Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Cliccando su "Accetto" acconsenti all'uso dei cookie.

Uretrite, bruciore e sensazione di perdere urine

  1. Gastroepato
  2. Nefrologia
  3. Uretrite, bruciore e sensazione di perdere urine
  4. Le malattie a trasmissione sessuale
  5. Le infezioni sessuali nella donna
  6. Le infezioni sessuali donna 2

 

Le uretriti

 

L'uretrite riconosce diversi agenti casuali:

• Da virus
Patogeni trasmessi durante il rapporto sessuale:
Virus dell'immunodeficienza umana 1 e 2
Virus linfotropico a cellule T umano di tipo I (HTLV-l)
Herpes simplex virus di tipo 2 (HSV-2)
Papillomavirus umano più tipi)
Virus dell'epatite B
Citomegalovirus
Virus del mollusco contagioso


• Da batteri
1. La forma più frequente è l'uretrite non gonococcica e post-gonococcica da:
Chlamydia trachomaris, sierotipi D-K (40-80%)
Ureaplasma urealyticum (20%)
Mycoplasma hominis
Trichomonas(4%)
Herpesvirus di tipo II (raramente di tipo I)

2. Gonorrea


• Da funghi

 Le candidosi generalità

La vaginite da candida: la cura
iatrogena o traumatica.

Patogeni trasmessi durante il rapporto sessuale

Virus linfotropico a cellule T umano di tipo Il (HTLV-II)
epatite C e D (?)
Herpes simplex virus di tipo 1(HSV-l)

Virus di Epstein-Barr
Sarcoma di Kaposi associato a herpesvirus
Mycoplasma hominis
Mycoplasma genitalium
Gardnerella vaginalis
Streptococco del gruppo B

Patogeni a trasmissione orofecale

Shigella
Campylobacter
Virus dell'epatite A
Giardia lamblia
Entamoeba histolytica
In genere è causata da microrganismi patogeni che colonizzano l'uretra per via ascendente, per esempio, nella donna, a seguito di rapporti sessuali traumatici oppure se dei germi dall'ano sono stati portati in vagina durante il rapporto.

L'uretra femminile, infatti, è più breve di quella maschile, e non presenta l'effetto battericida delle secrezioni prostatiche e ad altre peculiarità anatomiche sfavorevoli, rende la donna più suscettibile ad uretriti retrograde, come quelle trasmesse sessualmente.

Il maschio, nel quale l'uretra è il tratto comune dell'apparato urinario e di quello genitale, è invece più sensibile a uretriti di origine anterograda o ascendente. Per questo motivo la patologia è spesso associata a prostatite, i cui sintomi comprendono dolori della regione rettale, febbre, astenia, disturbi sessuali e difficoltà nell'urinare.

Altre forme si hanno per via ematica, da focolai infettivi a distanza o per via discendente, se esistono infezioni in vescica, per esempio a seguito di calcolosi ed infezione delle vie urinarie nel tratto alto. Per accertare le cause dell'uretrite occorrono almeno due tamponi uretrali sui quali eseguire specifici esami di laboratorio. Le tecniche di analisi si differenziano in base al microrganismo responsabile dell'infiammazione.

In caso di uretrite ascendente o retrograda, il contagio sessuale e le abitudini di igiene intima rivestono un ruolo estremamente importante. La sintomatologia classica dell'uretrite è la secrezione uretrale purulenta, associata a bruciore durante la minzione; in alcuni casi il paziente può essere asintomatico o lamentare disturbi di lieve entità.

Uretriti trasmesse sessualmente

Frequentemente l'uretrite è causata da malattie infettive a trasmissione sessuale (vaginale, orale ed anale) come la temibile gonorrea, conosciuta anche come blenorragia o blenorrea. Una prima distinzione può essere operata tra uretriti di origine gonococcica (UG) e non gonococcica (UNG). La prevenzione delle forme sessualmente trasmissibili si attua con l'utilizzo del profilattico in tutte le fasi del rapporto sessuale.

