E' una procedura mirante all'ottenimento dello svuotamento dello stomaco dopo assunzione per os, accidentale o intenzionale, di veleni (cfr avvelenamenti).
- Ingestione di sostanze caustiche o corrosive: rischio di lesioni e perforazioni
esofagee.
- Ingestione di distillati del petrolio (pericolo di inalazioni)
- Ingestione di sostanze schiumogene (pericolo di inalazioni )
- Pazienti con crisi convulsive (le manovre possono scatenarle ed aggravarle).
I pazienti incoscienti o con netta riduzione dei riflessi prottettlvl
delle vie aeree vanno intubati: pericolo di aspirazione del Vi | mito.
- Posizione del paziente: decubito laterale sinistro con capo abbassato di circa
15 gradi. Questa posizione riduce il rischio di aspirazione e diminuisce il passaggio
di liquido dallo stomaca al duodeno).
- Coprire il paziente per proteggerlo dal vomito.
- Scegliere un tubo gastrico di grande lume: almeno 1 cm nell'adulto.
- Misurare indicativamente la distanza tra il naso e l'epigastrio per conoscere
la lunghezza che occorre introdurre.
- Introdurre il tubo preferibilmente per via orale.
Se il pazienti è agitato o stuporoso vi è il rischio per l'operatore di essere morsicato e che il tubo sia masticato con i denti.
Il rischio è minimizzato con l'uso concomitante di una cannula di Muyo
- Accertarsi che il tubo sia nello stomaco: in genere si procede insufflando aria
ed auscultando col fonendoscopio il gorgoglio. Attenzione a malposizione della sonda
!
- Aspirare il contenuto gastrico (tenere eventualmente un campione del contenuto
gastrico per esami tossicologici).
- Lavare lo stomaco con 200-300 ml di acqua o con soluzioni particolari.
E' utile agitare manualmente lo stomaco del paziente prima di rimuovere il liquido. Nei bambini è meglio usare 10 ml/kg di soluzione fisiologica per evitare gravi iponatriemie da diluizione.
E' consigliabile che il liquido sia preriscaldato a 45 gradi.
- La soluzione deve uscire facilmente dal tubo per la sola forza di gravità. Se
ciò non avviene il tubo è malposizionato nello stomaco.
- Ripetere più volte l'operazione.
Quando il liquido esce praticamente limpido,
lavare ancora con 1-2 litri di soluzione.
- Al termine somministrare carbone attivato (30-120 g) che è in grado di legare
molte sostanze tossiche presenti nel lume intestinale
- Rimuovere il tubo dopo averlo chiuso all'estremità.
- Non rimuovere subito il tubo endotracheale (nei pazienti intubati), perché può
comparire vomito al termine della gastrolusi
- Nei pazienti avvelenati con acidi o basi forti non fare assumere soluzioni neutralizzanti.
Il calore che si sviluppa può aggravare il danno tissutale.
- Malposizionamento del tubo nelle vie aeree (può essere fatale)
- Perforazione dell'esofago e dello stomaco, in caso di patologi | preesistente
o di intossicazione con alcali e acidi.
- Alterazioni idro-elettrolitiche causate dal liquido di lava: i (specie nei bambini).
- Aspirazione polmonare.
- Ipotermia: nei bambini, se il liquido non è preriscaldato.
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