Il mal di denti

  1. Gastroepato
  2. La visita
  3. Il mal di denti
  4. Emorragia delle gengive
  5. Ascesso odontogeno
  6. Faccia gonfia

appunti del dott. Claudio Italiano

Prima di parlare di mal di denti, cerchiamo di capire come è fatto un dente; il dente, questo sconosciuto, non è fatto di osso, come potrebbe pensare il volgo, ma presenta una struttura complessa, costituita da varie parti:

una porzione visibile che sporge nel cavo orale, la corona, una porzione infissa dentro l’osso mascellare o mandibolare, detta radice ed, infine, una parte intermedia detta colletto; Il dente è un organo appartente all’apparato digerente deputato alla masticazione e alla triturazione del cibo. “Prima digestio fit in ore”, dicevano appunto i latini, per significare che una buona masticazione è alla base della digestione.Gli altri componenti del dente, i tessuti, sono costituiti dallo smalto, il tessuto più duro che è costituito da minerali per il 95%, translucido, solido, serve a triturare il cibo, con i movimenti della masticazione.

Viene poi la dentina che da al dente la colorazione, più fragile dello smalto ed attaccabile facilmente dai batteri ed il cemento che ricopre la radice. Ma la parte piùanatomia di un dente importante che dovete conoscere è la polpa del dente, poiché ogni dente ha una struttura interna costituita da tessuto connettivo vascolarizzato ed innervato, con vasi linfatici e sanguigni che conferiscono vitalità al dente.  La polpa è responsabile del dolore maledetto che vi prende quando il dente è infiammato o infettato! Infatti il mal di denti altro non è se non l’infezione della polpa detta pulpite ma talora esso dipende dalla infiammazione del tessuto mucoso che ricopre un dente in eruzione, pericoronite . Chi vi scrive oggi si è documentato suo malgrado per un dolore lancinante, una pericoronite, del dente del giudizio! Altre volte l’infiammazione è causata da processi osteolitici, Differenzia pratica tra pulpite ed ascesso dentariocioè che provocano la distruzione dell’osso, localizzati nell’alveolo, cioè nella cavità dove alloggia il dente.

Mal di denti da pulpite

Tale affezione dipende dicevamo dall’infiammazione della polpa, cioè della struttura vascolare e vitale del dente, quando un processo di carie, cioè una sorta di “buco” della corona si è approfondito all’interno della polpa causando l’infezione per ingresso dei germi. Tale infiammazione è causa di intenso dolore, del tipo pulsante, “a martello pneumatico”, all’unisono con i battiti del cuore che sono spesso accelerati per un concomitante stato febbricitante. E’ un dolore insopportabile, mal localizzato; è scambiato talora per una nevralgia dell’occhio o dolore dell’orecchio! Stimoli come la masticazione, il freddo, i cibi dolci lo possono scatenare. E’ il sintomo che ci fa andare dal dentista, poiché solo il  suo intervento è in grado di sedarlo; il dentista infatti, combatte dapprima l’infezione, e procede poi denervando il dente, asportando la sua porzione vitale, attraverso processi terapeutici complessi, portandosi con lo strumentario dentro il canale radicolare, cioè il tragitto canalicolare dove decorrono i vasi ed i nervi dalle radici del dente e “raschiando” in anestesia locale la polpa infiammata. Ma non sempre il processo infiammatorio si manifesta come pulpite poiché talora si tratta di un ascesso endodontico, cioè di una vera infezione batterica che serpeggia e di diffonde nei tessuti e può fistolizzare in corrispondenza della gengiva alla base di impianto del dente. Il dentista allora interviene sempre con una detersione dei canali radicolari del dente ed impiegando dinfettanti clorati in genere; i canali vengono poi obliterati per impedire la risalita di materiale e di tessuto nuovamente nei canali del dente. Il processo suppurativo può estendersi nel tessuto paradontale (paradontite), causando la piorrea, cioè il pus che fuoriesce tra i denti, ma ciò è evidente solo nelle popolazioni denutrite, con scarse difese immunitarie. Altro processo infiammatorio doloroso è la gengivite, cioè l’infiammazione della gengiva, che è la mucosa rosea visibile attorno alla corona, specie se il tartaro batterico ristagna tra i denti causando quell’alito pesante di odore fecaloide!

