Fabbisogno energetico e di nutrienti

  1. Gastroepato

  2. Diete

  3. Fabbisogno energetico e nutrienti

  4. La dieta seria

  5. La dieta mediterranea

  6. Dieta giusta

  7. I cereali

  8. Dieta e fibre

  9. Uova, latte, yogurt,  formaggi

  10. La frutta e le verdure

  11. La disvitaminos

 

a cura del dott. Claudio Italiano

 

 E’ a tutti noto come fare del moto è importante ai fini della perdita di peso e della risistemazione dei metabolismi ( cfr dieta e life style del diabetico), così ci sono soggetti che fanno poco moto e che bruciano al massimo poco più del 14% del dispendio energetico totale per l’attività fisica, mentre gli atleti bruciano energia pari a  3-4 volte il metabolismo basale. Nei bambini e nei giovani va contemplata una spesa energetica per l’accrescimento,  dovuta al contenuto energetico del tessuto neoformato e al dispendio energetico per la sua sintesi. Il costo medio per la sintesi di proteine, grassi e carboidrati è rispettivamente di circa 24, 39 e 18 KJ (5.76, 9.36, 4.32 Kcal) per ogni grammo sintetizzato. Come stima approssimativa del costo energetico per l’accrescimento viene indicato un valore medio di 21 KJ (5Kcal) per ogni grammo di aumento di peso.  Questo tipo di spesa energetica è strettamente legato alla velocità di crescita. Il fabbisogno energetico è definito come l’apporto di energia di origine alimentare necessario a  compensare la spesa energetica di un soggetto in buona salute e con normale attività psicofisica.

La spesa energetica totale delle 24 ore è costituita da:

- metabolismo basale cioè l’insieme delle attività che compie un organismo per vivere, quindi per respirare, per far battere il cuore e per accrescersi, a seconda dell’età.

- attività fisica volontaria.

- termogenesi, cioè per mantenere il calore del corpo. La termogenesi, cioè,  è la quota di spesa energetica richiesta per il mantenimento della temperatura corporea e per la digestione, assorbimento e catabolismo degli alimenti assunti con la dieta (termogenesi indotta dalla dieta)

- La termogenesi indotta dalla dieta comprende:

- termogenesi obbligatoria, derivante da digestione, assorbimento, metabolizzazione e immagazzinamento dei nutrienti;

- termogenesi facoltativa, dovuta all’extra costo energetico per l’immagazzinamento del glucosio in glicogeno in condizioni di iperinsulinemia ed è dipendente dalla quantità di alimenti assunti.

Ora poiché per l’impiego di energia a partire dagli aminoacidi occorre un lavoro non indifferente, mentre altre sostanze come gli zuccheri ed i grassi sono più pronte per essere impiegate, così è maggiore lo stimolo termogenico che deriva dal metabolismo delle proteine e dagli aminoacidi (10-35% dell’energia assunta), mentre valori inferiori  sono attribuibili a carboidrati (5-10%) e soprattutto a lipidi 2-5%). Occorre poi considerare la spesa energetica per l'attività fisica. 

FABBISOGNO DI GLUCIDI

Una proporzione rilevante del fabbisogno energetico deriva dai glucidi. Una dieta priva o scarsa in glucidi porta alla formazione di corpi chetonicici ad un eccessivo catabolismo delle proteine tessutali ed alla perdita di cationi. Tali effetti possono essere prevenuti assumendo 50-100 g al giorno di carboidrati. L’apporto glucidico raccomandato è pari al 55-65% totale. Solo nei primi mesi di vita l’apporto glucidico è inferiore (40-45% delle calorie totali assunte, in rapporto alla maggiore assunzione di lipidi. I principali alimenti fonte di glucidi sono rappresentati da cereali, legumi, verdura, frutta, derivati del latte, dolci. Frutta sono indispensabili fonti di glucidi complessi e a basso indice glicemico. La quota di glucidi semplici (glucosio, fruttosio, lattosio) non deve superare il 10% dell'apporto energetico totale giornaliera, derivando preferibilmente dal consumo di frutta e verdura che contengono anche vitamine, minerali, fibre e microcomponenti attive.

Indice glicemico dei principali alimenti

Arancia 31-51
Banana 70
Biscotti  oro saiwa 65
Coca cola 58
Croissant 67
Corn flakes  91
Fagioli 30
Fruttosio  19
Gatorade 85
Glucosio 100
Latte 27
Mela 28-44
Pane bianco 30-110
Pane integrale  53
Patate bollite 56-101
Pera 38
Pesca 28-56
Pesca in scatola 30-71
Riso 48-112
Zucchero di canna  68
Uva 46-59
Yougurt 36
Yougurt dietetico 14
 

FABBISOGNO DI PROTIDI

La sintesi proteica è molto attiva nell’età evolutiva e necessita di energia. Ciò condiziona il fabbisogno energetico e l'efficienza di utilizzazione di energia stessa. Inoltre, la disponibilità di energia influenza lo stato del metabolismo di tutto l'organismo. Pertanto, quando si considera il fabbisogno di proteine, ci si deve accertare che la dieta sia energeticamente adeguata e normocalorica. In particolare occorrono proteine di alto valore biologico (derivate da uova e latte) e proteine di origine vegetale nella dieta, come avviene nella popolazione italiana 

La corretta ripartizione calorica dei nutrienti prevede:

- 10-12% dell’energia totale introdotta deve derivare dalle proteine

- occorre un rapporto 1:1 tra proteine di origine animale (carne, salumi, uova, latte e derivati, pesce) e quelle di origine vegetale (legumi e cereali).

