appunti del dott. Claudio Italiano
Avete un peso
ed un dolore al testicolo? Hai notato che le tue mammelle di maschio si sono
sviluppate, condizione questa nota come
Non sottovalutate mai questa condizione e rivolgetevi
subito al vostro medico curante: potrebbe trattarsi di un semplice
Negli uomini giovani di età compresa tra 20 e 35 anni il carcinoma dei testicoli rappresenta la più comune neoplasia maligna. Negli Stati Uniti il carcinoma dei testicoli è caratterizzato da un'incidenza annuale pari a 4 casi ogni 100.000. Se la diagnosi viene posta in fase precoce il tasso di cura è pari quasi al 99%.
In altri casi il dolore ed il peso del testicolo possono rappresentare altre
patologie. Per es.
Regolarmente controlla le tue borse scrotali e palpa i 2 testicoli, fra pollice ed indice, se ci sono masse, come un chicco di riso, se c'è dolore, se c'è peso, se la parte superiore del testicolo è dolente.
- criptorchidismo, se dopo i 12 anni aumenta il rishcio di 5 volte, se non è stato
prima corretto.
- una storia familiare, per esempio se ne è affetto un fratello allora il rischio
è da 6 a 10 volte maggiore.
- infertilità,
- fumo della madre in gravidanza e del paziente
- la razza bianca.
- estrogeni in gravidanza: estrogeno di sintesi dietilstilbestrolo durante la vita
intrauterina ed esposizione ad un rischio più elevato di sviluppare un carcinoma
dei testicoli;
fattori genetici , eventuale connessione tra il carcinoma dei testicoli ed un gene
localizzato sul cromosoma Xq27.'
- dieta e traumi come concause per aumentato rischio.
Controlli di routine come I'esecuzione di routine dell'autopalpazione e di esami
di screening non sembra migliorare gli outcome. La Preventive Service task Force
degli Stati Uniti e la American Cancer Society non consigliano questo tipo di interventi
nei pazienti asintomatici. I pazienti che si presentano al medico lamentando una
massa testicolare non dolente, una sensazione di "pesantezza scrotale", un dolore
sordo oppure un dolore acuto localizzato ai testicoli devono essere sottoposti ad
un'accurata valutazione. Le masse testicolari vanno valutate mediante ecografia
scrotale. Se l'ecografia indica la presenza di una massa intratesticolare il paziente
deve essere indirizzato ad un urologo, per ricevere una diagnosi definitiva e per
sottoporsi, se necessario, ad una orchiectomia e ad ulteriori esami, come una tomografia
computerizzata dell'addome ed una radiografia del torace. Dopo che è stata posta
una diagnosi di carcinoma dei testicoli il medico di famiglia deve consigliare il
paziente per quanto riguarda l'utilizzazione delle banche dello sperma (per il rischio
di infertilità), e deve tenere il paziente in osservazione alla ricerca di recidive
e di complicanze, in particolare le patologie cardiovascolari.
Il carcinoma dei testicoli è responsabile dell'1 -2 % di tutte le neoplasie che
interessano il sesso maschile.' Il carcinoma dei testicoli è la neoplasia maligna
più comune tra gli uomini altrimenti sani di età compresa tra 20 e 35 anni, e presenta,
negli Stati Uniti, un'incidenza annuale pari all'incirca a 4 casi su 100. 000. 1
Nel corso degli ultimi 40 anni l'incidenza del carcinoma dei testicoli è raddoppiata,
e continua ancora oggi ad aumentare, in particolare tra i soggetti di razza bianca.'
Il medico di famiglia deve essere a conoscenza dei fattori di rischio per il carcinoma
dei testicoli, deve essere in grado di diagnosticare la neoplasia e deve essere
consapevole del proprio ruolo nel trattamento dei pazienti.
