Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Cliccando su "Accetto" acconsenti all'uso dei cookie.

Polipo del canale cervicale dell'utero

  1. Gastroepato
  2. Oncologia
  3. Polipo cervicale uterino
  4. Pap test, cerviciti, carcinoma del collo uterino
  5. Il fibroma uterino e l'utero fibromatoso
  6. L'utero fibromatoso: sintomi e cura
  7. Patologie utero
  8. Cancro dell'ovaio
  9. Il cancro dell'ovaio, i sintomi e la cura
  10. Altre lesioni da HPV
appunti del dott. Claudio Italiano

Il polipo cervicale

Rappresenta una delle più frequenti condizioni di patologia neoformativa benigna apparato genitale femminile. Si tratta una proliferazione, per lo più peduncolata, proveniente dalla mucosa cervicale.

I polipi cervicali possono formarsi dalla portio vaginalis, dalla zona di congiunzione fra l'epitelio squamoso della portio e quello cilindrico del canale cervicale o dal canale cervicale. Possono essere unici o multipli e sebbene non abbiano origine infiammatoria, molto sovente si sodano ad una cervicite.

L'età di maggiore incidenza è fra i 40 ed i 50 anni più di frequente si tratta di donne pluripare. La lunghezza del polipo è di solito molto limitata; alcuni sono appena visibili altri raggiungono i 2-3 cm, eccezionalmente si osservano polipi più lunghi. La consistenza è molliccia e talora cistica.

Il colorito è roseo o rosso-vinoso; a volte la superficie è ulcerata. Il polipo può sanguinare facilmente. Istologicamente il polipo è costituito da uno stroma centrale lasso e vascolare, la cui superficie è ricoperta da epitelio cervicale cilindrico. Talora si riscontrano ghiandole cervicali e quasi sistematicamente esiste una notevole infiltrazione infiammatoria dello stroma.

A seconda della prevalenza del tessuto fibroso, di quello ghiandolare, della componente vascolare o di quella infiammatoria si parla di:

- polipi cervicali fibrosi
- adenomatosi,
- polipi fibro-vascolari
- polipi granulomatosi o flogistici.

Anche se di regola il rivestimento epiteliale del polipo cervicale è di tipo cilindrico, come l'epitelio del canale cervicale, sono frequenti i fatti di metaplasia epidermoidale, sia a carico dell'epitelio di rivestimento sia di quello ghiandolare.

Questa metaplasia epidermoidale non deve però essere considerata espressione di cancerizzazione (fatto piuttosto eccezionale); ugualmente certe iperplasie adenomatose del polipo non debbono farlo erroneamente ritenere un adenocarcinoma. Nei rari casi nei quali avviene effettivamente la degenerazione carcinomatosa del polipo, si tratta di solito di carcinoma squamoso.

La degenerazione inizia per lo più alla superficie della formazione poliposa mentre la zona basale conserva per qualche tempo un epitelio normale. Si può così ancora differenziare un polipo caratterizzato da un cancro primitivo cervicale di tipo vegetante, nel quale tutta la struttura polipoide, compresa la base, è costituita da tessuto neoplastico. Ovviamente la prognosi nel caso di polipo con inizio di cancerizzazione è migliore che nell'altra situazione.

La patogenesi dei polipi cervicali è discussa e probabilmente molti fattori possono concorrere alla loro insorgenza: flogosi croniche, iperestrinismo, traumatismi.

Il polipo cervicale si può associare ad altre condizioni di patologia ginecologica: fibroma - cisti ovariche, ecc.

Sintomatologia

La sintomatologia è molto spesso inesistente ed il polipo viene scoperto in occasione del periodico esame citologico per prevenzione del cancro cervicale o di una visita ginecologica. Altre volte, soprattutto a causa della si ricca vascolarizzazione e dei fatti ulcerati che il polipo subisce si hanno perdite ematiche specie dopo coito, irrigazioni vaginali ecc.

Trattamento

La terapia consiste nell'asportazione del polipo, asportazione che deve essere fatta recidendo il peduncolo o enucleando la formazione sessile oppure semplicemente per torsione. Insieme alla polipectomia è indicato, talora, eseguire una revisione frazionata della cavità uterina, poiché i polipi possono essere anche multipli ed indovati nella cavità uterina. Può infatti accadere che oltre al polipo che protrude dall'orifizio uterino esterno, esistano anche altri polipi, ubicati più profondamente nel canale canale o nell'endometrio. Alcuni polipi hanno tendenza a recidivare e le  pazienti vengono sottoposte più volte, nel giro di qualche anno, a ripetute polipectomie.

Occorre, infine, stare attenti a scambiare per formazioni benigne le formazioni polipoidi della bambine, per esempio il sarcoma botrioide o il sarcoma endometriale.

index dei tumori