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Ossessioni e compulsioni, disturbo DOC

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Chi di noi è un ossesso?

"Obsideo" è la parola da cui deriva il termine ossessione e significa assediare o, in questo caso, essere preso d'assedio. Infatti il malato ossesso è sotto l' assedio di se stesso.

Ognuno di noi ha provato, talora, la sensazione di non riuscire a liberare la mente da un ritornello musicale ("il classico tormentone estivo"), oppure di aver avuto la necessità di controllare più volte se ha chiuso o meno la bombola del gas, se la porta è ben serrata, se le mani sono pulite dopo che una persona sudaticchia le ha strette (!) e cosi via.

Or bene, è normale avere queste "preoccupazioni", ma se questi pensieri o questi comportamenti si fanno frequenti ed intensi, per cui è perduta la libertà d'azione, la libertà mentale e di comportamento,  allora un individuo si può definire "ossesso" o soggetto "ad ossessione" e "compulsione", cioè la necessità di dover compiere un'azione, anche stupida, pur di "stare bene".

 Inoltre a tutti è noto un film famoso "Qualcosa è cambiato", di J.L. Brooks, nel quale Jack Nicholson, interpreta la parte di una persona, che soffre di ossessioni in modo grave, e che ha inventato una serie di rituali ossessivi, per cercare di placare la sua ansia.

Che cosa sono le ossessioni?

La parola "Ossessione" nel linguaggio psicologico può indicare le caratteristiche di un particolare tipo di nevrosi: la nevrosi ossessiva.

Chi di noi non è ridisceso giù in strada per controllare la macchina posteggiata,  se l'aveva chiusa o meno?

Oppure dopo aver salutato un tizio è corso in bagno a lavarsi dieci volte le mani temendo di infettarsi e contaminarsi?

Ebbene, ci troviamo di fronte ad una persona affetto da  disturbo ossessivo compulsivo, cioè una persona in preda ad ansia, una persona presa da stress, una persona depressa, vittima di pensieri strani che gli scattano in mente, immagini o impulsi ricorrenti che creano allarme o paura e che costringono la persona a mettere in atto comportamenti ripetitivi o azioni mentali.

In genere si fa un distingo tra "ossessione" e "compulsione", ma generalmente le due cose vanno insieme.

Come il nome stesso lascia intendere, il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da ossessioni e compulsioni. Almeno l'80% dei pazienti con DOC ha sia ossessioni che compulsioni, meno del 20% ha solo ossessioni o solo compulsioni.

Che cos'è il disturbo ossessivo-compulsivo?

Il disturbo ossessivo-compulsivo colpisce, indistintamente per età e sesso, dal 2 al 3% della popolazione. Può infatti manifestarsi sia negli uomini sia nelle donne, indifferentemente, e può esordire nell'infanzia, nell'adolescenza o nella prima età adulta.

L'età tipica in cui compare più frequentemente è tra i 6 e i 15 anni nei maschi e tra i 20 e i 29 nelle donne. I primi sintomi si manifestano nella maggior parte dei casi prima dei 25 anni (il 15% ha esordio intorno ai 10 anni) e in bassissima percentuale dopo i 40 anni.

Per esempio, io posso avere un'idea ossessiva od ossessione che qualcosa mi sta contaminando e sto per prendere un'infezione, allora devo scappare in bagno a lavarmi le mani con l'amuchina,  in preda ad una compulsione o disturbo compulsivo che è più forte di me!

Le ossessioni sono, perciò, dei pensieri sgradevoli, idee o immagini che mi infondono sdegno, paura, ansia, disagio e scattano in me senza che io li possa controllare ed invadono la mia mente, togliendomi la "libertà di pensare". 

Le compulsioni sono le azioni che metto in pratica, come rituale "magico" per liberarsi di questa ossessione. Le compulsioni possono essere anche semplici atti mentali o azioni senza senso che mi dovrebbero liberare dalla ossessione di qualcosa, ma che in realtà mi costringono sempre di più ad implementarle: per esempio se ho la mania di lavarmi le mani perchè ho toccato il bagno del bar e mi lavo 5 volte, finisce che poi mi debbo lavare le mani 10 volte, fino a causarmi una dermatite da contatto col sapone e screpolarmi la pelle.

Per liberarmi, dunque, di una ossessione, metto in atto delle azioni mentali, per esempio recito preghiere, recito e ripeto delle liste, conto oppure metto in atto delle azioni, per es. saltello, tocco ferro, lavo le mani; talora le compulsioni diventano "bizzarre e strane".

Per esempio se ho paura della morte, evito i cimiteri, evito le persone che hanno avuto un lutto recente, perchè penso "di contaminarmi con particelle della morte" stessa,  ed evito che hanno incontrato queste persone, evito di incontrare il carro funebre e se lo incontro sto male perchè penso che il carro prenda me o qualche mio familiare, oppure cambio strada se posso e faccio, magari, qualche manovra azzardata e creo incidenti.

A questo punto mi convinco che avevo ragione ad avere una compulsione!

In altri casi ho l'ossessione di poter fare del male a qualcuno che amo e di non riuscire a fermarmi in questo pensiero ossessivo, per esempio se sono una giovane madre nevrotica con l'ossessione posso pensare di fare del male a mio figlio o, peggio, se sono un uomo, posso avere la paura di violentare una donna e di non riuscire a fermarmi, perchè sono privo di "self control ".