Screening
Alcuni autori consigliano l'esecuzione di routine di esami di screening e dell'autopalpazione
dei testicoli, con frequenza mensile, nei giovani maschi; secondo alcuni studi,
d'altro canto, questi interventi non migliorerebbero gli outcome del paziente.
Il carcinoma dei testicoli è infatti una malattia rara, ed il trattamento è altamente
efficace anche quando la diagnosi viene posta in maniera accidentale durante un
esame obiettivo, oppure in seguito alla comparsa di sintomi.
Dolore
Dolore acuto a livello del testicolo o dello scroto
Dolore sordo a livello dello scroto o dell'addome
"Pesantezza" scrotale
Effetto massa
Ridotta mobilità dei testicolo
Infertilità
Massa intratesticolare
Tumefazione ed arrossamento senza dolore
Metastasi
Sintomi gastrointestinali
Ginecomastia
Dolore lombare
Massa a livello del collo
Sintomi respiratori (es. tosse, emottisi, dispnea)
Il carcinoma dei testicoli si presenta tipicamente sotto forma di una piccola massa non dolente localizzata a livello testicolare; alcuni pazienti presentano peraltro dolore testicolare diffuso, tumefazione, indurimento dello scroto. Le alterazioni dei testicoli vengono solitamente evidenziate durante un'autopalpazione, in seguito a traumi testicolari, oppure dal partner sessuale del paziente. 1 pazienti con carcinoma dei testicoli vengono spesso erroneamente trattati per una presunta epididimite;
questi pazienti non rispondono al trattamento antibiotico. Nei casi in cui si sospetta
un'epididimite, ed il paziente viene trattato con un ciclo di antibiotici, il medico
deve predisporre una visita di follow-up in modo da poter valutare l'efficacia del
trattamento antibiotico e la risoluzione dei sintomi. Se l'esame obiettivo locale
risulta troppo doloroso, durante il trattamento antibiotico il paziente può essere
sottoposto ad un esame ecografico. Quando poi il paziente è addirittura in metastasi
(circa il 5 % dei pazienti con carcinoma dei testicoli) possono presentare masse
a livello del collo o dell'addome, dolore lombare, tosse, emottisi, dispnea o sintomi
gastrointestinali. Circa il 10% dei pazienti con carcinoma dei testicoli presenta
una ginecomastia, attribuibile alla produzione, da parte della neoplasia, della subunità beta della gonadotropina corionica umana (B-HCG, beta-human corionic gonadotropin).
Normalmente i testicoli sono omogenei, mobili nello scroto, e separati dall'epididimo.
Nei paziente vi può essere aumento dell'alfa-fetoproteina, e determinano occasionalmente
un aumento di B-HCG. I livelli di lattato deidrogenasi risultano spesso elevati
in pazienti con carcinomi testicolari diffusi e metastatici.Una volta posta diagnosi
di carcinoma dei testicoli il paziente va sottoposto ad una tomografia computerizzata
(TC) dell'addome e della pelvi, allo scopo di individuare eventuali metastasi a
livello dei linfonodi retroperitoneali, nonché ad una radiografia del, torace. Una
TC o una radiografia del torace vanno condotte nei pazienti in cui si sospetta una
diffusione della neoplasia a livello mediastinico, a livello ilare o del parenchima
polmonare. I pazienti con sintomi neurologici vanno sottoposti a TC o ad esami di
imaging mediante risonanza magnetica nucleare a livello cerebrale.
visita: Un Medico per Tutti
Il trattamento primario dei tumori testicolari è costituito dall'orchiectomia inguinale radicale, che comprende la rimozione del testicolo e del funicolo spermatico. Una volta condotta l'orchiectomia, il trattamento successivo viene definito in base ai risultati dell'esame microscopico (seminoma o non-seminoma) e della stadiazione. Il presente articolo discute solo del trattamento dei tumori delle cellule germinali (seminomi). Le opzioni terapetitiche, dopo l'orchiectomia, comprendono l'osservazione del paziente, la dissezione dei linfonodi retroperitoneali, la radioterapia e la chemioterapia.` L'osservazione rappresenta un'opzione terapeutica nel pazienti con seminomi di stadio 1, e deve prevedere frequenti (probabilmente mensili) valutazioni di follow-up cliniche e di laboratorio. L'osservazione presuppone una significativa collaborazione del paziente nel corso del trattamento.
