Gestione del paziente con piaghe da decubito.

LE MEDICAZIONI PER LE PIAGHE

Appunti del dott. Claudio Italiano

 

Per approfondire il tema:  Le lesioni_da_decubito: la clinica
Il paziente allettato
piaghe da decubito

Cfr  lesioni da decubito e trattamento

La cura di una lesione da decubito varia in base al tipo di piaga e alle condizioni del paziente. Non ne esiste una adatta. a Tutti i tipi di lesione necessitano di cure adattate ad esse, né a tutte le fasi corrisponde un medesimo trattamento; perciò è importante farsi lasciare dal medico o dall'infermiere che ha visitato il paziente chiare istruzioni su come si debba procedere per assistere il malato. Salvo casi particolari, per esempio lesioni infette o dopo intervento chirurgico sulla lesione, per sostituire la medicazione, si deve attendere il più a lungo possibile, perché cambi troppo frequenti delle medicazioni possono ostacolare la formazione dei nuovi tessuti e aumentano il rischio di infezione. Tuttavia, nel caso in cui ci siano fuoriuscite di siero, il bendaggio va sostituito immediatamente. Le medicazioni applicate vicino all'ano vanno controllate con maggiore attenzione perché difficilmente rimangono intatte.

Preparazione

Evitare di lasciare esposta la lesione a lungo all'aria quando si cambia la medicazione, per evitare infezione.
Prima di togliere la medicazione avere a portata di mano tutto l'occorrente per intervenire.
Lavarsi le mani con acqua e sapone.
Preparare soluzione fisiologica, siringa o spruzzetta, eventualmente garza e cerotto, guanti monouso, un sacchetto di plastica, una bacinella, una salvietta morbida e pulita. Piaghe da decubito
Mettere il paziente in posizione comoda e stabile.
Proteggere il letto, in corrispondenza della zona da medicare, con una traversa monouso impermeabile oppure con una grossa busta di plastica
Rimozione della medicazione. È una fase in cui occorre operare
Controllare almeno una volta al giorno le condizioni della pelle, soprattutto in corrispondenza delle sporgenze ossee.
Lavare la pelle con acqua tiepida e prodotti neutri o acidi (pH 5,5), usando spugne morbide.
Se la pelle tende a essere secca applicare prodotti idratanti con una leggera frizione, fino al completo assorbimento.
Quando si cambia il pannolone la pelle va pulita, ben asciugata e protetta con creme a base di ossido di zinco.
Per isolare la pelle dal contatto con fluidi irritanti (come feci e urine e per ridurre i danni da frizione impiegare bendaggi idrocolloidali sottili.
Al paziente in carrozzina fare indossare gambaletti monoelastici (non bielastici!) per evitare che il flusso del sangue nelle vene sia rallentato.
Pigiami e indumenti intimi devono essere privi di bottoni ed elastici molto stretti.
Evitare il contatto prolungato con il pannolone e la biancheria bagnata per impedire processi di macerazione della pelle.
Non usare saponi generici, prodotti antisettici né sostanze disidratanti o a base alcolica.
Quando si asciuga la pelle non sfregare ma tamponare con cura.
Non usare impacchi di creme e pomate, per evitare il rischio di macerazione della cute.
Non impiegare prodotti formulati come polveri.
Non praticare frizioni e massaggi energici sopra le sporgenze ossee.
Il paziente a rischio non deve avere unghie lunghe e non deve indossare anelli, orologi o altro che possa favorire piccole escoriazioni, con delicatezza.
Per la rimozione dei bendaggi autoadesivi non tirare la medicazione verso l'alto ma in direzione parallela alla pelle.
Togliere la vecchia medicazione con la mano protetta dal sacchetto; rovesciare il sacchetto sulla medicazione appena tolta, chiuderlo e buttarlo via.

Pulizia e disinfezione

Detergere l'ulcera irrigandola delicatamente con abbondante soluzione fisiologica.
Evitare i disinfettanti, che possono danneggiare i tessuti neoformati; non associare un antisettico e un sapone, che possono reagire tra loro. Evitare gli spray contenenti argento metallico micronizzato, che tende a far essiccare la lesione (l'ambiente umido è ottimale per la guarigione).
Indossare guanti monouso, spruzzare sulla lesione, con una siringa, soluzione fisiologica a 30°C, mettendo una bacinella sotto; il getto deve riuscire ad allontanare il tessuto morto e le secrezioni, ma non danneggiare i tessuti sani.
Asciugare la pelle attorno alla ferita con una salvietta morbida e pulita, tamponando e non strofinando.
L'ulcera sembra allargarsi nei primi giorni di trattamento; ciò è normale ed è dovuto alla rimozione dei tessuti morti ai bordi della ferita. Quando la lesione sta guarendo, rimpicciolisce e produce meno liquido; il tessuto nuovo è molto delicato e non va toccato. O
Una lesione infetta guarisce meno facilmente e l'infezione può estendersi a tutto l'organismo. Si riconosce questo stato da:
- uno spesso strato grigio o giallo sulla ferita;
- forte odore;
- zona intorno arrossata, calda, gonfia e dolorante;
- febbre e brividi;
- stanchezza;
- stato confusionale.

Calcolo per il rischio di piaghe


Come sono le condizioni generali del paziente?
4 buone - 3 discrete - 2 scadenti - 1 pessime
 Come è lo stato mentale?
4 lucido - 3 disorientato, con perdita della nozione dello spazio e del tempo - 2 confuso, con ridotto stato di coscienza - 1 stuporoso, comatoso, con coscienza pochissimo vigile.
 Quale capacità di muoversi ha il paziente?
4 normale - 3 cammina solo con appoggio - 2 è costretto su sedia - 1 è costretto a letto
Qual è la capacità di alzarsi dal letto?
4 normale - 3 leggermente limitata - 2 molto limitata 0 assente
 C'è incontinenza?
4 no - 3 occasionalmente - 2 abitualmente (urinaria) - 1 abitualmente (doppia]
E' presente diabete?
0 no - 1 sì
 E' presente ipertensione arteriosa?
0 no - 1 sì
 L'ematocrito è sotto 41% (36% nelle donne)?
0 no -1 sì
L'albuminemia è sotto 3,3 g/dl?
0 no –1 sì
La temperatura corporea è superiore a 37,6° C?
0 no -1 sì
C'è stata una modificazione dello stato mentale nelle ultime 24 ore, con comparsa di confusione o letargia?
0 no -1 sì
II punteggio da attribuire alle risposte
(4,3,2,1,0,-1) è riportato all’inizio della domanda.
 Come interpretare i risultati?



SCORE DEL RISCHIO PIAGHE

•  da O a 9: rischio elevato per lesioni da decubito; osservare spesso la pelle e attuare misure preventive.

da 10 a 14: rischio medio: evitare pratiche sbagliate.15 e oltre: nessun rischio.

cfr  indice di neurologia