Altre cause di mal di denti

· Sinusite, cioè infiammazione dei seni, ma non delle mammelle! Si tratta delle cavità situate nel massiccio faciale, che si infiammano durante i processo di raffreddamento. L’infiammazione passa alla polpa del dente .
· precontatto occlusale. Significa che un dente batte sull’altro di più e riceve durante la masticazione un sovraccarico di forza. Per questo il dentista quando medica un dente per occludere la carie, sta attento a che i denti che combaciano l’uno sull’altro abbiamo una giusta tensione durante la masticazione. Rapidamente il  dentista asporta l'eccedenza di materiale dentale naturale o artificiale, come un restauro occlusale mal dimensionato o una corona incongrua.
· litiasi pulpare. E' questa una particolare sindrome dolorosa dentale dovuta ad una infezione cronica a cui consegue la formazione di un microcalcolo dento la polpa. Il dolore è dovuto alla mobilità del calcolo nel contesto della polpa, con conseguente stimolo delle fibre nervose.
· frattura coronale o radicolare. Il dolore di denti conseguente a frattura è facilmente diagnosticabile, con i moderni sistemi radiologici computerizzati; il dentista scatta una lastra ai raggi X e si accorge subito della lesione.
· Mal di denti da irritazione chimica .Gli sbiancamenti dentali veramente efficaci vengono condotti con l'applicazione sui denti di prodotti sbiancanti ad alto contenuto di perossidi. In alcuni casi la polpa dentale può temporaneamente subire un'iperemia da stimolo chimico provocando mal di denti che si attenua e scompare naturalmente nel tempo massimo di 48 ore. Questo disagio deve essere evitato dagli operatori accorti e sensibili con l'applicazione topica di gel fluorato.

Cura del mal di denti

Occorre sempre al più presto rivolgersi dal proprio dentista di fiducia! Ma se non ci sono soldi, come facciamo?
Occorre procedere alla cura corretta che consta normalmentedi due momenti:
· Combattere l’infezione della polpa o l'ascesso. Esistono farmaci, però, che possono aiutare nel tempo che intercorre per ottenere l'effetto di guarigione prodotto dalle cure, come gli antibiotici. Gli antibiotici non  hanno alcun effetto nel caso di pulpite, ma sono estremamente efficaci in caso di ascesso. Gli antibiotici sono spesso in grado di provocare la remissione totale, seppur temporanea, del mal di denti, portando molti ad abusarne. Essi sono impiegati per os o per via sistemica, dietro prescrizione di ricetta medica. In genera si impiega la Rovamicina cpr, amoxocillina ed acido clavulanico od eritromicina. Tale impiego un tempo trovava giustificazione nel fatto che l'endocardite infettiva era dovuta ad un batterio trovato in bocca, lo Streptococcus viridans, e con l’antibiotico si doveva impedire la diffusione dell’infezione del germe.Oggi si è visto che spesso delle procedure banali di tutti i giorni sono alla base delle infezioni dei denti: come spazzolarsi i denti e passare il filo interdentale, o masticare gomma, od usare lo stuzzicadenti sulle gengive fino a farle sanguinare!! Perfino fare l’amore orale è una sorta di rischio, perché batteri vengono ad infettare la mucosa orale! Quindi per questo diciamo che l’impiego di antibiotici trova l’indicazione principale negli ascessi. Talora è sufficiente un buon collutorio, per esempio quelli a base di iodio.
· Ma il  dolore?  Esso scompare quasi subito una volta rimosso lo stimolo e non è mai spontaneo, ma provocato. Spesso è il primo segnale di una carie. Il paziente non è in grado di localizzarlo, esattamente il dente responsabile, ma solo un settore essendo il dolore di origine pulpare, e pèuò essere riferito addirittura all’occhio o all’orecchio. La prevenzione consiste in una buona igiene orale per prevenire lo sviluppo delle carie. Ma se di notte abbiamo dolore, allora lo possiamo combattere con farmaci antinfiammatori. Se il dolore è alla mucosa orale, pennellature con iodio collutorio saranno efficaci, specie nelle pericoronite. Allo stesso modo il dolore e il fastidio associati a condizioni acute a carico della mucosa orale (per esempio gengivostomatite erpetica, eritema multiforme) possono essere alleviati da sciacqui o spray a base di benzidamina, fino alla risoluzione della causa scatenante. In caso di febbre, può essere comunque utile l'azione antipiretica di paracetamolo o ibuprofene o la banale aspirina, purchè non siate allergici! Gli analgesici oppioidi come diidrocodeina e petidina agiscono sul sistema nervoso centrale e sono impiegati di norma nel dolore moderato e grave. Utili anche le benzodiazepine, come il vecchio diazepam, per sedare l’ansia e consentire di superare la notte! E poi subito di corsa dal dentista, euro e mutui e prestiti permettendo!!

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