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Milazzo non è solo industria come ci vogliono fare credere, togliendo la città dai percorsi turistici. Ma è natura e tradizioni. Se non mi credete, provate a leggere le nostre pagine sulla Riserva del Capo e comprenderete perché ci indigniamo quando vediamo la nostra natura violentata. Perciò queste righe che seguono rappresentano lo sfogo per lo scempio pertetrato e l'augurio per una nuova rinascita nei valori e tradizioni del nostro passato, se è vero che il turismo milazzese sta risorgendo dalle ceneri. Tra le tante maledizioni, anche l'elettrosmog, con i sui effetti deleteri, benché tutto si dica e si contraddica, si abbatte come una scure su Milazzo, ed una delle più belle zone panoramiche della Città, Montetrino, viene in ogni caso deturpata nella sua bellezza. Ricordiamoci che era la sede dove sorgeva un tempio antico; oggi c'è una chiesa dedicata alla SS.Trinità. Ecco come appare deturpata da numerosi ripetitori radio e tv. Non dimentichiamo che le onde radioelettriche vengono assorbite dal nostro cervello e dal corpo con effetti dannosi sul Sistema Nervoso Centrale e slatentizzazione di patologie ansioso-depressive; inoltre, sembra che esse determinano immunosoppressione, tramite il blocco delle difese per azione sulle cellule della linea bianca, specie se le energie sono a bassa frequenza, per es. l'energia elettrica a 50 hz ed i suoi campi elettromagnetici. Possono causare danni al cristallino, neurolisi, irritabilità, effetti di alterazione sul DNA. Eppure Montetrino è anche uno dei posti più belli di Milazzo, solitario e panoramico, dove l'occhio può spaziare sopra le scogliere del Capo, e si possono ancora assaporare i profumi ed i colori del mediterraneo. Se parlate con i signori dell'industria, essi, vi diranno che tutto è in regola, per quanto concerne il problema delle loro emissioni di gas nocivi. In realtà esiste il problema dell'accumulo delle sostanze nel tempo ed in tal proposito vi rimando agli studi eseguiti a Priolo e Gela (inquinanti a Gela), dove non esistono i benefici dell'impeto degli elementi, cioè del Dio Eolo, che soffia costantemente da maestrale. Stranamente di Milazzo esistono pochi dati. Eppure anche questi dirigenti di industria sono soggetti alle leggi di natura e, prima o poi, saranno vittime dei loro inquinanti. Basti pensare che, secondo uno studio del compianto prof. Buzzanca l'incidenza di leucemia ( leucemie ) si attesta a Milazzo su 15 casi/100.000 abitanti contro le medie USA di 6 casi su 100.000!
Questa foto, con i fumi a pennacchio, rappresenta l'alba del "Day After", cioè del giorno successivo, dopo una notte senza stelle, di fumi e di veleni, che per primi respirano i direttori della fabbrica, che offendono il Logos che ha creato questi luoghi, mentre il primo sole dell'alba, quando mi reco al lavoro, filtra appena dal cielo; l'aria olezza di un puzzo tremendo ed asfissiante di zolfanelli e di olio bruciato! Oggi la situazione sembra migliorata, grazie all'apporto di energia che proviene da un altro elettrodotto agganciato alla nostra rete elettrico, dal Rizzicone. Ma dove sono i profumi di zagara e gelsomino di una volta che si apprezzavano nelle sere di primavera inoltrata nelle contrade contadine di Milazzo? Le voci allegre delle donne che raccoglievano i gelsomini, i mandarini, l'uva, le olive, le primizie nelle terre di Bozzello, Cacciola, Ciantro, Bilemi, S.Giovanni.? Dov'è finito il buon tempo antico? Che Iddio ci perdoni per questo scempio della Natura, frutto della nostra stupida ignoranza di uomini post-atomici! Ma altre disgrazie si accumulano e si abbattono su di un popolo bonario e pacifico, uno di questi è dato dai fumi delle industrie che liberano SO2 (anidride solforosa), che determina bruciore degli occhi e delle mucose nasali, cefalea, vertigine e tosse, tachicardia ed asma; per fortuna il tasso di tali inquinanti, secondo un ultimo congresso del 2008, sembrerebbe ridursi, ma l'effetto dell'accumulo delle sostanze in questione è sempre importante (inquinanti e petrolchimico). Questi effetti si fanno particolarmente evidenti quando le concentrazioni dei fumi superano quelle consentite per legge, e gli effetti tossici sono specialmente sui bimbi e sugli anziani. Ad una concentrazione nell'aria di 8-12 ppm di anidride solforosa compare irritazione delle vie respiratorie, per concentrazioni di 20-100 ppm irritazione bronchiale e superando queste dosi, asfissia. Per non parlare delle piogge acide, là dove l'anidride solforosa si combina con il vapore acqueo e ricade al suolo: è acqua che poi berremo nelle nostre case e che invece di dissetare le campagne quale pioggia della "natura naturans"diffonde morte per le piante e le cose. altri vekleni sono il biossido di azoto, che proviene dai motori delle auto, dalle centrali termoelettriche, combinandosi con l'acqua determina la produzione di acido nitrico. Vengono poi gli idrocarburi, gli aromatici col carbonio esagonale (benzene) e quelli aiclici (propano) ed aliciclici (cicloesano) che determinano leucemia per la loro capacità di interagire con le cellule del sangue. Infine abbiamo il monossido di carbonio, responsabili di effetto serra. E che dire delle polveri, ossidi, solfati, carbonati che raggiungono le più fini vie respiratorie e sono responsabili di cancro del polmone?
