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Occlusione intestinale, il paziente costipato

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del dott. Claudio Italiano

Che cos'è l'occlusione intestinale?

L'occlusione intestinale meccanica è una causa frequente di dolore addominale acuto. Dal punto di vista clinico le occlusioni dell'intestino tenue e quelle del colon sono due malattie diverse. I sintomi dell'occlusione comprendono il vomito che può essere più o meno tardivo, cioè se l'occlusione è alta, compare subito, per esempio dello stomaco, del duodeno ed alvo chiuso a feci e gas. Il meteorismo è un altro sintomo frequente.

 Il dolore è del tipo a crampi con acme di intensità crescenti e crisi subentranti ogni 5-10 minuti. La radiografia dell'addome fornisce informazioni circa la diagnosi di occlusione, se cioè il transito intestinale è bloccato in alto o in basso, cioè nei tratti inferiori del tubo digestivo, per esempio al colon.

Le lastre vanno effettuate in decubito supino o in posizione ortostatica e devono includere il diaframma e la pelvi.

Mai vanno effettuate prima della aspirazione gastrica per il rischio di vedere uno stomaco "svuotato", senza aria, il che è un segno prognostico sfavorevole, a meno che il paziente non abbia vomitato. In condizioni normali non si verifica il ristagno nel tratto gastrointestinale.

Altri segni sono la leucocitosi, la febbre, la dolorabilità intestinale ed il segno di Blumberg positivo se c'è l'interessamento del peritoneo. Nelle occlusioni dell'intestino tenue c'è il segno delle anse "a pioli" oppure si evidenziano le valvole conniventi. In caso di ostruzione del colon, invece, si evidenzia il colon destro ascendente ed il trasverso.

Cause di occlusione del crasso

Le ostruzioni dell'intestino crasso sono causate da:

Carcinomi del colon che progrediscono lentamente fino a dare occlusione completa

Fecalomi (stipsi)

Volvolo del sigma, volvolo ciecale


Aspetti clinici dell'occlusione

Questa sindrome, dovuta all'arresto del transito intestinale delle feci e dei gas, presenta diversi aspetti clinici che variano a seconda della causa la quale può essere:

— funzionale: paralisi della muscolatura intestinale;
— o meccanica: ostacolo nel transito; in quest' ultimo caso l'andamento clinico è diverso a seconda della sede e del tipo dell'ostacolo.
Si arriva alla diagnosi seguendo diverse tappe:
— riconoscere l'occlusione;
— precisarne il tipo e la sede;
— e se possibile la causa, talvolta identificata soltanto durante l'intervento.
 

Implica:
A. - Una triade funzionale

Dolori addominali: ad inizio più o meno improvviso, d'intensità variabile, che evolvono spesso con crisi di coliche successive, segno della lotta dell' intestino contro l'ostacolo, che lasciano negli intervalli una dolenzia continua.
Vomito, più o meno precoce ed abbondante, alimentare, biliare, perfino fecaloide, a seconda della sede — alta o bassa — dell'ostacolo.
Arresto dell'emissione di feci e di gas.


L'interessamento dello stato generale
Diverso a seconda del meccanismo e della sede dell'ostacolo.
— Talvolta è perfettamente conservato.
— Talvolta si instaura un vero e proprio stato di shock, con alterazione della facies, polso piccolo e frequente, abbassamento della pressione, tutto ciò indica la gravità della "malattia occlusiva " nel doppio aspetto:
■ anatomico: distensione e minaccia di necrosi dell'ansa intestinale;
■ biologico: squilibrio idroelettrolitico dovuto, in particolare, al vomito.

Quali sono i segni dell'occlusioni?

L'ispezione fa rilevare:
— l'aumento di volume dell'addome con meteorismo e ne precisa il carattere: generalizzato o localizzato;
— l'esistenza di movimenti peristaltici intestinali, visibili sotto la parete addominale, talvolta stimolati da una lieve percussione oppure, al contrario, l'atonia dell'intestino dilatato.
— La palpazione fa' rilevare la resistenza elastica, e ne precisa i limiti ;
— constata l'assenza della contrattura della parete;
— riscontra talora un punto doloroso, fisso, di notevole valore per la diagnosi di sede;
— controlla gli orifizi erniari per escludere 1' eventuale presenza di un'ernia strozzata, la quale sebbene provochi un'occlusione, non fa parte del quadro clinico in oggetto. Del resto la diagnosi di ernia dovrebbe essere stata fatta sempre prima della comparsa della sindrome occlusiva.
Alla percussione: timpanismo generalizzato o circoscritto, talvolta anche ottusità, segno di anse piene di liquido, e di versamento peritoneale associato.
L'ascoltazione dell'addome fa apprezzare dei rumori idroaerei, dei gorgoglii o talvolta al contrario, un silenzio anormale, detto sepolcrale.
L'esplorazione rettale e vaginale completano 1' esame, servono per la ricerca di una tumefazione che occlude o comprime l'intestino, di un ascesso del Douglas, ecc.

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