Stipsi, diete per la stipsi

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La dieta con le fibre, lassativi di massa ed osmotici

I consigli del vostro medico on line

Prima di iniziare una dieta per la stitichezza, contattate sempre il vostro medico; infatti, dietro la stitichezza spesso si celano problemi più seri, ad esempio  il tumore stenosante del retto e del sigma.

 Per questo motivo è sempre necessario effettuare indagini strumentali e di laboratorio prima di iniziare una dieta per la costipazione. Altre cause comuni di stitichezza sono rappresentate da una dieta sbagliata, una condizione di diabete o ipotiroidismo, la vita sedentaria, l'obesità, l'uso di diuretici come la furosemide, le statine alcuni antiacidi.

Le fonti alimentari di fibre dietetiche sono la parete cellulare delle piante (polisaccaridi non cellulosici), i polisaccaridi non strutturali normalmente presenti nei cibi (mucillagini e gomme) e sostanze usate come additivi (gomme, pectine ).
Frutta e verdura hanno un contenuto di fibra pari a 0,5-4,5 grammi per ogni 100 grammi di prodotto edibile, per cui il loro consumo contribuisce per il 50% al fabbisogno quotidiano. I legumi, come piselli, fagioli e lenticchie sono molto ricchi in fibre, e quelli secchi in particolare poiché possiedono un contenuto doppio rispetto a quelli freschi. Però è la crusca una delle più ricche di fibre: 10-50%, a seconda delle diverse tecniche di misurazione.

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La dieta ricca in fibre

Deve essere innanzitutto una dieta in cui siano ridotti o esclusi i cibi raffinati, quali la farina bianca, lo zucchero raffinato e tutti gli alimenti che lo contengono.
E' ugualmente auspicabile un incremento del consumo di frutta, verdura e legumi; sarebbe utile un'assunzione quotidiana di una porzione di legumi ed un consumo di frutta e verdura di almeno 500 grammi/die di ognuno di essi. I cereali (pasta, pane e riso) devono quindi essere non raffinati; è difficile indicare dei quantitativi minimi, poiché i processi di confezionamento variano da regione a regione e da una casa produttrice ad un'altra. Una quota sufficiente varia dai 300 ai 400 grammi/die.
E inoltre preferibile un consumo di cereali non raffinati con maggior contenuto di acqua (pane e pasta) rispetto a quelli secchi (grissini e crackers). Se queste norme dietetiche non hanno effetto sul miglioramento della stipsi, è utile associare della crusca all'alimentazione quotidiana in una quantità raccomandabile di 25 grammi/die. È utile inoltre aumentare il consumo di acqua ed il movimento per favorire la peristalsi quotidiana."

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Dieta per la stitichezza e fibre insolubili

A colazione : The o caffè, o yougurth, o latte, fette biscottate o biscotti o altri prodotti integrali, frutta cruda o cotta
Pranzo:
Verdure cotte all'olio (carote, zucchine, cavoli, carciofi,ecc.), carne, frutta cruda (un frutto), pane integrale
Cena:
Insalata mista all'olio, pesce o prosciutto o formaggio, frutta cruda e cotta, pane integrale
Bere alcuni bicchieri di acqua possibilmente bicarbonato-alcalino-terrosa (oltre il consumo abituale), lontano dai pasti

cfr questi articoli in tema:

Dieta con le fibre
La sindrome del colon irritabile varietà con stitichezza
Le fibre
La stipsi ed il macrogol