Tuttavia accade che le mamme forniscano erroneamente ai loro figli una dieta costituita da proteine di provenienza animale con eccesso di salumi, carni e formaggio.

FABBISOGNO IN LIPIDI

I lipidi sono i nutrienti più ricchi di energia (9 kCal (37 kJ) per grammo), presenti in forma di acidi grassi saturi e insaturi.In particolare questi ultimi nell’età infantile hanno importanza nell’incorporazione degli acidi grassi poliinsaturi nelle membrane cellulari di tutti i tessuti e in particolare delle cellule nervose e della retina. Un altro problema è che la dieta li deve contenere necessariamente poiché una maggior parte di essi non può essere sintetizzata nell’organismo. Infatti l’uomo non è in grado di produrre l’acido α-linolenico (un acido insaturo omega3 ) e l’acido linoleico (omega 6)  che vengono definiti quindi “acidi grassi essenziali” e devono essere introdotti con l’alimentazione. Allo scopo si raccomandano gli oli di mais e girasole e di soia di noci ecc. Perfino una verdura, la borragine, contiene un acido grasso polinsaturo importante il y linolenico. Inoltre, sebbene siamo in grado di allungare la catena di acido α eicosapentaenoico (EPA), contenuto nel pesce azzurro e in acido docosaesaenoico (DHA lunga catena), tale sintesi potrebbe non essere sufficiente a coprirne il fabbisogno raccomanda pertanto di introdurli assumendo cibi che ne sono ricchi, come il pesce. Per il colesterolo, non occorre una particolare restrizione nella dieta dei ragazzi e dei bambini che possono avere un apporto fino a 100 mg/1000 kCal. Tale valore deve essere ridotto dopo i due anni di vita. Dopo il secondo anno è raccomandata una progressiva riduzione al 25% rispetto all’adolescenza.

FIBRE

(cfr le fibre)

Le fibre alimentari non sono veri e propri nutrienti, ma hanno effetti di tipo funzionale e metabolico, per cui sono ritenute un importante componente della alimentazione umana. Esse aumentano il senso di sazietà e migliorano la funzionalità intestinale, riducono il rischio di tumori del colon e sono molto utili nella cura del diabete mellito e di malattie cardiovascolari. Si raccomanda un apporto di fibra pari a 0,5 grammi/kg di peso.

LE VITAMINE

APPORTO DI VITAMINE LIPOSOLUBILI

Le vitamine si dividono in liposolubili ed idrosolubili.

LIPOSOLUBILI: A D E  K

La vitamina A è importante per la vista e ne occorrono 350-750 mg al giorno; la Vitamina D è assai importante nell’infanzia. Nei neonati che non ricevono un supplemento di vitamina D vi è un’alta prevalenza di rachitismo.

Sono particolarmente a rischio di deficit di vitamina D i bambini:

· prematuri;· con iperpigmentazione della pelle; · affetti da patologie che richiedono esclusione degli alimenti che forniscono vitamina D; · non esposti sufficientemente ai raggi solari;

· affetti da malassorbimento; · in trattamento con antiepilettici e cortisonici.

Vitamina E

Il fabbisogno di vitamina E è strettamente legato all’apporto degli altri nutrienti, in particolare gli acidi grassi poliinsaturi (PUFA). Considerando consumi medi di PUFA di circa 20 g, si raccomanda una assunzione non inferiore a 3-4 mg al giorno nel bambino. Vitamina K. Ha funzione antiemorragica poiché interviene nella sintesi dei fattori della coagulazione, è sintetizzata nel colon dai batteri.

VITAMINE IDROSOLUBILI

B1 O TIAMINA, necessario un apporto  tra 0.6 e 1,1 mg.

B2 , apporto consigliato tra 0,9-1,3 mg

B5, acido pantotenico, tra 3 e 12 mg giorno.

B6, 0,4 -1,5 mg

B12 0,5- 2 mg/die

PP o niacina 5 a 18 mg/die     

Vitamina C o acido L-ascorbico, il cui fabbisogno è sino 60 mg/die

Acido Folico, 50-200 mg/die

MINERALI

Calcio tra 800 e 1200 mg/die a seconda dell’età e Fosforopure tra 800 e 1200 mg/die. Ferro 12-18 mg/die, Fluoro 0.5 – 1 mg/die. Iodio tra 70 e 150 mg/die

 

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