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Leiomioma o fibroma o fibromioma

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appunti del dott. Claudio Italiano

Questi termini sono equivalenti ed in pratica si usa soprattutto quello di fibroma. è il tumore benigno che con maggior frequenza si incontra nella patologia ginecologica (è presente nel 15-20% delle donne). Può essere unico, ma molto spesso si tratta di formazioni multiple, variamente localizzate nell'utero. Anche il volume del fibroma è estremamente variabile, da quello di un grano di riso a masse del peso di parecchi chilogrammi. L'età della maggiore incidenza è fra i 35 ed i 50 anni; sotto i 20 anni è molto raro.

Istologia

Il fibroma dell'utero di solito (95%) è localizzato nel corpo e solo raramente nel collo (5%) e tende ad assumere, sia pure nell'estrema variabilità dei contorni, la forma di una nodosità sferoidale.

A seconda dello strato uterino e della sede nei quali si sviluppano si possono distinguere fibromi :

1)  Sottosierosi sessili o peduncolati, quando si sviluppano sotto il peritoneo che riveste l'utero. Questi nodi, seppure di rado, possono assumere aderenze con l'intestino o con l'omento e talora possono venire addirittura nutriti anche da vasi omentali.

2) Intramurali o interstiziali, quando il nodo o i nodi si sviluppano nello spessore del miometrio.

3) Sottomucosi, sessili o peduncolati, quando sporgono nella cavità uterina, sollevando la mucosa endometriale e talora ulcerandola.

4) Infralegamentari, quando, sviluppandosi dai margini laterali dell'utero, soprattutto nella zona istmica, i fibromi sdoppiano le due pagine peritoneali del legamento largo, crescendo dentro di esso.

5) Sottoperitoneali o cervicali: i nodi, se si sviluppano dalla porzione sopravaginale del collo, sollevano il peritoneo pelvico ed assumono stretti rapporti con l'uretere e l'arteria uterina; se i nodi si sviluppano dalla porzione intravaginale del collo, essi tendono invece ad occupare la vagina.

Al taglio il fibroma ha una consistenza piuttosto dura ed un colore variabile dal  biancastro al rossiccio a seconda che sia prevalente la componente fibrosa (bianca) o quella muscolare (rossa). La consistenza è tanto più dura, quanto più abbondante è il tessuto fibroso. Quando invece la componente è quasi tutta muscolare può esistere una intensa vascolarizzazione e di conseguenza sono frequenti gli stravasi emorragici (miomi molli o miomi rossi). I fibromi, non avendo una vera capsula sono separati dal miometrio da uno spesso strato di connettivo areolare chiaro, molto facilmente possono essere enucleati. I vasi dai quali è nutrito il tumore penetrano nella pseudocapsula. Di solito vi è una sola arteria con calibro di J-2 mm mentre gli altri vasi sono molto piccoli. Macroscopicamente la struttura appare uniforme o a fascetti. a decorso concentrico o spiraliforme.    Il fibroma intramurale. specialmente se singolo e voluminoso (10-15 cm di diametro) può causare una crescita uniforme dell'utero, con allargamento ed allungamento della cavità uterina. La presenza di nodi multipli rende invece spesso la cavità irregolare.  

Istologicamente gli elementi costitutivi del fibroma sono in parte rappresentati da fibrocellule muscolari lisce, con nuclei fusati. Questi elementi sono di solito più grandi dei normali elementi miometriali, e spiccano nei preparati colorati con eosina per un colore più scuro in confronto a questi ultimi. Le cellule muscolari sono orientate in varie direzioni e tra esse c'è uno stroma più o meno abbondante. 

I vasi sono di solito più evidenti alla periferia, mentre al centro l'irrorazione in taluni fibromi è pressocché assente. Questo spiega i frequenti fatti di necrosi,che si verificano all'interno del fibroma  Il miometrio circostante il nodo tumorale presenta molto spesso fatti di ipertrofia; quando questa ipertrofia è diffusa regolarmente a tutto l'utero si parla di "utero fibromatoso".

Nell'utero fibromatoso può anche mancare la presenza di veri, fibromi.  Anche l'endometrio va talora soggetto a modificazioni dovute alla presenza dei nodi fibrosi. Per lo più si evidenzia uno stato di congestione della mucosa uterina che talora si presenta ispessita ed iperplastica.

Con il crescere del fibroma ed il passare del tempo il contingente muscolare tende a farsi meno appariscente per l'atrofia degli, elementi muscolari, mentre diventa più vistoso il contingente fibroso. Le colorazioni Van Gieson - Mallory  possono permettere di distinguere i anche per la situazione di iperestrogenismo che non raramente si associa. Nei casi invece di fibromi sottomucosi la compressione esercitata sulla mucosa che viene sollevata, può determinarne l'atrofia ed anche la necrosi. Anche l'ovaio può presentare una trasformazione ad ovaio policistico.

Questo aspetto può essere espressione di una elevata produzione di estrogeni.

Istogenesi

Oggi si ammette che il fibroma derivi dagli elementi muscolari dell'utero e non da quelli fibrosi. Per questo motivo molti preferiscono chiamarlo leiomioma. Si discute soltanto se gli elementi muscolari uterini che danno origine al fibromioma siano elementi immaturi oppure siano elementi maturi o cellule muscolari della parete vasale.

Il fatto che il fibroma si sviluppi preferibilmente nell'età riproduttiva, che nella maggioranza dei casi tenda a rimanere stazionario e qualche volta a regredire in menopausa, e il fatto che spesso si associ al fibroma una iperplasia ghiandolare dell'endometrio con ovaie policistiche hanno attirato l'attenzione su una possibile patogenesi ormonale del tumore. Sarebbe cioè l'iperestrogenismo che ne favorirebbe l'insorgenza e lo sviluppo.

SEGUE  fibroma

 

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