Oggigiorno avere un figlio è imperativo!
Figli a tutti i costi, con grande dispendio di energie e denaro! Avete pensato, invece, che qualche bambino sfortunato è in cerca di voi?
Le cause di una mancata gravidanza sono spesso da ricercare nell'uomo o nella donna (33% e 33%) o nella coppia. Infatti se spesso si cambia partners e se il rapporto è condotto in maniera adeguata, è possibile avere una gravidanza; ciò può dipendere dal fatto che il seme è più fertile, o, viceversa, la donna è più recettiva. Prova ne sia il fatto che entrambi i coniugi devono sottoporsi a una serie di esami. Intanto quali esami fa il medico, tenuto conto che su 10 coppie, 4 coppie avranno difficoltà alla procreazione?
Prima di prescrivere le indagini mirata a lei, vediamo quali indagini sono indicate nella ricerca dell'infertilità maschile.
In primis, si impone l'esame del liquido seminale.
L'esame seminale o spermiogramma:
è l'indagine di laboratorio principale a cui viene sottoposto un uomo in questa fase.
L'esame seminale fornisce:
-valori quantitativi (numero degli spermatozoi)
-valori qualitativi del liquido (vitalità degli spermatozoi)
Deve essere ripetuto, specie se è un esame negativo, cioè normale ma lo stesso dicasi
se è positivo, dopo due o tre mesi, o dopo una cura con ormoni (es. gonadotropina
in fiale).
Il liquido seminale necessario per questi esami deve essere prelevato in modo sterile,
con mani lavate e genitali superlavati! in contenitori sterili, es. per l'urinocultura,
che vanno aperti e richiusi subito.
Avremo:
-Aspermia : se non c'è liquido seminale.
-Ipospermia : se il volume è inferiore a 2 ml.
-Iperspermia: se il volume è superiore a 6 ml.
-Azoospermia : se nel liquido seminale non ci sono spermatozoi.
- Oligospermia : se il numero degli spermatozoi è inferiore a 20.000.000 per ml.
-Astenozoospermia : se la motilità è inferiore al 50% del numero totale.
-Teratozoospermia: quando gli spermatozoi ma formati superano il 50%
Le cause della sterilità maschile si possono identificare:
- Nell'incapacità o nella diminuita capacità di produrre spermatozoi normali.
- Nell'impossibilità di portare il seme prodotto all'esterno
- Nel varicocele.
- In traumi chirurgici.
- Nella formazione di anticorpi anti-spermatozoi.
E'una dilatazione varicosa delle vene dello scroto, che può interferire con la produzione degli spermatozoi perché innalza la temperatura del testicolo. Il paziente sente un fastidio allo scroto: come un peso, specie a quello sinistro mentre il medico sente la vena dilatata al tatto. Indagini da eseguire sono lo spermiogramma, perché non è detto che la presenza di varicocele determini sempre alterazioni del numero degli spermatozoi, quindi l' Eco-Doppler, un esame che, mediante l'osservazione della circolazione nei vasi sanguigni, permette di valutare l'entità del disturbo. Il varicocele si cura con l'intervento chirurgico. Si tratta di un'operazione molto semplice, che richiede un solo giorno di ricovero e che consiste nell'asportazione della vena dilatata mediante un taglio all'altezza dell'inguine. L'intervento, però, dovrebbe essere eseguito non appena si rileva il disturbo: il varicocele, infatti, influisce sulla fecondità molto gradualmente, per cui prima si interviene e minori sono i rischi per la fertilità.
è la mancata o incompleta discesa di uno o di entrambi i testicoli dello scroto.
Si tratta di un difetto congenito, tanto più serio ai fini della fertilità se coinvolge
entrambi i testicoli (criptorchidismo bilaterale).
Il criptorchidismo si rileva con la visita degli organi genitali. L'unico intervento
efficace è l'orchiopessi, che consiste nel riposizionamento del testicolo nella
sua sede, che causa una ripresa della . Fino a poco tempo fa, si riteneva impossibile
migliorare la funzionalità del testicolo fuori posto nell'adulto: i medici pensavano
che l'intervento dovesse essere eseguito entro il 5 anni, altrimenti sarebbe stata
compromessa la capacità di produrre spermatozoi. Recenti ricerche, al contrario,
hanno dimostrato che non esiste una sicura correlazione tra l'età in cui viene effettuato
l'intervento e i risultati ottenuti.
Le forme infiammatorie non curate, se si cronicizzano, possono provocare infertilità
e a volte anche sterilità. Infezioni provocate da malattie veneree (come la gonorrea
e la sifilide) o da altre malattie sessualmente trasmessibili (Clamidia) possono,
infatti, determinare l'ostruzione del canale (il dotto deferente) che dal testicolo
va alla vescicola seminale. In questo caso, l'assenza di spermatozoi nel liquido
eiaculato dipende da un ostacolo meccanico che impedisce il loro passaggio dal testicolo
attraverso il dotto deferente.
Come si accerta: l'esame più indicato per accertare la presenza di infezioni e il
test di Stamey. Questa metodica si articola in tre fasi. In primo luogo, si esegue
un'urinocoltura, cioè la ricerca di batteri nell'urina. Poi si procede con il massaggio
prostatico (effettuato inserendo un dito nel retto per spingere e stimolare la prostata
a secernere il liquido prostatico, un importante costituente di quello seminale)
e con la coltura (ricerca di batteri) del liquido prostatico emesso dal pene. Infine,
il paziente orina di nuovo (per effettuare una sorta di lavaggio dell'uretra in
cui è confluito il liquido prostatico) e si esegue una seconda urinocoltura. Una
volta individuato il germe responsabile dell'infezione, bisogna avviare subito una
cura a base di farmaci antibiotici specifici.
(cfr anche obesità e squilibri ormonali ipofisi)
La produzione degli spermatozoi può non avvenire normalmente
se l'ipofisi
(si tratta della ghiandola situata alla base del cervello che elabora numerosi
ormoni e sovraintende al funzionamento di altre ghiandole) non secerne ormoni in
quantità sufficiente. Questo deficit ormonale prende il nome di ipogonadismo ipogonadotropo
ed è provocato dall'insufficiente produzione delle gonadotropine FSH (ormone follicolo-stimolante
che nell'uomo stimola la produzione degli spermatozoi) da parte dell'ipofisi.Le
anomalie genetiche. Negli ultimi anni, grazie a studi e ricerche sui geni (le particelle
dei cromosomi portatrici dei caratteri ereditari), sono state scoperte anomalie
costituzionali in grado di determinare la totale assenza di spermatozoi (azoospermia)
o la produzione di un numero di spermatozoi insufficiente al concepimento (oligozoospermia).
In particolare, si e accertata la connessione tra l'incapacità di secondaria e la
mancanza di alcuni geni localizzati nel cromosoma Y (fa parte della coppia XY, che
indica i due cromosomi sessuali della cellula maschile). Come si accerta: le anomalie
vengono diagnosticate con un esame del sangue mirato alla ricerca di geni localizzati
sul cromosoma Y. Quando il numero degli spermatozoi è molto ridotto, si può ricorrere
a una particolare procedura di fecondazione in vitro. Si tratta della tecnica con
microiniezione, che permette di iniettare, con una micropipetta di vetro, un singolo
spermatozoo all'interno della cellula uovo.