Prima di iniziare una dieta per la stitichezza, contattate sempre il vostro medico; infatti, dietro la stitichezza spesso si celano problemi più seri, ad esempio il tumore stenosante del retto e del sigma.
Per questo motivo è sempre necessario effettuare indagini strumentali e di laboratorio prima di iniziare una dieta per la costipazione. Altre cause comuni di stitichezza sono rappresentate da una dieta sbagliata, una condizione di diabete o ipotiroidismo, la vita sedentaria, l'obesità, l'uso di diuretici come la furosemide, le statine alcuni antiacidi.
Le fonti alimentari di fibre dietetiche sono la parete cellulare delle piante (polisaccaridi non cellulosici), i polisaccaridi non strutturali normalmente presenti nei cibi (mucillagini e gomme) e sostanze usate come additivi (gomme, pectine ).
Deve essere innanzitutto una dieta in cui siano ridotti
o esclusi i cibi raffinati, quali la farina bianca, lo zucchero raffinato e tutti
gli alimenti che lo contengono.
E' ugualmente auspicabile un incremento del consumo
di frutta, verdura e legumi; sarebbe utile un'assunzione
quotidiana di una porzione di legumi ed un consumo di frutta e verdura di almeno
500 grammi/die di ognuno di essi. I cereali (pasta, pane e riso) devono quindi
essere non raffinati; è difficile indicare dei quantitativi minimi, poiché i processi
di confezionamento variano da regione a regione e da una casa produttrice ad un'altra.
Una quota sufficiente varia dai 300 ai 400 grammi/die.
E inoltre preferibile un
consumo di cereali non raffinati con maggior contenuto di acqua (pane e pasta) rispetto
a quelli secchi (grissini e crackers). Se queste norme dietetiche non hanno effetto
sul miglioramento della stipsi, è utile associare della crusca all'alimentazione
quotidiana in una quantità raccomandabile di 25 grammi/die. È utile inoltre aumentare
il consumo di acqua ed il movimento per favorire la peristalsi quotidiana."
A colazione : The o caffè, o yougurth,
o latte, fette biscottate o biscotti o altri prodotti integrali, frutta
cruda o cotta
Pranzo: Verdure cotte all'olio (carote, zucchine, cavoli, carciofi,ecc.),
carne, frutta cruda (un frutto), pane integrale
Cena: Insalata mista all'olio, pesce o prosciutto o formaggio, frutta cruda
e cotta, pane integrale
Bere alcuni bicchieri di acqua possibilmente bicarbonato-alcalino-terrosa
(oltre il consumo abituale), lontano dai pasti
cfr questi articoli in tema:
Dieta con le fibre
La sindrome del colon irritabile varietà con stitichezza
Le fibre
La stipsi ed il macrogol
I lassativi da preferire sono quelli di massa, in quanto
stimolano il colon in modo fisiologico. I lassativi osmotici possono essere
consigliati come farmaci di prima scelta (alto indice terapeutico e bassa
incidenza di effetti collaterali). L’uso di lassativi di contatto è invece
sconsigliato come terapia abituale per il rischio di ipovitaminosi indotta, per
l'ipotonia della muscolatura dell'intestino e per la progressiva diminuzione di
sensibilità da parte del colon allo stimolo esercitato dalla massa fecale. I
pazienti che riferiscono abuso di lassativi vanno rieducati progressivamente
somministrando preparati a base di crusca o glucomannani, consigliando
I'assunzione per os di almeno un litro di acqua al dì; nei primi tempi o nei
casi resistenti può essere associato un lassativo osmotico, per esempio il
classico lattulosio (es. duphalc, laevolac, portolac ecc. ) Si ricorda che
occorrono almeno 3-4 settimane per rieducare un colon "lassativo-dipendente " a
contrarsi ed a riabituarsi allo stimolo della defecazione. In genere, è in
questo periodo che il paziente, deluso da ciò che lui considera un fallimento
terapeutico, ritorna al lassativo di contatto o ai clisteri evacuativi. È
necessario pertanto informare il paziente del tempo occorrente a riacquistare un
alvo regolare e degli eventuali sintomi (meteorismo, senso di gonfiore
addominale) associati all'assunzione di fibre e di lassativi osmotici. Quando le
norme igienico-comportamentali di cui si è detto si dimostrano inefficaci, dopo
un adeguato periodo di osservanza (a volte possono essere necessari mesi per
educare una funzione intestinale compromessa da lungo tempo o alterata da abuso
di lassativi). Il medico deve operare una oculata scelta nel vasto gruppo dei
farmaci e delle sostanze ad azione purgante (quelle che causano un'evacuazione
liquida) o lassativa (quelle che rendono le feci soffici ma non liquide).
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Non esiste una classificazione universalmente accettata di queste sostanze. In
genere, classicamente, essi si suddividono in :
· lassativi di massa
· lassativi osmotici
· lassativi lubrificanti
· lassativi irritanti
Lassativi di massa
Psyllium
lspagula
Crusca
Agar
Metilcellulosa
Carbossimetilcellulosa
Glucomannani
Calcio polycarbophil
Es. Agente
· Psyllium dose impiegata 4-30 g
· Ispagula “ “ 2-15 g
· Crusca “ “ 15-30 g
Latenza 12-72 ore
Modalità di azione: assorbono e trattengono acqua, determinando di conseguenza
un aumento del volume delle feci, stimolando la peristalsi per distensione
meccanica;
- Liberano acidi grassi ad azione irritante
- Aumentano I'escrezione degli acidi biliari
- Borborigmi, flatulenza
- Nausea, vomito, diarrea
- Distensione addominale
- Reazioni allergiche (psyllium: eosinofilia e broncospasmo)
- Interferenza con I'assorbimento di zuccheri, elettroliti, sali biliari, lipidi
Gravidanza: farmaci sicuri
Controindicazioni:
- Aderenze
- Stenosi
Solfato di sodio (sale di Glauber)
Solfato di magnesio (sale di Epsom o sale inglese)
Fosfato di sodio
Tartrato di sodio e di potassio
Ossido di magnesio
Citrato di magnesio
Mannitolo
Lattulosio
Lattitolo
Sorbitolo
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Es. Agente
Solfato di sodio impiegato alla dose 5-15 g
Solfato di magnesio 10-30 g
Fosfato di sodio g
Tartrato di sodio e potassio 8-16 g
Ossido di magnesio 2-4 g
Citrato di magnesio 10-20 g
Latenza: 30'-180' per os
5'-15' per via rettale
- Ritenzione osmotica di acqua = aumento di volume
- Aumento secrezione di acqua = aumento di volume
- Stimolano la peristalsi
- Azione del magnesio sulla CCK, che determina contrazione colecistica
riduzione dell'assorbimento di sodio e di acqua nel tenue
- stimolazione della secrezione gastrica e degli enzimi pancreatici
- Variabile azione diuretica
- Squilibri elettrolitici (disidratazione)
- lpermagnesiemia: ipotensione astenia, disturbi del ritmo cardiaco e del ritmo respiratorio
Controindicazioni:
- Cardiopatie e scompenso emodinamico, aritmie
- Allattamento
- Nefropatie
ES. LATTULOSIO Dose: 5-30 g
Latenza: 24-48 ore
Modalità di azione:
Scisso in acido lattico e acido acetico: meccanismo osmotico e riduzione del pH con successiva attivazione della peristalsi. Utile anche nella encefalopatia Epatica.
Effetti collaterali:
- Meteorismo
- Diarrea osmotica
Controindicazioni:
- Galattosemia
Allattamento: Consentito
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