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Il paziente senza vitamine

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La mancanza di vitamine

Le vitamine costituiscono dei composti chimici necessari, in quantità minime, all'organismo animale e rappresentano i costituenti principali di diversi enzimi.

Ogni vitamina, infatti, è spesso l'unico costituente di un coenzima.

Quest'ultimo può essere considerato come un componente del complesso enzima-gruppo prostetico che serve a catalizzare le varie reazioni chimiche e secondo cui, appunto, vengono classificati.

I coenzimi, contenenti vitamine, intervengono nel trasferimento di idrogeno, nelle reazioni catalizzate da liasi ed isomerasi e nel trasferimento di particolari gruppi chimici.

Nelle disvitaminosi sono inclusi tutti quegli stati morbosi determinati non solo dalla carenza vitaminica, ancora presente nei paesi occidentali economicamente sviluppati, dove gli anziani mangiano male, consumano cibi inscatolati e non freschi (le vitamine folati si trovano nella verdura fresca!), non consumano latte e uova (complesso B), ma anche le ipovitaminosi, che possono intervenire o per fatti carenziali di modesta entità (di frequente riscontro, specie nell'età avanzata) o in occasione di diversi eventi morbosi (malattie infettive, malassorbimento o in seguito a terapia antibiotica).

Vengono, in questo gruppo, inserite anche le ipervitaminosi, condizioni determinale da apporto vitaminico eccessivo (terapie incontrollate). Le vitamine, a seconda del loro comportamento fisico-chimico, si suddividono in vitamine idrosolubili (vitamina C, vitamine del gruppo B) e vitamine liposolubili (vitamina A. D. E  K).

 

Cause

Le cause principali di carenza vitaminica sono:

• alterato assorbimento alimentare (in seguito a diarrea, morbo celiaco, cirrosi, lesioni dell'apparato digerente)

• aumento del fabbisogno giornaliero (per esempio durante la gravidanza, l'allattamento, l'età dell'accrescimento corporeo, un'attività fisica molto intensa o in alcune malattie infettive, negli stati febbrili, nell'alcolismo cronico)

• assunzione di farmaci, soprattutto per lunghi periodi (come gli antibiotici e i chemioterapici, che possono determinare uno squilibrio della flora batterica intestinale importante per il metabolismo delle vitamine)

• consumo di alimenti preparati, confezionati o conservati in mondo inadeguato (per esempio, un riscaldamento eccessivo dei cibi distrugge la vitamina C e alcune del gruppo B).

Disvitaminosi

A retinolo

Carenza dietetica o malassorbimento, determina emeralopia (scarso adattamento alla luce crepuscolare) xeroftalmia (degenerazione secca della cornea): xerosi (secchezza ed ispessimento della cornea); cheratomalacia (rammollimento della cornea)

D calciferolo

Carente apporto dietetico o malassorbimento della provitamina D3, determina rachitismo (nel bambino): craniotabe, rosario rachitico, ventre a botte, arresto della crescita; osteomalacia (nell'adulto): rarefazione e rammollimento osseo (bacino, torace, arti); si possono avere delle fratture spontanee; terapia con alti dosaggicalcificazioni diffuse dei tessuti molli (polmone e rene in modo particolare)

E tocoferolo

Nell'uomo non è descritta una sindrome carenziale

K antiemorragica

Deficit dei fattori plasmatici della coagulazione K-dipendenti: protrombina, fattore V, VII, IX e X - B1 tiamina: la carenza determina il beri-beri acuto (o umido): insufficienza cardiaca, con portata cardiaca e velocità di circolo aumentate (istologicamente si ha ede­ma interstiziale miocardico); sint. polineuritica. Cronico (o secco): facile esauribilità, crampi dolorosi, astenia, neurite periferica (ipoestesia, apallestesia, areflessia rotulea ed achillea). Negli alcoolisti (la carenza è secondaria al malassorbimento) si ha l'encefalopatia di Wernicke

B2 riboflavina

Ridotto assorbimento, inadeguata utilizzazione, terapia anticoagulante, prolungata terapia antibiotica, lesioni orali e/o oculari: fissurazione della lingua e delle labbra, atrofia delle papille della lingua, che si presenta di color rosso cardinalizio; ricca proliferazione dei vasi corneali

B6 piridoxina

Ridotto assorbimento, inadeguato apporto, prolungata terapia antibiotica  nel bambino si hanno convulsioni e nell'adulo neuriti

B12

Già Fattore di Castle: Ridotto apporto con gli alimenti, es. nell'anziano che non mangia latte, uova, carne ecc. provoca il quadro dell'anemia di Biermer. in quanto la vit. Bu è necessaria perche l'acido folico espici la sua azione sulla sintesi degli acidi nucleici

Acido folico

Carente apporto dietetico, malassorbimento intestinale anemia macrocitica accompagnata da leucopenia e piastrinopenia. Si hanno pure turbe dell'assorbimento intestinale per atrofia della mucosa

PP nicotinamide

Ridotto apporto alimentare pellagra (vitamina PP = Pellagra Preventive Factor): si manifesta con dermatite nelle parti del corpo esposte alla luce o a traumi (iniziale arrossamento, eruzioni di colore rosso scuro o porpora, successiva desquamazione)
 

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