Le masse endopelviche

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appunti del dott. Claudio Italiano


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Le masse endopelviche sono attribuibili ad uno spettro di condizioni patologiche, di tipo:

a) ginecologico
b) non-ginecologico.

Si tratta di tumefazioni intraddominali valutate per caso all’esame obiettivo, percepite come aumento volumetrico localizzato ad uno dei quadranti dell’addome. Non sempre debbono destare preoccupazione poiché si può trattare di semplici masse fecale palpabili (fecalomi) ma non occorre sottovalutare il caso, se per esempio esse siano inquadrabili nell’ambito di patologie neoplastiche. Tali condizioni possono essere di natura benigna o maligna. L'individuazione e le valutazioni iniziali di queste masse richiedono, da parte del medico, un livello elevato di sospetto clinico, e si basano su un'accurata raccolta anamnestica ed un attento esame obiettivo; un'attenzione particolare va posta ad alcuni indizi anamnestici. Per porre la diagnosi sono necessari alcuni esami di laboratorio e radiografici, che vanno condotti in maniera tempestiva. In presenza di un carcinoma ovarico i sintomi più frequentemente lamentati dalle pazienti comprendono dolore pelvico o addominale; aumento delle dimensioni dell'addome; sensazione di gonfiore addominale; minzione imperiosa, pollachiuria o incontinenza urinaria; sazietà precoce; difficoltà ad alimentarsi; calo ponderale.

In una percentuale pari fino al 93% delle pazienti con carcinoma ovarico tali sintomi, vaghi ed aspecifici, al momento della diagnosi sono presenti da alcuni mesi. Una valutazione più approfondita è indicata quando uno qualsiasi dei sintomi è presente ogni giorno per più di 2 settimane, oppure nei casi in cui i sintomi non rispondono ad un trattamento appropriato. L'esame standard per la valutazione delle masse annessiali rimane l'ecografia transvaginale. I reperti ecografici di sospetto per una neoplasia maligna comprendono la presenza di una componente solida, setti inspessiti (spessore superiore a 2-3 mm), la bilateralità, il riscontro di un flusso di sangue (determinato mediante Doppler) alla componente solida della massa, la presenza di ascite. Masse annessiali non-maligne possono essere in molti casi trattate anche a livello del medico di base; le ragazze prepuberi e le donne in post-menopausa vanno comunque inviate ad uno specialista. Indipendentemente dallo stato menopausale, vanno inviate ad uno specialista tutte le pazienti con segni di malattia metastatica, ascite, presenza di una massa complessa, di diametro superiore a 10 cm, o presente da più di 12 settimane.

Le masse annessiali.

Cisti del corpo luteo
Cisti follicolari
Luteoma della gravidanza
Teratoma maturo
Torsione ovarica
Ovaio policistico
Cistoadenoma sieroso e mucinoso
Cisti tecale-luteinica
 

Patologie ovariche maligne

Tumori borderline
Carcinoma epiteliale
Tumore ovarico a cellule germinali
Sarcoma ovarico
Tumore stromale o del cordone sessuale
Patologie non-ovariche benigne
Carcinoma endometriale
Carcinoma delle tube di Falloppio
Patologie non-ginecologiche

Benigne

Ascessi dell'appendice
Appendicite
Diverticoli vescicali
Ascessi diverticolari
Tumori delle guaine nervose
Rene pelvico
Cisti peritoneale
Diverticolo ureterale
 

Maligne

Carcinoma gastrointestinale
Tumore di Krukenberg (adenocarcinoma a signet cells a partenza dal tratto gastrointestinale e con metastasi alle ovaie)
Metastasi da tumori di colon, mammella, etc.
Sarcomi retro peritoneali
Gravidanza ectopica
Endometrioma
Idrosalpinge
Leiomioma
Ascesso tubo-ovarico

In presenza di una massa annessiale la diagnosi differenziale deve comprendere patologie be­nigne e maligne, di tipo ginecologico e non­ginecologico . La valutazione diagnostica della paziente deve innanzitutto distinguere tra patologie benigne e patologie più gravi, come il carcinoma ovarico. Il carcinoma ovarico è la principale causa di morte da neoplasie maligne di tipo ginecologico. Tra le donne degli Stati Uniti il carcinoma ovarico è la quinta più importante causa di morte da patolo­gie maligne, ed è stato responsabile, nel 2007, di 15.280 decessi. Il rischio di carcinoma ovarico aumenta progressivamente con l'avanzare dell'età; il rischio più elevato viene descritto dopo la menopausa. Il rischio complessivo di morte da carcinoma ovarico nel corso della vita è pari ali' 1,42%. Non esiste un metodo di screening della neoplasia per il quale sia stato possibile dimostrare un'effi­cacia significativa nell'ottenere un miglioramento degli outcome clinici. Il carcinoma ovarico si manifesta in genere in ragazze pre-puberi ed in donne in post-menopausa. Anche se nelle ragazze pre-puberi la maggior parte delle masse annessiali è di tipo benigno, nel 5-35% dei casi la causa è maligna. Cisti funzionali di piccole dimensioni (diametro inferiore a 2 cm) possono svilupparsi in neonati; queste forme sono attribuibili agli effetti degli ormoni materni, e solitamente regrediscono nel corso dei primi mesi di vita. Dopo la menopausa il 30% delle masse annessiali è di tipo maligno. Prima della menopausa il carcinoma ovarico è raro. In questo ambito di età sono più frequenti altre eziologie responsabili di masse annessiali, come cisti funzionali, leiomiomi, gravidanze ectopiche; queste condizioni possono comunque essere causa di una significativa morbilità. Nelle donne in gravidanza la causa più comune di masse annessiali è costituita dalle cisti del corpo luteo. Nelle donne non in gravidanza le cause più comuni sono invece le cisti funzionali ed i leiomiomi.


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