Dieta e stitichezza

  1. Gastroepato
  2. Diete
  3. Dieta e stitichezza
  4. Cura della stitichezza

appunti del  dott. Claudio Italiano

Mai iniziare questa dieta se non si ha certezza delle patologie di cui siamo affetti: dietro la stitichezza spesso si nasconde il cancro del colon.

Rivolgiamo al medico

 In caso di stitichezza, la prima cosa da fare è quella di escludere patologie che determinano la stipsi o la subocclusione, quindi pensare di attuare una dieta ricca di acqua, cioè idropinica, per esempio, magnesiaca o sulfurea (es. fonte di Venere) da bere lontano dai pasti ed una alimentazione all’antica, cioè ricca di fibre, ossia di alimenti che non vengono assimilati completamente e che, quindi, creano una massa fecale; si consiglia l'adozione della cosiddetta "dieta ad alto residuo". Infatti le fibre alimentari contenute negli alimenti assorbono un agrande quantità di acqua e di conseguenza aumentano notevolmente il contenuto intestinale. Poiché al colon giungono circa 1200 ml di liquidi (fibre, sodio ed acqua), se il quantitativo di acqua è maggiore, allora le feci saranno più ricche in acqua e di volume aumentato, di consistenza poltacea e morbide, non cioè a “scibale caprina”, come le capre! D’altronde la dieta con fibre favorisce la crescita di flora intestinale del tipo fermentativo e non putrefattivi, cosa che accade quando le feci ristagnano e la dieta è carnea. L’assunzione di acqua sarà di circa 2 litri

ALIMENTI ASTRINGENTI DA EVITARE

Essi sono i limoni, riso, nespole, banane, the, nespole, mele mirtilli

ALIMENTI UTILI DA PREFERIRE

Il  brodo di carne (occhio ai gastritici che avranno acidità); avena o cereali integrali a colazione, arance,carciofo, prugne secche, kiwi, carota; bere un bicchiere di acqua tiepida appena alzati può stimolare l’attività intestinale. La dieta deve contenere fibre grezze o residui (cellulosa, emicellulosa, lignina, pectina e gomme); contiene il pane integrale, la frutta con la buccia, assumere 4 prugne/die, le minestre vegetali con legumi e bucce, le verdure da cuocere, es. radicchio, catalogna, cicoria, radici, carciofi, zucchine, bere acqua molto durante e soprattutto fuori dei pasti; si può usare saltuariamente un cucchiaio di olio d’oliva o di vasellina la sera per "ammorbidire" la massa fecale e combattere le feci caprine.
MOVIMENTO: se non fate moto, per esempio se come il sottoscritto, dovete restarvene al P.C. a lavorare per 3 ore/die o peggio lavorate in banca o alla guida di autobus, sempre seduti, allora è obbligatorio fare moto nelle altre ore del giorno! O palestra, oppure come faccio io, statevene all’aria aperta, per esempio a curare l’orto o il giardino, se avete la passione. L’esercizio fisico, comunque condotto,  migliora il tono muscolare, vi fa “sgonfiare la pancia” e facilita la peristalsi intestinale. La tonicità dei muscoli addominali e perineali favorisce l'aumento della pressione intraddominale durante la defecazione. La sedentarietà, al contrario, conduce ad un indebolimento e ad una perdita di funzionalità del diaframma e dei muscoli che costituiscono la parete addominale, impedendogli di produrre un aumento pressorio adeguato all'attività defecatoria. Anche la falcata, cioè camminare di buon passo o fare proprio una corsa campestre,  favorisce l'attivazione di un riflesso automatico che produce contrazioni del colon atte a spingere il materiale fecale verso l'ano. 
 

