche desquamanti della cute, emodialisi; 

d) sindromi da malassorbimento, sprue tropicale e non tropicale 

e) farmaci, barbiturici, etanolo, metotrexato, azatioprina, idrossiure, dunque in corso di terapia neoplastiche

I folati intervengono quali coenzimi nel trasferimento di unità di carbonio sotto forma di gruppi metilici, la cui fonte è la serina. Esempio: la sintesi delle purine.

Anemie da insufficienza midollare: possono mascherare anemie macrocitiche

Occorre, infatti, prestare attenzione a quadri che si correlano con condizioni di link segnalato per approfondire il tema Anemie refrattarie, come quelle condizioni appresso elencate:

 -Anemia refrattaria (AR): blasti periferici <1%, blasti midollari <5%
- Anemia refrattaria con sideroblasti ad anello (ARSA): blasti periferici <1%, blasti midollari <5%, sideroblasti ad anello nel midollo >15%
- Anemia refrattaria con eccesso di blasti (AREB): blasti periferici <5%, blasti midollari <20%
- Anemia refrattaria con eccesso di blasti in trasformazione (AREBt): blasti periferici >5%, blasti midollari <30%
- Leucemia mielomonocitica cronica (LMMoC): i monociti del sangue in questo tipo di mielodisplasia devono essere superiori a 1000/mL.

Un tempo queste forme erano definite come anemie aplastica o arigenerativa, esse si caratterizzano per pancitopenia o depressione della serie rossa e/o bianca e/o piastrinica. Può verificarsi quale reazione tossica a diverse sostanze chimiche, a medicamenti (benzoli, arsenobenzoli, anticonvulsivanti, chinino, piramidone, coloranti per capelli, chemioterapici ed antiblastici, radiazioni ionizzanti, raggi X).
Al laboratorio riscontro di  emazie <1.000.000, globuli bianchi sotto 2000/mmcubo, neutropenia e linfocitosi relativa; compaiono febbre, e fatti settici concomitanti. Possono aversi dei globuli rossi macrocitici.
Aplasia pura della serie rossa. Si associa a tumori timici nel 30-50% degli adulti. Sono stati descritti anticorpi anti-precursori dei globuli rossi.
Anemie mielodisplastiche. Le anemie mielodisplastiche dette anemie refrattaria con eccesso di blasti, preleucemia, sindrome dismielopoietica o mielosi eritremica cronica, hanno in comune una primitiva anormalità del midollo con disordine e maturazione ed insufficienza a produrre un adeguato numero di globuli rossi maturi.

Terapia delle anemie megaloblastiche

E' sempre demandata allo specialista ematologo, specie nelle forme gravi. Escludere sempre le forme di anemia mielodisplastica e le forme refrattarie.

Non esiste una terapia unica per tutte le anemie.  Nelle forme macrocitiche e/o megaloblastiche si somministrano Vit B12 ( 1000 gamma/die per brevi periodi) ed acido folico (1-5 mg/die). Occorre in genere si inizia con piccolo dosaggio, per es. vitamina B12 intramuscolare 1000 milligrammi/die, per 7 gg, poi 1 fiala im da 1000 una volta la settimana, controllando l'emocromo. Si osserva la comparsa o meno dei reticolociti, che sono espressione della rigenerazione di globuli rossi giovani.  Il ferro è sconsigliato nelle forme emolitiche. Ricordiamoci, e lo ribadiamo, che alcune forme di anemie megaloblastiche in realtà sono delle anemie mielodisplastiche, come dicevamo prima,  per cui la visita presso lo specialista ematologo ed eventuali indagini quali il puntato sternale per lo studio delle cellule del midollo osseo sono sempre indicate.  Buona pratica - infine - è somministrare a seguire dalla vitamina B12, anche i folati. Infine è indispensabile procedere con controllo endoscopico della mucosa dello stomaco ed escludere sempre cancro dello stomaco.

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