Il dolore è del tipo a crampi con acme di intensità crescenti e crisi subentranti ogni 5-10 minuti. La radiografia dell'addome fornisce informazioni circa la diagnosi di occlusione, se cioè il transito intestinale è bloccato in alto o in basso, cioè nei tratti inferiori del tubo digestivo, per esempio al colon.
Le lastre vanno effettuate in decubito supino o in posizione ortostatica e devono includere il diaframma e la pelvi.
Mai vanno effettuate prima della aspirazione gastrica per il rischio di vedere uno stomaco "svuotato", senza aria, il che è un segno prognostico sfavorevole, a meno che il paziente non abbia vomitato. In condizioni normali non si verifica il ristagno nel tratto gastrointestinale.
Altri segni sono la leucocitosi, la febbre, la dolorabilità intestinale ed il segno di Blumberg positivo se c'è l'interessamento del peritoneo. Nelle occlusioni dell'intestino tenue c'è il segno delle anse "a pioli" oppure si evidenziano le valvole conniventi. In caso di ostruzione del colon, invece, si evidenzia il colon destro ascendente ed il trasverso.
Le ostruzioni dell'intestino crasso sono causate da:
Carcinomi del colon che progrediscono lentamente fino a dare occlusione completa
Volvolo del sigma, volvolo ciecale
Questa sindrome, dovuta all'arresto del transito intestinale delle feci e dei gas, presenta diversi aspetti clinici che variano a seconda della causa la quale può essere:
funzionale: paralisi della muscolatura intestinale;
o meccanica: ostacolo nel transito; in quest' ultimo caso l'andamento clinico
è diverso a seconda della sede e del tipo dell'ostacolo.
Si arriva alla diagnosi seguendo diverse tappe:
riconoscere l'occlusione;
precisarne il tipo e la sede;
e se possibile la causa, talvolta identificata soltanto durante l'intervento.
Implica:
A. - Una triade funzionale
1° Dolori addominali: ad inizio più o meno improvviso, d'intensità variabile,
che evolvono spesso con crisi di coliche successive, segno della lotta dell' intestino
contro l'ostacolo, che lasciano negli intervalli una dolenzia continua.
2° Vomito, più o meno precoce ed abbondante, alimentare, biliare, perfino
fecaloide, a seconda della sede alta o bassa dell'ostacolo.
3° Arresto dell'emissione di feci e di gas.
L'interessamento dello stato generale
Diverso a seconda del meccanismo e della sede dell'ostacolo.
Talvolta è perfettamente conservato.
Talvolta si instaura un vero e proprio stato di shock, con alterazione della facies,
polso piccolo e frequente, abbassamento della pressione, tutto ciò indica la gravità
della "malattia occlusiva " nel doppio aspetto:
■ anatomico: distensione e minaccia di necrosi dell'ansa intestinale;
■ biologico: squilibrio idroelettrolitico dovuto, in particolare, al vomito.
L'ispezione fa rilevare:
l'aumento di volume dell'addome con meteorismo e ne precisa il carattere: generalizzato
o localizzato;
l'esistenza di movimenti peristaltici intestinali, visibili sotto la parete addominale,
talvolta stimolati da una lieve percussione oppure, al contrario, l'atonia dell'intestino
dilatato.
La palpazione fa' rilevare la resistenza elastica, e ne precisa i limiti ;
constata l'assenza della contrattura della parete;
riscontra talora un punto doloroso, fisso, di notevole valore per la diagnosi
di sede;
controlla gli orifizi erniari per escludere 1' eventuale presenza di un'ernia
strozzata, la quale sebbene provochi un'occlusione, non fa parte del quadro clinico
in oggetto. Del resto la diagnosi di ernia dovrebbe essere stata fatta sempre prima
della comparsa della sindrome occlusiva.
Alla percussione: timpanismo generalizzato o circoscritto, talvolta anche ottusità,
segno di anse piene di liquido, e di versamento peritoneale associato.
L'ascoltazione dell'addome fa apprezzare dei rumori idroaerei, dei gorgoglii o talvolta
al contrario, un silenzio anormale, detto sepolcrale.
L'esplorazione rettale e vaginale completano 1' esame, servono per la ricerca di
una tumefazione che occlude o comprime l'intestino, di un ascesso del Douglas, ecc.
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