SEMPRE CHIAMARE IL MEDICO ED IL 118. IL PRESENTE ARTICOLO SERVE SOLO AD AVERE DELLE IDEE CIRCA I RISCHI CHE SI CORRONO DALL'INGESTIONE DI SOSTANZE TOSSICHE. SOLO I CENTRI SPECIALIZZATI POSSONO EFFETTUARE CURE.
LA GASTROLUSI si effettua sul soggetto in posizione sdraiata, adagiato
sul fianco, la testa abbassata.
— Si introduce attraverso una narice o la bocca una sonda digrosso diametro fino
a raggiungere lo stomaco.
— Si aspira il contenuto gastrico con uno schizzettone; poi si comincia il lavaggio
introducendo nella sonda, con l'aiuto di un boccale, un litro di acqua tiepida con
l'aggiunta di 4g di NaCl (allo scopo di evitare i sovraccarichi idrici, soprattutto
nel bambino), che si ricupera poi per semplice aspirazione, deprimendo la regione
epigastrica. Il lavaggio è ripetuto finché il liquido non sia chiaro o la reazione
per l'identificazione della sostanza tossica (per es. imipramina) risulti negativa.
— Si esaminano le caratteristiche dei liquidi di aspirazione e di lavaggio (presenza
di compresse, di sangue, di alimenti, odore evocatore di un tossico volatile...)
e se ne conserva un campione per l'analisi tossicologica, dopo aver registrato il
volume totale del liquido raccolto.
— In alcuni casi riportati nella tabella, la natura del liquido di lavaggio è diversa.
N.B. Il preteso "Antidoto Universale" non ha alcun vantaggio e può anche essere
pericoloso per l'alta percentuale di acido tannico che contiene.
* LA SOMMINISTRAZIONE DI PURGANTI completa la gastrolusi: si introduce nella
sonda gastrica, una volta completato il lavaggio, un purgante salino (30 g di solfato
di magnesio in 200 mi di acqua nell'adulto).
Si può ugualmente evitare l'assorbimento di alcune sostanze liposolubili (fosforo,
metaldeide, insetticidi e solventi organici) somministrando, attraverso la sonda
gastrica, da 150 a 200 mi di vaselina nell'adulto.
In caso di inalazione
Dopo averlo sottratto all'ambiente tossico, bisogna calmare il paziente, somministrandogli
dei sedativi minori e trattare l'eventuale edema polmonare da caustici con OSSIGENOTERAPIA
(mediante sonda nasale, maschera o intubazione),
CORTISONICI e ANTIBIOTICI.
L'eliminazione polmonare dei tossici volatili potrebbe essere favorita dall'iperventilazione,
ma ciò è di importanza secondaria.
In caso di assorbimento cutaneo, bisogna togliere gli indumenti e lavare la pelle
con acqua e sapone. In caso di contaminazione oculare, qualunque sia il prodotto
contaminante, bisogna lavare l'occhio sotto un getto d'acqua diretto per dieci
minuti, quindi istillare gocce sterili di collirio antisettico e richiedere una
visita oculistica di urgenza. La neutralizzazione delle sostanze tossiche
Gli antidoti sono rari, ma la loro efficacia dipende molto spesso dalla tempestività
di somministrazione.
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Vanno qui ricordati i seguenti antidoti.
* ALCOL ETILICO: soluzione ev al 5% in caso di intossicazioni da alcol metilico
e glicol etilenico.
* ANEXATE: (flumazenile): antidoto delle benzodiazepine di recente immissione
in commercio anche in Italia. Si tratta di una imidazoben-zodiazepina che antagonizza
specificatamente l'azione depressiva a livello centrale delle ben-zodiazepine.
* ANTICORPI ANTIDIGITALICI: (frammenti anticorpali specifici antidigitalici:
Fab): utili per sovra-dosaggi da digossina, o in caso di accumulo in trattamenti
a lungo termine. L'uso può essere accompagnato da ipopotassiemia, e necessita quindi
di un accurato controllo degli elettroliti plasmatici.
* ATROPINA SOLFATO: nelle intossicazioni da inibitori della colinesterasi:
2-3 mg ev da ripetersi ogni 10 min, fino alla scomparsa dei segni colinergici.
