a cura del dott. Claudio Italiano
E’ a tutti noto come fare del moto è importante ai fini della perdita di peso e della risistemazione dei metabolismi ( cfr dieta e life style del diabetico), così ci sono soggetti che fanno poco moto e che bruciano al massimo poco più del 14% del dispendio energetico totale per l’attività fisica, mentre gli atleti bruciano energia pari a 3-4 volte il metabolismo basale. Nei bambini e nei giovani va contemplata una spesa energetica per l’accrescimento, dovuta al contenuto energetico del tessuto neoformato e al dispendio energetico per la sua sintesi
La spesa energetica totale delle 24 ore è costituita da: - metabolismo basale cioè l’insieme delle attività che compie un organismo per vivere, quindi per respirare, per far battere il cuore e per accrescersi, a seconda dell’età.
- attività fisica volontaria. - termogenesi, cioè per mantenere il calore del corpo. La termogenesi, cioè, è la quota di spesa energetica richiesta per il mantenimento della temperatura corporea e per la digestione, assorbimento e catabolismo degli alimenti assunti con la dieta (termogenesi indotta dalla dieta) - La termogenesi indotta dalla dieta comprende: - termogenesi obbligatoria, derivante da digestione, assorbimento, metabolizzazione e immagazzinamento dei nutrienti; - termogenesi facoltativa, dovuta all’extra costo energetico per l’immagazzinamento del glucosio in glicogeno in condizioni di iperinsulinemia ed è dipendente dalla quantità di alimenti assunti. Ora poiché per l’impiego di energia a partire dagli aminoacidi occorre un lavoro non indifferente, mentre altre sostanze come gli zuccheri ed i grassi sono più pronte per essere impiegate, così è maggiore lo stimolo termogenico che deriva dal metabolismo delle proteine e dagli aminoacidi (10-35% dell’energia assunta), mentre valori inferiori sono attribuibili a carboidrati (5-10%) e soprattutto a lipidi 2-5%). Occorre poi considerare la spesa energetica per l'attività fisica.
Una proporzione rilevante del fabbisogno energetico deriva dai glucidi. Una
Indice glicemico dei principali alimentiArancia 31-51Banana 70 Biscotti oro saiwa 65 Coca cola 58 Croissant 67 Corn flakes 91 Fagioli 30 Fruttosio 19 Gatorade 85 Glucosio 100 Latte 27 Mela 28-44 Pane bianco 30-110 Pane integrale 53 Patate bollite 56-101 Pera 38 Pesca 28-56 Pesca in scatola 30-71 Riso 48-112 Zucchero di canna 68 Uva 46-59 Yougurt 36 Yougurt dietetico 14 |
La sintesi proteica è molto attiva nell’età evolutiva e necessita di energia. Ciò condiziona il fabbisogno energetico e l'efficienza di utilizzazione di energia stessa. Inoltre, la disponibilità di energia influenza lo stato del metabolismo di tutto l'organismo. Pertanto, quando si considera il fabbisogno di proteine, ci si deve accertare che la dieta sia energeticamente adeguata e normocalorica. In particolare occorrono proteine di alto valore biologico (derivate da uova e latte) e proteine di origine vegetale nella dieta, come avviene nella popolazione italiana
La corretta ripartizione calorica dei nutrienti prevede: - 10-12% dell’energia totale introdotta deve derivare dalle proteine - occorre un rapporto 1:1 tra proteine di origine animale (carne, salumi, uova, latte e derivati, pesce) e quelle di origine vegetale (legumi e cereali). Tuttavia accade che le mamme forniscano erroneamente ai loro figli una dieta costituita da proteine di provenienza animale con eccesso di salumi, carni e formaggio.
I lipidi sono i nutrienti più ricchi di energia (9 kCal (37 kJ) per grammo), presenti in forma di acidi grassi saturi e insaturi.In particolare questi ultimi nell’età infantile hanno importanza nell’incorporazione degli acidi grassi poliinsaturi nelle membrane cellulari di tutti i tessuti e in particolare delle cellule nervose e della retina. Un altro problema è che la dieta li deve contenere necessariamente poiché una maggior parte di essi non può essere sintetizzata nell’organismo. Infatti l’uomo non è in grado di produrre l’acido α-linolenico (un acido insaturo omega3 ) e l’acido linoleico (omega 6) che vengono definiti quindi “acidi grassi essenziali” e devono essere introdotti con l’alimentazione. Allo scopo si raccomandano gli oli di mais e girasole e di soia di noci ecc. Perfino una verdura, la borragine, contiene un acido grasso polinsaturo importante il y linolenico. Inoltre, sebbene siamo in grado di allungare la catena di acido α eicosapentaenoico (EPA), contenuto nel pesce azzurro e in acido docosaesaenoico (DHA lunga catena), tale sintesi potrebbe non essere sufficiente a coprirne il fabbisogno raccomanda pertanto di introdurli assumendo cibi che ne sono ricchi, come il pesce. Per il colesterolo, non occorre una particolare restrizione nella dieta dei ragazzi e dei bambini che possono avere un apporto fino a 100 mg/1000 kCal. Tale valore deve essere ridotto dopo i due anni di vita. Dopo il secondo anno è raccomandata una progressiva riduzione al 25% rispetto all’adolescenza.
indice argomenti sulle diete