Con sommo piacere rispondo ai numerosi amici e navigatori del mio sitoweb, spiegando loro che il futuro dell'alimentazione è lo slow-food, cioè il ritorno al cibo del passato dei nostri avi, che scorazzavano per le campagne di Milazzo e dintorni ed alla Riserva del Capo.
Essi erano soliti raccogliere le minestre amare: borragine, tarassaco ed erbette amare selvatiche (cfr www.sitomilazziano.it)
Qui spiegheremo l'importanza delle verdure e delle fibre in genere e degli oli giusti nell'alimentazione del dislipidemico, specie se paziente con diabete e cardiopatico ischemico. Pur essendo i lipidi i nutrienti più ricchi di energia (9 kCal (37 kJ) per grammo), presenti in forma di acidi grassi saturi e insaturi, tuttavia la dieta ideale per il paziente con dislipidemia deve necessariamente essere una dieta povera in grassi saturi e colesterolo ma ricca in fibre alimentari e zuccheri complessi a basso indice glicemico
Infatti deve essere data preferenza ad alimenti di origine vegetale, preferendo
il consumo di carboidrati complessi, come pasta, riso integrale, orzo, farro (cfr
cereali), abolendo i condimenti di origine
animale (cfr alimentazione corretta).
Occorre, infatti, evitare i cibi che sono ricchi in grassi saturi come il
burro, lo strutto, la panna e la pancetta(!) e gli alimenti ricchi in colesterolo
(tuorlo d’uovo e tutti i preparati con uova, come pasta e dolci farciti con panna
e creme a base di burro, gli insaccati, le frattaglie e i formaggi.
Per approfondire il tema, cfr :
Il paziente con colesterolo e trigliceridi
Colesterolo e trigliceridi
Dieta e fibre
Riserva del Capo di Milazzo: borraggine,
ricca in acidi grassi polinsaturi, la "ministredda
sabbaggia", visibile come un succo biancastro che
fuoriesce dalla pianta recisa.
E’ chiaro che l’organismo necessita dell’alimentazione con grassi polinsaturi, cioè occorre preferire l’olio extravergine d’oliva, impiegare alcune verdure speciali come la borragine che contiene l’acido gamma-linolenico. In particolare gli acidi grassi polinsaturi hanno importanza nell’età infantile, poiché costituiscono le membrane cellulari di tutti i tessuti e in particolare delle cellule nervose e della retina. Un altro problema è che la dieta li deve contenere necessariamente poiché una maggior parte di essi non può essere sintetizzata nell’organismo. Infatti l’uomo non è in grado di produrre l’acido α-linolenico (un acido insaturo omega3 ) e l’acido linoleico (omega 6) che vengono definiti quindi “acidi grassi essenziali” e devono essere introdotti con l’alimentazione. Inoltre, sebbene siamo in grado di allungare la catena di acido α eicosapentaenoico (EPA), contenuto nel pesce azzurro e in acido docosaesaenoico (DHA lunga catena), tale sintesi potrebbe non essere sufficiente a coprirne il fabbisogno raccomanda pertanto di introdurli assumendo cibi che ne sono ricchi, come il pesce azzurro. Per il colesterolo, non occorre una particolare restrizione nella dieta dei ragazzi e dei bambini che possono avere un apporto fino a 100 mg/1000 kCal. Tale valore deve essere ridotto dopo i due anni di vita. Dopo il secondo anno è raccomandata una progressiva riduzione al 25% rispetto all’adolescenza.
• Arance e carote in insalata
Pesce azzurro per gr 150 cotto alla brace, condito con olio di mais e limone
• Una fetta di pane integrale (50 g)
• Una porzione di frutta fresca 150 g poco zuccherina (es. mele, pere, fragole ,
arance ecc.)
Spuntino:
• Una porzione di frutta fresca (150 g)