La chemioterapia con 2 farmaci solitamente comprende cisplatino ed etoposide.
mentre la chemioterapia con 3 farmaci solitamente comprende cisplatino etoposide
e bleomicina.
In seguito al trattamento di un carcinoma dei testicoli i tassi di sopravvivenza sono molto buoni; tra il 1980 ed il 2000 i tassi di mortalità sono diminuiti del 50% . Nei casi di carcinomi precoci senza metastasi il tasso di cura è pari all'incirca al 99%. 'Nei pazienti con metastasi ai linfonodi retroperitoneali il tasso di sopravvivenza senza recidive a 5 anni è del 91-96%. Nei pazienti con carcinoma metastatico avanzato la sopravvivenza a 10 anni risulta pari, in base alla diffusione della malattia, al 66-94%.
In seguito al trattamento il compito del medico di famiglia è quello di assicurare
al paziente un adeguato followup; in questo ambito il medico deve discutere con
il paziente i possibili problemi riguardanti la fertilità il rischio di recidive,
le complicanze derivanti dal trattamento
Una percentuale pari fino al 60% dei pazienti con carcinoma dei testicoli è sub-fertile
al momento della diagnosi;
Possibili complicanze del trattamento del carcinoma dei testicoli
Relative alla chemioterapia: Azoospermia e Patologie polmonari (da bleomicina)
Neuropatia (da etoposide)
Danni renali o all'orecchio (da cisplatino)
Infertilità Recidive Mortalità da cause cardiache dopo radioterapia
Seconda neoplasia maligna (es. leucemia) dopo radioterapia o chemioterapia
Anche il trattamento medico del carcinoma dei testicoli può influire sulla fertilità.
La chemioterapia esercita un effetto tossico sulle cellule germinali; ciò può determinare
un aumento dei livelli di ormone follicolo-stimolante e di ormone luteinizzante,
nonché una diminuzione dei livelli di testosterone.
L'azoospermia è un comune effetto collaterale della chemioterapia; molti pazienti
presentano tuttavia un recupero verso la normalità con il passare del tempo .21
La dissezione di linfonodi retroperitoneali può causare un danno nervoso che può
portare ad alterazioni dell'eiaculazione. Uno studio condotto in Norvegia ha descritto,
in pazienti trattati per un carcinoma dei testicoli, tassi di fertilità del 30%
più bassi?' A causa del rischio di infertilità i pazienti andrebbero incoraggiati
a rivolgersi, prima del trattamento, ad una banca dello sperma.
Pazienti con una storia di carcinoma dei testicoli presentano un rischio più elevato
di sviluppare una neoplasia a livello del testicolo controlaterale. In uno studio
riguardante quasi 30.000 pazienti con un precedente carcinoma dei testicoli, il
rischio complessivo di un nuovo carcinoma dei testicoli è risultato 12 volte più
elevato rispetto a quanto descritto nella popolazione generale.
Una possibile complicanza del carcinoma dei testicoli è costituita dallo sviluppo, in altre sedi, di una seconda neoplasia maligna. Le forme più frequenti sono le leucemie, che possono costituire una complicanza della radioterapia o della chemioterapia. L'esposizione acuta del midollo osseo a radiazioni può causare una leucemia acuta mielocitica o linfocitica.
Numerosi studi hanno evidenziato un aumento del rischio cardiovascolare nei pazienti
trattati per un carcinoma dei testicoli. Nella maggior parte dei casi gli eventi
cardiaci hanno riguardato angina o infarto miocardico, senza aumento dei tassi di
mortalità.
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