appunti del dott. Claudio Italiano
Le meningiti possono essere virali e batteriche e il loro dato saliente è la loro mortalità che oscilla tra l'1% per le virali, mentre per le batteriche il dato è variabile fino al 29% per la listeria.
Per quanto concerne le batteriche i 4 patogeni più importanti nell'ambito delle meningiti sono lo Streptococcus pneumoniae, l'Haemophilus influenzae per il quale sapete c'è il vaccino, la Neisseria Meningitidis e Listeria monocytogenes.
Di questi 4 i primi tre vengono dalle mucose nasali orali e faringee, ovvero lo Streptococco, Neisseria e l'Haemophilus, mentre i Listeria si ritrova più spesso nelle feci. Origina da dove il patogeno vive e giunge alle meningi e sempre da lì viene propagata ad altri individui come più volte abbiamo sottolineato, di che entità di malattia stiamo parlando? I casi in Italia sono 1481, ma di neisseria abbiamo avuto ben 183 casi l'anno.
Neisseria è unica per la quale si fa profilassi, l'unica che preoccupa i pronto soccorso, i sanitari e tutti coloro che entrano in contatto con un caso di meningite.
Per lo streptocco che provoca la meningite pensiamo ad un focolaio a
partenza da un'otite,
una faringite, una tonsillite, una sinusite e cosi via, ma
si tratta di infezione che poco interessa il personale
sanitario, perchè lo streptocco può passare da persona a persona però non è
importante come neisseria, se arriva un caso di neisseria il pronto soccorso
entra nel panico e la gente si preoccupa ovviamente quello che bisogna fare è
una profilassi adeguata. I casi in Sicilia dal 2014 di neisseria sono stati 10, totali sono stati 34,
questa quindi è l'entità delle meningiti batteriche in Sicilia.
I soggetti con meningite presentano sempre febbre elevata e vari sintomi di accompagnamento; abbiamo tra le manifestazioni l'ipertensione endocranica, cefalea a casco, il vomito cerebrale non preceduto da nausea, e la papilla da stasi, poi abbiamo irritazione delle radici spinali, e dunque rigidità nucale. Da segnalare che la cefalea, nel paziente meningitico, è più impegnativa e si accompagna a una sorta di rigidità nucale che il paziente può riferire, tende ad assumere posizioni particolari perchè cerca di antagonizzare il dolore: ci sono delle posizioni che vengono assunte dal paziente per evitare il dolore, per es. la cosidetta posizione " a cane di fucile".
Il bambino affetto da meningite avrà febbre, pianto
insistente ma può diventare improvvisamente letargico. Talore se compaiono dei rash
di accompagnamento pensiamo a neisseria; anche in questo caso febbre, cefalea, rigidità nucale e rash.
Abbiamo anche sintomi motori: convulsioni, tremori, spasmi, paralisi e paresi,
a seconda dell'interessamento dei nervi cranici in base al tipo di meningite, fotofobia,
vertigini, tutta quella sfera sensitivo sensoriale questi possono essere più o
meno presenti in base alla gravità della malattia all'entità dell'interessamento
delle meningi e del sistema nervoso centrale. Possiamo avere perfino
dermografismo, bradicardia che abbiamo visto in altre patologie, come nella
salmonellosi e nel tifo, stato stuporoso e/o coma, oppure stato confusionale e
delirio.
A parte la febbre, la cefalea e rigidità nucale ci sono anche altri segni patognomonici.
Il segno di Brudzinski: piegando il capo automaticamente di riflesso il paziente
fletterà gli arti.
Il segno di Binda: nei soggetti affetti da meningite si osserva un segno
di ipertonia e contrattura muscolare, costituito dal sollevamento della spalla
dal lato opposto a quello in cui si ruota il capo.
Il segno di Kernig: a paziente sdraiato, se cerchiamo di flettere
le cosce sul bacino, il
paziente farà resistenza, sono tutti movimenti che stimolano il dolore. Quando
il paziente è seduto è impossibile mantenere le gambe estese perché ciò provoca
intenso dolore quando il paziente è nella posizione sdraiata, se si cerca di
flettere tutto l'arto sul bacino, sempre per intenso dolore, la gamba tende a
flettersi sulla coscia.
Il portatore sano se si
supera il numero in una comunità, parimenti aumenta il rischio d'insorgenza di
meningiti
Si basa sulla sintomatologia descritta in precedenza e sul significato
semeiologico delle varie manovre. Il paziente
avrà sicuramente globuli bianchi aumentati ma è importante studiare il liquor cefalorachidiano.
Prima di procedere al prelievo di liquor cefalorachidiamo, occorre escludere
lesioni encefaliche e/o emorragie encefaliche per evitare di creare un vacuum.
E' possibile richiedere altre indagini:
-emocromo
-VES
-PCR
-TAC
-RACHICENTESI che viene fatta generalmente a L4-L5 dove c'è meno rischio di fare
un danno.
Il liquor che fuoriesce avrà una pressione più o meno aumentata rispetto al
normale, ed un aspetto che può essere torbido o limpido così come dovrebbe
essere, mentre quello torbido è espressione di una patologia batterica. Analizzando le
caratteristiche del liquor, anche dal punto di vista chimico-fisico, essendoci un importante
attivazione dei neutrofili e anche la presenza di batteri, il glucosio viene
consumato nel liquor e quindi vi è una riduzione del glucosio nel liquor stesso. Si
valuta anche la cellularità: le cellule nel liquor nel caso di infezioni
batteriche saranno
dei neutrofili ed il glucosio viene consumato e quindi appare ridotto;
viceversa le proteine saranno
aumentate, i leucociti saranno di parecchio aumentati. Infine il liquor può
diventare non
limpido come dovrebbe essere ma addirittura purulento. Se il liquor è limpido, il glucosio può
essere normale o solo lievemente ridotto, le proteine aumentate, ma potremo
avere i linfociti e monociti nelle cellule del liquor piuttosto che
neutrofili. Avremo due tipologie di liquor diverse per colore e caratteristiche.
Le cause di meningite possono essere batteriche, virali, tubercolari, criptococciche nell'HIV.
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