Anatomia ed istologia del sistema scheletrico

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Appunti del dott. Claudio Italiano

Per approfondire il tema: >> L'Apparato Scheletrico: nozioni di base

>> L'Apparato Muscolare: nozioni di base

>> L'Articolazione: che cos'è e perchè invecchia, il dolore articolare

Generalità sul tessuto osseo

L'osso è un tessuto connettivo complesso con una grande stabilità strutturale, nonostante il suo continuo ricambio; si caratterizza per la sua rigidità e per la sua grande resistenza tanto alla trazione quanto alla compressione.

Forma la maggior parte dello scheletro dei mammiferi, attraverso il quale si rende possibile l'azione meccanica della muscolatura ed esso stesso protegge gli organi vitali; ospita, inoltre, il midollo osseo emopoietico e serve come riserva di calcio, fosforo e di altri ioni.

La componente organica è costituita da collagene I, osseina e una glicoproteina chiamata osteomucoide; la componente mineralizzata che nell'adulto costituisce il 60-70% dell'intero osso è composta da fosfato di calcio (86%) in forma di cristalli di idrossiapatite, carbonato di calcio (12%), fosfato di magnesio (1,5%), fluoruro di magnesio (0,5%) e tracce di ossido di ferro.

esempio di tessuto osseo

Istologia dell'osso

Da un punto di vista istologico, esso è composto da una matrice extracellulare omogenea densa, che è mineralizzata per la maggior parte, e da cellule ossee (osteoblasti, osteociti e osteoclasti) che sono deputati alla sua formazione e al suo rimodellamento. In base alla sua istoarchitettura, il tessuto osseo viene distinto in spongioso e compatto. Il primo si caratterizza per la sua struttura a trabecole ossee incrociate, di forma e spessire variabili. Queste si ramificano, si uniscono l'una con l'altra e circondano parzialmente gli spazi comunicanti ripieni di midollo osseo.

La direzione e i punti di contatto di queste trabecole sono disposti in maniera tale che garantiscono ad ogni parte dello scheletro il massimo della rigidezza e della resistenza.

L'osso compatto è una massa dura massiccia con spazi microscopici. Tra i due tipi di tessuto non c'è una differenza netta, poiché entrambi derivano da una differente disposizione degli stessi elementi istologici.

 Sulla base della forma si distinguono tre tipi di ossa - lunghe, piatte e corte- all'interno di cui si distribuiscono in maniera differente il tessuto spongioso e il compatto. L'osso è una varietà dura, resistente e specializzata di tessuto connettivo.

 La matrice del tessuto connettivo è impregnata di particolari cristalli di sali inorganici. Le cellule che formano il tessuto osseo (osteoblasti) restano incapsulate negli spazi lacunari e prendono il nome di osteociti.

Da questi spazi mantengono le loro connessioni con il sistema vascolare attraverso dei canalicoli microscopici. Nella sezione trasversale di un osso lungo si osserva la caratteristica organizzazione delle lamine ossee, che formano degli anelli concentrici che circondano un canale centrale attraverso il quale scorrono i vasi sanguigni, i linfatici ed i nervi.

Si chiama sistema di Havers (osteone).

 I canali haversiani sono abbondanti e caratteristici dell'osso compatto, che si trova nelle ossa piatte e nelle diafisi delle ossa lunghe. La matrice ossea possiede un componente organico e uno inorganico. Il componente organico è rappresentato in gran parte dalle fibre collagene di tipo I e, in proporzione minore, da proteoglicani, osteonectina, sialoproteina ossea e osteocalcina. Nell'osso maturo le fibre collagene si dispongono in lamine parallele formando le lamelle, che a loro volta formano un angolo acuto rispetto alle lamelle contigue. Il componente inorganico è costituito principalmente da fosfato calcico sotto forma di cristalli di idrossiapatite. Esiste inoltre una matrice ossea non mineralizzata, che rappresenta meno dell'1% del tessuto osseo corporeo, detta osteoide.

Questo si presenta con villi sottili di 10 micron di spessore che rivestono la superficie di alcune trabecole e tappezzano alcune cavità intracorticali. rappresentazione delle ossa lunghe, brevi e corte

Tipi di ossa

In base alla loro morfologia, possono essere distinte in quattro tipi: le ossa lunghe, le ossa corte, le ossa irregolari e le ossa piatte.

Ossa lunghe, (forma magra e lunga), composte da un corpo o diafisi e due estremità dette epifisi.  All'interno delle epifisi si trova il midollo osseo rosso, responsabile dell'emopoiesi. Esse intervengono nella costituzione anatomica degli arti, articolandosi le una alle altre con le strutture articolari.
Ossa corte, forma più o meno cuboide, costituite da tessuto osseo spugnoso circondato da uno strato sottile di tessuto osseo compatto; non contengono perciò midollo osseo.
Ossa irregolari, costituiscono raggruppamenti di ossa (vertebre, ossa facciali) con forme e dimensioni variabili; più nota è la rotula che appartiene alle ossa irregolari sesamoidi le quali si distinguono poiché sono isolate. Svolgono un ruolo importante, nel sostegno, per es. come accade nella colonna vertebrale.
Ossa piatte, costituite da uno strato di tessuto spugnoso frapposto tra 2 lamine di tessuto compatto. Questa costituzione ossea conferisce compattezza e protegge le strutture contenuta dietro queste ossa. Per esempio la scatola cranica è costituita da ossa piatte che formano una struttura globosa che contiene e protegge l'encefalo.

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