In alcune occasioni si può assistere ad operazioni ridicole, per esempio all'ossessione di "mettere ordine", di riordinare in modo geometrico i quadri, le posate a tavola, in modo simmetrico

Per esempio, un medico può ricevere continuamente telefonate da una paziente che è "ossessionata" dall'idea che sua madre morirà e, continuamente, chiama spendendo anche tanti soldi col cellulare, per accertarsi di aver bene appreso la cura della madre e che sta compiendo la cosa giusta. In particolare le persone affette da disturbo ossessivo compulsivo possono:

-preoccuparsi eccessivamente dello sporco e dei germi.
-essere terrorizzate dalla paura di avere inavvertitamente fatto del male a qualcuno
-di perdere il controllo di sé e diventare aggressive in certe situazioni (di aggredire qualcuno, magari un figlio o un familiare, con un coltello da cucina, in preda ad un impulso irresistibile, o di buttarsi giù dall'alto, ecc.)
-di aver contratto malattie infettive
-di diventare omosessuali, pur non essendo tali
-compiere gesti ed azioni ripetitive senza fermarsi: per esempio pregare, fare scongiuri, chiudere le portiere dell'auto e ripetere il gesto più volte, alzarsi e chiudere la luce e controllare, camminare saltando le mattonelle, lavare le mani, fare la pipì più volte per paura che possono bagnarsi, essere ordinate al massimo.

Il rituale che scaturisce dal pensiero ossessivo è una specie di meccanismo automatico che inizialmente riduce l'ansia dell'individuo, ma poi contribuisce a renderlo ridicolo ed a complicargli l'esistenza stessa.

Le compulsioni possono essere costituite anche da atti mentali come ripetere le parole o contare in vari modi, recitare formule o preghiere. Ma le compulsioni non convincono del tutto che le cose siano effettivamente a definitivamente a posto. Il paziente diventa infatti più triste ed ansioso ed insoddisfatto, anche se ha ripetuto le sue azioni compulsive, che perdono l'aspetto di "rituale magico" e diventano invece una schiavitù.

Talora, addirittura, si possono presentare dei "tic", come per esempio strizzare l'occhio davanti ad una persona, o chiudere gli occhi, in caso di ansia o terrore e cosi via.

- Se il disturbo ossessivo compulsivo non viene curato, generalmente tende a cronicizzare e ad aggravarsi progressivamente

DSM 5 e DOC

Nel DSM IV il disturbo ossessivo-compulsivo faceva parte dei disturbi d'ansia, invece nel più recente DSM5 è una categoria a sè, indipendente e comprende:

- disturbo di accumulo

- disturno della pelle

- tricotillomania (il paziente si tira i capelli ad uno ad uno!)

- il Tic

Ancora possiamo nel DOC possiamo avere il disturbo:

- da dismorfismo corporeo: ossessione che il proprio corpo dia deforme, per esempio le donne si applicano sul fatto che hanno un naso deforme, un seno deforme, il sedere cadente, anche se non è vero, per cui il soggetto si controlla allo specchio in continuazione o, peggio, si rivolge dal chirurgo per sistemare il corpo

- disturbo da accumulo: un soggetto accumula più roba di quella che serve, fino a non poter muoversi in una stanza o in una casa

- tricotillomania

- disturbo da escoriazione (skin picking), il paziente si gratta continuamente e picchetta la sua pelle, fino a procurarsi escoriazioni che sanguinano

- disturbo ossessivo di gelosi

 

Strani tic e compulsioni

Esempi di tic e loro intima interpretazione:

- chi tende a chiudere tutti e due gli occhi quando parla con gli altri, forse ha vergogna di certe parti di se stesso, ed ha paura, non tanto di guardare, quanto di essere guardato negli occhi
- chi strizza un occhio, forse cerca di ingraziarsi gli altri, rendendoli in qualche maniera complici
- chi alza di scatto una spalla, forse sta facendo uno scongiuro contro qualche pensiero di disgrazia o di colpa
- chi arriccia il naso, forse esprime il suo, non dichiarato, disgusto verso il mondo che ha davanti
- quelli che si scuotono continuamente via, un ciuffo di capelli dalla fronte e dagli occhi, forse usano i capelli come una specie di protezione dal mondo esterno, una specie di tenda, che può essere aperta o chiusa
- chi fa sempre, con le braccia e le mani, un movimento come se dovesse spingere qualcosa lontano da sé, forse è il mondo che cerca di allontanare da sé, forse sono le sue preoccupazioni che vorrebbe buttare via 

 

Dal DOC alla psicosi, qual'è la strada?

E' possibile che il DOC sfoci nella psicosi, e nella schizofrenia, più è bizzarra l'ossessione e più è possibile deragliare nella psicosi o schizofrenia; questo può accadere quando il soggetto non ha più l'insight..

DOC e comorbidità

Il DOC si assicia a:

- depressione 70%
- fobie
-disturbi alimentari, anoressia, disturbo di personalità
- panico
- psicosi
 

Quale cura per il disturbo ossessivo?

La cura consiste nell'utilizzo di SSRI, inibitori del reuptake della serotonina, es. il classico prozac e la paroxetina che, se nella depressione vengono dosati a 20 mg, nel caso del DOC si arriva a dosaggi ben più grandi, fino ad 80 mg.

Anche i vecchi titricicli trovano impiego e la clomipramina dà buoni risultati

Occorre anche un buon supporto cognitivo-comportamentale. I neurolettici trovano impiego in caso di psicosi.

La remissione si ottiene nel 70% dei casi, se vi è solo un disturbo ossessivo puro; nel caso contrario, se vi sono ossessioni con aspetto psicotico, i risultati sono minori.

Esiste, infine, un DOC infantile che può essere associato ad encefalite post-streptococcica.

 

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