In letteratura scientifica si riporta che i fumi e l'inquinamento ambientale sono responsabili di "centinaia di migliaia di attacchi di asma, soprattutto tra i bambini. E poi bronchiti, malattie cardiache.Tanto costa ogni anno l'inquinamento da traffico automobilistico in quattro paesi europei: Italia, Francia, Austria, Svizzera. Uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità su 8 città italiane ha dimostrato che circa 4.000 morti all'anno erano attribuibili al traffico. E oggi l'autorevole settimanale scientifico inglese "Lancet" pubblica una ricerca realizzata con gli stessi criteri in Francia, Svizzera e Austria. I risultati: 20 mila morti all'anno per l'inquinamento da traffico, con un contorno di 25 mila nuovi casi ogni anno di bronchite cronica, 290 mila casi di bronchite acuta tra i bambini, mezzo milione di attacchi d'asma. Di fatto queste ricerche stabiliscono per la prima volta su basi scientifiche ineccepibili un legame diretto tra quantità dell'inquinamento da traffico e mortalità.
"Il lavoro pubblicato su "Lancet" poi stima anche i costi economici di questo impatto dell'inquinamento dell'aria sulla popolazione: viene consumato, spiega, l'1,7 per cento dell'intero prodotto nazionale lordo dei tre paesi. "E questo è molto di più", commenta una nota di "Lancet", "del costo dovuto agli incidenti stradali".Sommando i 20 mila morti d'oltralpe con i quasi 4.000 italiani, siamo a quota 24.000. Ma a questi vanno aggiunti i morti degli altri centri urbani e quelli di tutte le aree metropolitane, dall'hinterland milanese alla cintura di Torino alla "Grande Napoli": la stima si aggira attorno alle 30 mila vittime all'anno. La colpa è tutta delle micidiali polveri formate da granelli piccolissimi che si formano continuamente sulle strade delle città percorse dal traffico, un misto di migliaia di sostanze chimiche, in gran parte sconosciute, di pezzetti piccolissimi di pneumatici, di particelle di terreno, di inquinanti prodotti dagli scarichi di automobili e camion. Polveri che sono in parte indipendenti persino dal fatto che le automobili utilizzino un motore più o meno pulito, ecologicamente corretto. Tanto è vero che, come dimostrano i due studi, in paesi come la Francia o l'Austria, che hanno un parco automobili più moderno ed ecologico del nostro, il livello di inquinamento urbano è del tutto simile a quello italiano. Uno dei grandi accusati è il motore diesel, proprio per le emissioni che comporta. "Lancet" ricorda ai dubbiosi che una ricerca specifica condotta su 331.686 bambini di Taiwan ha dimostrato che quelli esposti ai fumi del traffico dove prevalgono i motori diesel (in particolare quelli da autocarri) hanno percentuali spaventosamente maggiori di incidenza dell'asma e della bronchite.
Noi invece abbiamo ben altro..e questa è sempre l'alba del Day After...stavolta ripresa dal porto di Milazzo, con un sole che non riesce a filtrare dai fumi...vi basta?? Al mattino è questa l'immagine desolante che si può ammirare da lontano, ma non sanno essi che le colpe dei padri presto ricadranno sui anche loro figli. Sotto, per rifarci gli occhi e ripensare al tempo che fu, un'immagine della vendemmia... quando ancora vigeva da noi un'economia fondata sul lavoro dei campi. Osservate la gioia delle persone di questa foto. A Milazzo, le terre di Cacciola, Bozzello, Olivarella erano tutte un vigneto ed un uliveto; oggi sono di uno squallore desolante! Perchè allora non restaurare quello che un tempo era definita "Aurea Chersoneso", cioè la Pensiola Aurea? Terra dove il Dio Sole pascolava gli armenti? Terra di Polifemo e di Ulisse? E poi, come si può sversare petrolio su questo mare meraviglioso di Milazzo, solcato un tempo dai palischermi, navigato dai remi di robuste braccia di nobili pescatori di un tempo andato, che lottavano alla pari con tonni e pescispada
Immagini del tempo che fu ma che dobbiamo far tornare indietro!
Altra immagine della gioia dei campi...di palo in frasca...ed in onore del prof. Gigi Billè, che da sempre si interessa dei problemi ambientali di Milazzo, riporto brevemente un passo da un suo articolo, sempre a proposito di ambiente:"L'istituzione della riserva naturale al Capo e la realizzazione di un Orto Botanico, denominato "I giardini di Federico", nell'area tra la ex Stazione ferroviaria e la Raffineria sono gli affascinanti obiettivi di un grande progetto di valorizzazione dell'ambiente naturale, che la cultura ambientalista ha avuto il merito di elaborare e di imporre all'attenzione della pubblica opinione... Lungi dall'essere configurato come una proposta utopistica, il progetto tende a innescare un progetto virtuoso di sviluppo economico e occupazionale, nel segno del miglioramento della qualità della vita e del rispetto delle vocazioni più autentiche del territorio, da quella agricola a quella turistica. Lavorare fin d'ora per questo obiettivo deve essere, pertanto, non un mero esercizio retorico, ma un impegno serio e lungimirante dei nostri amministratori: un banco di prova per uscire dalla politica del piccolo cabotaggio e per preparare concretamente il futuro di questa città".
E chiudiamo con questa bella immagine di un tramonto del nostro Dio Sole al mare di Ponente, il mare è il Tirreno, e siete rivolti verso le Eolie...
RIFLETTIAMO! PERCHE' TRAMONTA UN'ERA DI FELICITA'! E L'UOMO CHE VIVE IL DISAGIO DEI SUOI TEMPI DEVIA NELLA MALATTIA MENTALE E NELL'ABUSO DI SOSTANZE PER VINCERE E SUPERARE LO STRESS!