Gestione del paziente con piaghe da decubito

Appunti del dott. Claudio Italiano

cfr Il paziente allettato

La permanenza a lungo in una stessa posizione, per un'infermità pure temporanea, rallenta il flusso di sangue in alcune zone, favorendo lo sviluppo di piaghe.

Le sedi del corpo in cui più facilmente possono formarsi lesioni cutanee sono:

-  la regione cutanea corrispondente all'osso sacro, dove poggia il peso corporeo;
-  i talloni, specie se il paziente è in contrattura spastica dei muscoli;
-  i fianchi;
-  i glutei;
-  tutte le aree in cui ci sono sporgenze delle ossa in punti di contatto con le superfici di appoggio.
Per approfondire il tema  Le lesioni_da_decubito: la clinica  

Per evitare che queste si formino, o si aggravino, si può agire su diversi fronti. A volte può bastare anche un mal di schiena o una frattura, che costringano a letto per un periodo protratto: quando una persona deve mantenere la stessa posizione a lungo, i tessuti sono sottoposti a una compressione che ostacola la circolazione del sangue, e quindi riduce l'apporto di ossigeno. Tutto ciò li danneggia o ne provoca la morte: si forma così una piaga da decubito la cui gravita è proporzionata all'intensità della pressione esercitata, al tempo in cui questa agisce e al tipo di superficie su cui poggia il paziente. Oltre alla pressione, anche altri fattori possono causare ferite:
 attrito o frizione nello sfregamento del corpo contro la superficie su cui poggia, per esempio quando il paziente in posizione semiseduta scivola verso il basso;
 umidità (come quella derivante dall'incontinenza), che provoca macerazione e alterazione del pH, rendendo la pelle facilmente aggredibile;
 età, con modificazioni anatomiche e funzionali e la coesistenza di più patologie, che concorrono alla compromissione delle condizioni generali;
 riduzione della mobilità, che compromette i meccanismi di difesa (come spostarsi da una posizione a un'altra).

Le lesioni da decubito possono provocare dolore, infezioni anche del sangue (setticemia)  e delle ossa (osteomielite), perdita di proteine, anemia; condizionano negativamente l'umore e possono causare uno stato confusionale. Nei casi più gravi possono essere anche causa di morte.  
 

Come evitare le piaghe da decubito


La prevenzione deve essere incominciata immediatamente, non appena il paziente viene a trovarsi immobilizzato, sia a letto sia in carrozzina.
 

 I principali interventi per la prevenzione sono:
 la corretta mobilizzazione del paziente in funzione delle parti del corpo in cui c'è il rischio che si sviluppino lesioni;
 l'accurata osservazione, igiene e protezione della pelle, con un'attenta cura della persona;
 una meticolosa igiene del letto o della carrozzina;
 una nutrizione adeguata;
l'impiego di ausili che riducono la pressione sulle parti del corpo a rischio, distribuendo il peso. Ne esistono di vari tipi quali materassi antidecubito, sovramaterassi, cuscini antidecubito, protezioni in fibra siliconata e così via. Inoltre ci sono traverse e protezioni in vello che possono ridurre i danni da frizione.
Il letto deve essere accessibile da entrambi i lati e alto fino all'anca di chi assiste il paziente, per facilitare le manovre necessarie.
 

Evitare traverse di plastica, che non lasciano traspirare; meglio quelle monouso in tessuto non tessuto.
 Le lenzuola devono essere sempre asciutte e pulite, di materiale naturale e morbido.
 
Non adoperare lenzuola con cuciture o non ben tese, per evitare che le pieghe possano costituire punto di attrito.  Dopo ogni pasto è necessario scoprire completamente il paziente ed esaminare il letto, perché briciole o altro materiale alimentare che sia caduto all'interno sarà ulteriore causa di irritazione della pelle.
Lenzuola umide o bagnate, soprattutto se di urina, non debbono essere lasciate a contatto con il paziente ma cambiate subito.

 
L'uso degli ausili per la riduzione della pressione locale deve necessariamente affiancare ogni altra misura preventiva, ma il loro impiego non sostituisce la mobilizzazione del paziente. E' assolutamente da evitare l'uso della ciambella, che ostacola la circolazione del sangue nella zona corrispondente al foro, e spostandosi facilmente determina danni da frizione. Gli ausili antidecubito, così come il materiale per le medicazioni, vengono erogati gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale nell'ambito dell'assistenza protesica.
segue  :  piaghe da decubito

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