da appunti personali del dott. Claudio Italiano
Ma se nonostante i consigli del medico, la dieta senza sale e l'aver perso peso abbiamo fallito il nostro obiettivo di riduzione della pressione arteriosa, allora non ci resta che mettere in atto una giusta terapia.
Ammesso, quindi che abbiamo fallito nelle norme di life-style, cioè evitare il sale il tavola, di muoverci e/o fare sport, non sottoporci a condizioni conflittuali, mobbing (perchè il vostro superiore è un negriero! ) e/o stress, e ciò non è servito a nulla, allora quale cura per la pressione alta?
E poi, è sempre facile scegliere un farmaco per la pressione?
Il medico quali criteri usa?Sembra facile la faccenda, ma quali sono le controindicazioni e le indicazioni?
E ancora, se ho il cuore ipertrofico, meglio assumere un diuretico o un sartano, o un vecchio ace-inibitore?
E se sono un diabetico, va bene lo stesso la vecchia furosemide o mi sale la glicemia?
Se ho lo scompenso di cuore, faccio il lasix o assumo un antialdosteronico, per esempio il buon canrenoato ?
O entrambi?
Se poi sono diabetico, curo la pressione e basta? E se ho il colesterolo alto, faccio scendere i valori pressori e non curo la dislipidemi?
E' chiaro che l'ipertensione arteriosa è una delle spie del quadro dell'organismo che non funziona e, quindi, devo attuare una cura a 360°.
Cerchiamo di capire, però, per l'ipertensione quali criteri terapeutici segue un medico e perchè.
Nell'elenco a seguire sulla colonna di sinistra è riportata la malattia ed a destra il tipi di farmaco anti-ipertensivo più indicato.
Per esempio se ho il cuore ingrossato (cuore ipertrofico), saranno più indicati gli ace-inibitori (sigla ACEI), i calcio antagonisti (CA), ed i sartani o bloccanti dell'angiotensina (ARB), dunque rispettivamente per esempio il vecchio ramiprilato (triatec, ramipril ecc.), i calcioantagonisti (il vecchio norvasc o amilodipina, diltiazem, la lercadipina ecc.), i sartani, (per esempio il lortaan, irbesartan e cosi via)
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FARMACI DA NON USARE A SECONDA DELLE CONDIZIONI PATOLOGICHE | |
CONTRO- INDICAZIONI ASSOLUTE |
CONTRO-INDICAZIONI RELATIVE |
DIURETICI |
SINDROME METABOLICA INTOLLERANZA GLUCIDICA GRAVIDANZA |
BETA -BLOCCANTE: ASMA, BLOCCO AV DI 2° O 3° GRADO, NELLO SCOMPENSO
CARDIACO IN FASE ACUTA |
ARTERIOPATIA PERIFERICA SINDROME METABOLICA INTOLLERANZA GLUCIDICA ATLETI E PAZIENTI ATTIVI BPCO |
CALCIO-ANTAGONISTI DIIDROPIRIDINICI | -TACHIARITMIE-SCOMPENSO CARDIACO
|
CALCIO-ANTAGONISTI (VERAPAMIL, DILTIAZEM): BLOCCO 2° O 3°, SCOMPENSO | |
ACE-INIBITORI: GRAVIDANZA, EDEMA ANGIONEUROTICO, IPERKALIEMIA, STENOSI BILATERALE DELLE ARTERIE RENALE | |
ANTAGONISTI RECETTORIALI ANGIOTENSIVA: GRAVIDANZA, IPERKALIEMIA, STENOSI BILATERALE, STENOSI ARTERIE RENALE | |
DIURETICI ANTI-ALDOSTERONICI: INSUFFICIENZA RENALE, IPERKALIEMIA |
E se non bastasse ancora, sapete che esistono delle controindicazioni assolute e relative circa l'impiego di farmaci antiipertensivi? Infatti se mi trovo davanti ad un paziente con scompenso cardiaco in fase acuta, per intenderci in edema polmonare, non gli prescrivo un beta-bloccante cardioselettivo: prendo tempo.
Così non uso antialdosteronici se il il potassio è alto (iperpotassiemia), cosa assai frequente nel paziente con insufficienza renale cronica.
Perciò, stando così le cose, se mi trovo di fronte un paziente con scompenso del miocardio impiegherò i diuretici dell'ansa e gli antialdosteronici; se avrò il paziente con ictus impiegherò gli ace-inibitori; così nell'ipertrofia del miocardio preferisco i beta-bloccanti, meglio se ho aritmia, ed anche se ho uno scompenso cronico; il sartanico lo impiego subito nel giovane paziente per non dare impotenza all'erezione e non turbare le sue prestazioni fisiche; nel nefropaziente preferirò, ancora i calcioantagonisti e nell'angina il diltiazem.
Insomma, prescrivere terapie antiipertensive non è cosa da poco! indice argomenti di cardiologia