Uretrite gonorroica o gonococcica

Il microrganismo patogeno responsabile dell'infiammazione è la Neisseria gonorrhoeae, che in un primo momento causa uretrite purulenta (urina densa, di colore giallo-verdastro, con pus) sia nel maschio che nella femmina, nella quale il decorso è più frequentemente asintomatico. Quando la patologia cronicizza, può dare origine a diversi disturbi. Nella donna il sintomo più frequente è la cervicite (infiammazione della mucosa uterina associata a secrezioni mucopurulente e senso di molestia).
FATTORI DI RISCHIO: promiscuità sessuale, uso di contraccettivi non protettivi, decorso spesso asintomatico dell'infezione; aumentata resistenza del microrganismo agli antibiotici.
PERIODO DI INCUBAZIONE: privo di sintomi, varia dai 3 ai 7 giorni.
E' una malattia diffusa soprattutto tra gli adolescenti ed i giovani adulti, che riconosce nella promiscuità sessuale il principale agente eziologico. Per questo motivo la terapia antibiotica dell'uretrite gonorroica andrebbe estesa anche ai partners sessuali con cui il paziente ha avuto rapporti nei 60 giorni precedenti l'esordio sintomatologico della malattia. Esiste anche il rischio che portatori sani del disturbo trasmettano l'uretrite gonorroica al partner, pur non manifestandone segni o comunque lamentando disturbi di lieve entità.

Uretrite da chlamydia trachomatis

La Chlamydia è l'agente eziologico più frequentemente chiamato in causa nell'origine di uretriti non gonoccoiche. Nelle donne le infezioni da Chlamidya sono asintomatiche in circa il 70% dei casi, nell'uomo tale percentuale scende al 50%. E' quindi possibile che il disturbo insorga dopo anni di quiescenza, magari a causa di un temporaneo abbassamento delle difese immunitarie.
Le complicazioni della patologia sono simili a quelle descritte per l'uretrite gonorroica, anche se insorgono più raramente e sono spesso di modesta entità. Le gestanti dovrebbero essere sottoposte al test per la Chlamydia durante il terzo semestre di gravidanza e, se positive, trattate prima del parto. Anche in questo caso la fascia di popolazione più a rischio è quella compresa tra i 14 ed i 29 anni. La terapia antibiotica andrebbe estesa ai partners con cui il paziente ha avuto rapporti sessuali nei 60 giorni precedenti l'esordio sintomatologico, anche se, considerando la possibile asintomaticità della patologia, l'uretrite da Chlamidia può essere conseguente a rapporti sessuali avvenuti parecchi mesi prima della diagnosi.

Altri tipi di uretriti da agenti patogeni sessualmente trasmessi

Spesso un'uretrite, causata da un particolare agente patogeno, è associata ad infezione di altri microorganismi minori che hanno però scarso rilievo in termini percentuali, poiché raramente rappresentano i veri agenti causali della malattia. Tra questi ricordiamo il Trichomonas vaginalis, il Mycoplasma hominis e genitalis, gli Herpes virus e l'Ureaplasma urealiticum.

Altre cause di uretrite
L'uretrite può essere legata anche a cause non infettive, per esempio a piccoli traumatismi all'uretra quali l'uso di catetere, la presenza di calcoli renali, l'andare in bicicletta, in moto o a cavallo. Esistono anche uretriti allergiche in cui il disturbo è legato all'ingestione di particolari alimenti, all'utilizzo di certi farmaci o cateteri.

Epidemiologia
Frequente; elevato numero di casi non dichiarati.
Clinica
- secrezione dal meato uretrale, evtl. solo al mattino
- prurito, bruciore, dolore alla minzione.
Complicanze
Nell'uomo infiammazione della prostata e delle vescicole seminali; nella donna infezione dell'utero, delle tube, delle ovaie, evtl. gravidanza tubarica (dopo infezione da clamidia). In entrambi i sessi: sterilità, artrite reattiva e sindrome di Reiter (triade: artrite, congiuntivite, uretrite).

Diagnosi

- evtl. leucocituria nelle urine del mattino
- documentazione dell'agente patogeno o di suoi antigeni: coltura di un prelievo a fresco uretrale o cervicale, impiego di terreni di trasporto specifici; il metodo più sensibile per la rilevazione di clamidie e gonococchi è la ricerca del DNA specifico
(ad es. tramite PCR).

Terapia

- misure generali: bere molto e urinare spesso; trattamento anche del partner; sospensione dell'attività sessuale; igiene sessuale; urinare dopo il rapporto sessuale;
non indossare indumenti bagnati e protezione dal raffreddamento
- infezione da clamydia trachomatis, ureaplasma urealyticum e micoplasmi: doxiciclina (100 mg x 2/die); terapia di seconda scelta: fluorochinolonici; in caso di gravidanza: macrolidi , per es. eritromicina, claritromicina, azitromicina, roxitromicina.
Infezione da Trichomonas, ad es. metronidazolo.


indice argomenti di ginecologia ed andrologia