* BAL: (dimercaprolo) nelle intossicazioni da mercurio, arsenico: somministrare
da 2 a 3 mg/kg di peso im, dose iniettabile fino a 6 volte al giorno.
* BENADON: (vitamina B6) 100 mg: iniettare ev o im una quantità di vitamina
uguale alla dose di veleno ingerito, in caso di assunzione di isoniazide o di piperazina.
* BLU DI METILENE: iniettare ev, lentamente da 5 a 25 mi di soluzione all'1%,
in caso di metemoglobinemia su base tossica.
* BLU DI PRUSSIA: nelle intossicazioni da tallio. Non viene assorbito dal
tubo gastroenterico. Dosi: 250 mg/kg/24 h in 3-4 somministrazioni per os. La terapia
va sospesa solo alla scomparsa del tallio nelle urine e nelle feci.
* CALCIO CLORURO: contro l'ingestione di ac. fluoridrico (prodotti antiruggine
e fluoruri). La dose viene stabilita monitorando la calcemia. Mantenere un controllo
costante dell'ECG.
* CONTRATHION: (pralidossima), 2 fl da 200 mg in 250 mi di soluzione isotonica
da somministrare ev, 1 ml/m in caso di avvelenamenti da inibitori della colinesterasi.
Nelle intossicazioni da insetticidi organofosforici, iniettare ev lentamente 2 fi.
da 0,20 g/6h.
* DESFERAL (deferossamina): iniettare da 1 a 2 g/die (f. da 500 mg con solvente)
im o, lentamente, ev, in caso di ingestione massiva di sali di ferro.
* ESERINA (fisostigmina salicilato) in caso di intossicazione da tutti i
farmaci che possono dare una sindrome anticolinergica (vedi Tabel la 4), per combattere
sia gli effetti centrali che quelli periferici. Si somministra ev, 1 mg ripe tibile
fino alla scomparsa dei segni d'intossici zione.
* ETILENDIAMINOTETRACETATO DI CALCIO: da som ministrare ev o in perfusione
continua alla doli di lg/24 h nelle intossicazioni da metalli, con il piombo ed
il vanadio.
* ETILENDIAMINOTETRACETATO DI COBALTO, intossicazioni da cianuro di
potassio, iniettar! 0,6 g ev poi, attraverso lo stesso ago, 20 ml in soluzione glucosata
al 5%.
* FOLINA (acido folico) f. 15 mg: somminisi rari 2-3 f./die im o ev in caso
di intossicazioni- di antifolici.
* FLUIMUCIL(acetilcisteina) in caso di intossicazione da paracetamolo: 10-20
f./die. Non è noto il dosaggio tossico dell'antidoto.
* GLUCONATO DI CALCIO, nelle intossicazioni da fluoruri ed ossalati, iniettare
da 2 a 3 amp. da 10 ml al 10%, controllando la calcemia.
* GLUCOSIO AL 10%, da somministrare al bisogno nelle intossicazioni
da ipoglicemizzanti orali (per es. glibenclamide nell'anziano es. GLIBOMET GLICOREST
ECC)
* KONAKION (vitamina Ki): da 4 a 6 f. da 10 mg im o ev/die, in caso
di intossicazioni acute da inibitori della sintesi della protrombina, in caso di
sovradosaggio di COUMADIN E SINTROM.
* MONOACETINA: serve nelle intossicazioni da fluoroacetati. Dosi: 0,1-0,5
mg/kg di peso, im, ogni 30-60 min per alcune ore.
* MYLICON (dimeticone): viene usato in soluzione al 6,66% per bloccare la
formazione di schiuma da tensioattivi. Dose: 1-2 mi in poca acqua in caso di ingestione
di prodotti schiumogeni.
* NARCAN (nalossone) in caso di intossicazione da oppiacei o codeina: 1 f.
da 0,4 mg ev, ripetibile se l'effetto non è statò ottenuto.
* NITRITO DI SODIO, nelle intossicazioni da cianuro: iniettare ev 10 mi di
una soluzione al 3%, alla dose di 2 mi/min.
* VITAMINA C, f. da 1 g, 3 f. ev nelle 24 h nelle metemoglobinemie tossiche.