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Farmaci per la stipsi

I LASSATIVI

I lassativi da preferire sono quelli di massa, in quanto stimolano il colon in modo fisiologico. I lassativi osmotici possono essere consigliati come farmaci di prima scelta (alto indice terapeutico e bassa incidenza di effetti collaterali). L’uso di lassativi di contatto è invece sconsigliato come terapia abituale per il rischio di ipovitaminosi indotta, per l'ipotonia della muscolatura dell'intestino e per la progressiva diminuzione di sensibilità da parte del colon allo stimolo esercitato dalla massa fecale. I pazienti che riferiscono abuso di lassativi vanno rieducati progressivamente somministrando preparati a base di crusca o glucomannani, consigliando I'assunzione per os di almeno un litro di acqua al dì; nei primi tempi o nei casi resistenti può essere associato un lassativo osmotico, per esempio il classico lattulosio (es. duphalc, laevolac, portolac ecc. ) Si ricorda che occorrono almeno 3-4 settimane per rieducare un colon "lassativo-dipendente " a contrarsi ed a riabituarsi allo stimolo della defecazione. In genere, è in questo periodo che il paziente, deluso da ciò che lui considera un fallimento terapeutico, ritorna al lassativo di contatto o ai clisteri evacuativi. È necessario pertanto informare il paziente del tempo occorrente a riacquistare un alvo regolare e degli eventuali sintomi (meteorismo, senso di gonfiore addominale) associati all'assunzione di fibre e di lassativi osmotici. Quando le norme igienico-comportamentali di cui si è detto si dimostrano inefficaci, dopo un adeguato periodo di osservanza (a volte possono essere necessari mesi per educare una funzione intestinale compromessa da lungo tempo o alterata da abuso di lassativi). Il medico deve operare una oculata scelta nel vasto gruppo dei farmaci e delle sostanze ad azione purgante (quelle che causano un'evacuazione liquida) o lassativa (quelle che rendono le feci soffici ma non liquide).
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Classificazione dei lassativi

Non esiste una classificazione universalmente accettata di queste sostanze. In genere, classicamente, essi si suddividono in :

· lassativi di massa
· lassativi osmotici
· lassativi lubrificanti
· lassativi irritanti

Lassativi di massa

Psyllium
lspagula
Crusca
Agar
Metilcellulosa
Carbossimetilcellulosa
Glucomannani
Calcio polycarbophil

Es. Agente
· Psyllium dose impiegata 4-30 g
· Ispagula “ “ 2-15 g
· Crusca “ “ 15-30 g
 Latenza 12-72 ore
Modalità di azione: assorbono e trattengono acqua, determinando di conseguenza un aumento del volume delle feci, stimolando la peristalsi per distensione meccanica;
- Liberano acidi grassi ad azione irritante
- Aumentano I'escrezione degli acidi biliari


Effetti collaterali

- Borborigmi, flatulenza
- Nausea, vomito, diarrea
- Distensione addominale
- Reazioni allergiche (psyllium: eosinofilia e broncospasmo)
- Interferenza con I'assorbimento di zuccheri, elettroliti, sali biliari, lipidi
Gravidanza: farmaci sicuri
Controindicazioni:
- Aderenze
- Stenosi

Lassativi osmotici

Solfato di sodio (sale di Glauber)
Solfato di magnesio (sale di Epsom o sale inglese)
Fosfato di sodio
Tartrato di sodio e di potassio
Ossido di magnesio
Citrato di magnesio
Mannitolo
Lattulosio
Lattitolo
Sorbitolo
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Es. Agente

Solfato di sodio impiegato alla dose 5-15 g

Solfato di magnesio 10-30 g

Fosfato di sodio g

Tartrato di sodio e potassio 8-16 g

Ossido di magnesio 2-4 g

Citrato di magnesio 10-20 g

Latenza: 30'-180' per os

5'-15' per via rettale

Modalità di azione

- Ritenzione osmotica di acqua = aumento di volume

- Aumento secrezione di acqua = aumento di volume

- Stimolano la peristalsi

- Azione del magnesio sulla CCK, che determina contrazione colecistica

riduzione dell'assorbimento di sodio e di acqua nel tenue

- stimolazione della secrezione gastrica e degli enzimi pancreatici

- Variabile azione diuretica

Effetti collaterali

- Squilibri elettrolitici (disidratazione)

- lpermagnesiemia: ipotensione astenia, disturbi del ritmo cardiaco e del ritmo respiratorio

- Dolore addominale, nausea

Controindicazioni:

- lpertensione

- Cardiopatie e scompenso emodinamico, aritmie

- Allattamento

- Nefropatie

- Ragadi anali

ES. LATTULOSIO Dose: 5-30 g

Latenza: 24-48 ore

Modalità di azione:

Scisso in acido lattico e acido acetico: meccanismo osmotico e riduzione del pH con successiva attivazione della peristalsi. Utile anche nella encefalopatia Epatica.

Effetti collaterali:

- Meteorismo

- Dolore addominale

- Diarrea osmotica

Controindicazioni:

- Galattosemia

Allattamento: Consentito

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