Malattia di Crohn: il quadro clinico
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GASTROEPATO
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La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria
intestinale cronica, che a differenza della
RCU, può colpire qualsiasi tratto
del tubo digerente, anche se solitamente viene interessato l’ileo terminale e si
parla, appunto, di ileite terminale.
Tipica è perciò la sua localizzazione segmentaria e tipiche le sedi colpite: ileo
e colon, con andamento cronico recidivante, cioè momenti in cui la patologia è quiescente,
quindi assente, e momenti in cui si riacutizza con intervalli di tempo variabili.
Talora sono le complicanze locali e/o sistemiche che precedono il manifestarsi vero
e proprio della patologia. A livello del tubo digerente le lesioni tipiche sono
le ulcere aftoidi , l'aspetto ad acciottolato della mucosa, con scomparsa delle
austrature, iperemia della mucosa e distorsione del disegno vascolare.
Colpisce la razza bianca, come la
RCU, con netta predilezione
per gli ebrei, prediligendo le femmine rispetto ai maschi ed i giovani tra 20 e
40 anni, anche se perfino a 60 anni vi può essere un esordio.
La malattia ha aspetti molto variabili che dipendono dalla sede e dalla attività.
In genere l’esordio non è brusco come per la RCU, che simula una
colite infettiva, e si caratterizza per
dolore addominale, alterazioni dell’alvo con
scariche di diarrea, calo ponderale,
febbre, ematochezia (cfr
emorragie
linee guida emorragie del digerente).
Colonscopia: Morbo di Crohn, aspetto della mucosa, con ulcere aftoidi, infiltrazione
della mucosa, alterazione del disegno vascolare
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Afte buccali in paziente con Crohn |
Nel 40% dei pazienti si ha la localizzazione contemporanea in ileo e colon , nel
30% al solo ileo e al solo colon nel 25%, per cui anche all’occhio dell’endoscopista
più esperto la diagnosi differenziale tra M. di Crohn e RCU risulta sibillina !
Ma altri soggetti possono avere lesioni anche al cavo orale 6-9%, come di manifestazioni
aftoidi (cfr
afta buccale),
o all’esofago nel 1% dei casi, o stomaco e duodeno nello 0,5%. La diarrea può essere
espressione di malattia ileale o ileocolica e difficilmente supera le 6 scariche
al giorno, a differenza della RCU,
dove le scariche sono anche 10-15 in una giornata e le feci sono acquose o associate
a steatorrea. Quando però le scariche aumentano di numero allora compare anche qui
il sangue ed il muco e tenesmo nella localizzazione colica. E’ una diarrea che può
dipendere anche dalle complicanze a cui va incontro il paziente che subisce nel
tempo resezioni intestinali, oppure è causata dall’infiammazione con incremento
della produzione di muco e la riduzione dell’assorbimento di acqua e sali da parte
della mucosa infiammata e per l’alterazione del circolo dei Sali biliari che vengono
assorbiti, com’è a tutti noto, a livello dell’ileo terminale; altre volte
è imputata alla contaminazione batterica e a fatti infettivi e putrefattivi o alla
presenza di stenosi e fistole o ad accelerato transito per esclusione di anse intestinali.
Le stenosi sono una caratteristica del morbo di Crohn, stenosi che
conducono il paziente dal chirurgo per episodi di
occlusione intestinale, nonostante le terapie
intraprese, ed il chirurgo meno esperto reseca mentre sarebbe opportuno attuare
una chirurgia conservativa di stritturoplastica. Altro segno è il
dolore addominale, che si manifesta ad entrambi
i quadranti addominali inferiori, con andamento intermittente, di minore entità
rispetto alla RCU, talora periombelicale
come per flogosi ileale o ileocecale, di tipo continuo, intenso, da risvegliare
il paziente, oppure da simulare un’appendicite
acuta. Se è compromesso il colon, il dolore è intermittente ed è
alleviato dalla evacuazione. Invece se il Crohn è localizzato allo stomaco
e duodeno il dolore può essere confuso con la malattia peptica (cfr
ulcera gastrica benigna gastrite
acuta), con nausea e vomito, che può essere
correlata anche con sub occlusione. Il bravo endoscopista deve, inoltre, saper
riconoscere le ulcere del secondo e terzo duodeno correlabili al morbo di Crohn,
di aspetto sottominato che non rispondono a terapia con inibitori di pompa protonica
(omeprazolo e succedanei). Le lesioni aftoidi (afte
della bocca) devono fare pensare al morbo di Crohn, specie se rispondono a terapia
con corticosteroidi per applicazione locali.
La febbre è presente nel 50% dei casi, ma
in assenza di complicanze raramente supera i 38°C, e se è elevata deve fare sospettare
una sovrapposizione infettiva ed una reazione infiammatoria sistemica (SIRS). Compare
inoltre una sindrome da malassorbimento con
stato cachettico, specie nei casi più avanzati, con
calo ponderale che si accompagna nel 25-40% alla riacutizzazione della malattia.
Le fistole perianali e perirettali si formano frequentemente e rappresentano un
marcatore assoluto di malattia. Possono essere fistole interne ed enterocutanee
e si formano nel coinvolgimento ileo colico. Invece l’emissione di sangue non è
mai vistosa come per la RCU
e lo stillicidio più lento e si può cogliere attraverso l’esame dell’emocromocitometrico
e l’assetto del ferro.
Esse interessano svariati organi ed apparati.
Fisiopatologicamente correlate al colon
Manifestazioni articolari
Manifestazioni cutanee
Manifestazioni a carico del cavo orale
Manifestazioni oculari
Fisiologicamente correlate all’ileo terminale
Malassorbimento
Colelitiasi
Nefrolitiasi
Idronefrosi
Non specifiche
Manifestazioni epatiche
Osteoporosi
Malattia peptica
amiloidosi
La più comune manifestazione extraintestinale è l’artrite, che si presenta come
un’artrite migrante e interessa le articolazioni sacro ileali o come spondilite
anchilosante. Si possono avere anche processi infiammatori a carico dell’occhio
come iriti ed episcleriti e manifestazioni cutanee come pioderma gangrenoso ed eritema
nodoso (cfr spondiloartrite
anchilosante) .Più rara ma amche possibile è la
colangite sclerosante primitiva che può giungere fino al quadro conclamato dell’insufficienza
epatica e verso il colangiocarcinoma.
Va infine precisato che il morbo di
Crohn è una patologia che risente dei fattori psicologici come
stress e
depressione.
Per approfondire il tema delle malattie infiammatorie Le malattie
infiammatorie intestinali
Il morbo di Crohn, la clinica
La rettocolite ulcerosa, questa
strana diarrea
Le nuove terapie del morbo di Crohn
Gravidanza
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gastroenterologia