 

Alimenti con maggior contenuto di fibra

Fibra in % negli integratori di fibre

crusca 44%
legumi freschi/secchi
Fagioli, lenticchie, piselli 10-25%
frutta secca - Fichi secchi, uvetta, prugne secche 10-15%
Pane e pasta integrali  10%
Semi oleosi - mandorle, noci, noci nocciole  6-14%
Frutta fresca - Ciliegie, mele, pere, pesche, arance 1,5-2%
Verdura fresca/cotta - Carote, sedano, pomodori, peperoni, finocchi, spinaci - 1-3%
Farine bianche 1,5-2%
Altro:  Olio, zucchero bianco, carni, bibite
Quasi 0%
 

vaselinaULTERIORI CONSIGLI  PER LA STITICHEZZA

 Mai aumentare di colpo la dieta con fibre in abbondanza! Guai! Si potrebbero avere coliche intestinali; la dieta va incrementata gradatamente, per esempio, dapprima preferite della lattuga verde o delle bietole lesse, solo un contorno scarso, quindi aumentate le dosi dei contorni di verdura; se avete rettocoliti, non usate mai le fibre o comunque verdure particolarmente abrasive, per es. le foglie dei carciofi! Se stentate ad evacuare, non abbiate timore: un buon clisma di acqua tiepida con aggiunta di una-due tazzine da caffè di lattulosio sciroppo (es. portolac, laevolac ecc), praticato giacendo sul fianco sinistro (vedi anatomia del sigma-retto che giace in fossa iliaca sinistra) può essere utile come biofeed-back, cioè avrà una funzione di stimolo all'evacuazione e funzionerà come una specie di ginnastica rettale; inoltre l'acqua contenuta nell'ampolla rettale ammorbidisce le feci e rende facile l'evacuazione per es. nel paziente allettato con stipsi ed evita il fastidio e gli sforzi per ponzare, ottenendosi una buona toilette dell’ultimo tratto dell’intestino. Nel caso di mancato effetto,  nei casi più ostinali, ma sempre se siete sicuri di ciò che fate, sentito il parere del vostro medico che escluderà condizioni di addome acuto,  si può ricorrere ad un clisma a base di sorbitolo (es. clisma fleet o altro clistere similare evacuativo da 150 ml). Tuttavia non fate sempre di testa vostra: prendete il parere del medico. Infatti una stitichezza ostinata può nascondere anche delle altre insidie: cancro del colon .

TERAPIA SPECIFICA DELLA STITICHEZZA A PARTE LA DIETA

TAC addome: le frecce indicano fecaloma di dimensioni notevoli in paziente anziano allettato, demente, caso personale

cfr anche cura specifica della stipsi

clistere

 

Se all’esplorazione rettale c’è un fecaloma, allora tentate di praticare un buon clistere evacuativo + lattulosio per os 10 ml X 2-4 volte al dì; altrimenti procedere d’ambulatorio con lo speciale cucchiaio, o con semplici manovre digitali nell'intento di disintegrare il fecaloma che è costituito da grumi di feci condensate e disidratate.Mi ricordo il caso di una paziente che aveva un fecaloma grande come la testa di un bambino e non ne aveva contezza. Per ragioni di lavoro rimaneva ore ed ore seduta reprimendo il riflesso defecatorio, cosa assai riprovevole e pericolosa.

In altri casi può funzionare olio di vaselina alla dose di 2-4-6 cucchiai al dì per os + clisteri con soluzione ipertonica o isotonica (cioè glucosio al 33% o soluzione fisiologica tiepida).

Purganti e Lassativi. I primi sono farmaci che promuovono o accelerano l’espulsione del contenuto intestinale. Agiscono: 1) irritando la mucosa, ed aumentandone la sua motilità; 2) come surfactanti; 3) in modo fisiologico aumentando la massa fecale; 4) lubrificando l’intestino. I lassativi, invece, sono quelli ad azione più blanda. Tutti sono farmaci altamente rischiosi per le complicanze che danno: es. colon da catartici, epatite granulomatosa, epatite da farmaci.

Si dividono in:

catartici di contatto, con azione irritativa (olio di ricino, cascara sagrada, senna, rabarbaro, aloe, gialappa, podofillina, olio di crotontiglio, catartici salini, che aumentano il volume fecale per richiamo di liquidi (picosolfato di sodio, solfato di magnesio, di sodio, mannite, mannitolo, lattulosio, di massa come la crusca, l’agar, la piantaggine);

catartici colinergici, es. neostigmina.

Terapia chirugica specifica per la stipsi

Terapia specifica dei casi, per es. se vi è carcinoma del colon, megacolon, stenosi, diverticoli ecc.

indice delle diete