ANESTESIA E RIANIMAZIONE

  1. GASTROEPATO
  2. Elenco articoli sulla visita del paziente
  3. Rischi connessi con l'anestesia e la rianimazione del paziente
  4. Anestesia, nozioni

Che cosa comporta l'anestesia?

L'anestesia generale sopprime la coscienza e abolisce la sensibilità dolorifica. Si effettua mediante iniezione in vena di un anestetico generale (anestesia generale) e si prosegue o mediante l'infusione continua di tale farmaco oppure attraverso un tubo che poggia sulla laringe (maschera laringea) o che viene introdotto nella trachea (anestesia per intubazione). Può esistere la necessità in alcuni casi di chirurgia maggiore di mettere in pratica tecniche di anestesia più complesse come la combinazione di anestesia generale e anestesia regionale che può ridurre ulteriormente il fabbisogno di anestetici generali, abbreviare la fase di risveglio e assicurare un'abolizione della sensibilità dolorifica per un periodo prolungato dopo l'intervento chirurgico. Ovviamente l'anestesia moderna, sebbene abbia raggiunto elevati limiti di sicurezza, come accade per ogni altra pratica medica, non è scevra da possibili complicanze anche se attuata con perizia, attenzione e prudenza. Le complicanze possono sopraggiungere per gli effetti collaterali degli anestetici, degli analgesici o altri farmaci che si possono manifestare come forme forme di ipersensibità (allergie) o più raramente come reazioni cardiovascolari (caduta della pressione sanguigna, difficoltà respiratoria, rallentamento del battito cardiaco fino all'arresto cardiocircolatorio.

L'anestesia generale, poiché viene necessariamente attuata mediante l'utilizzo di una una protesi respiratoria può determinare disturbi della deglutizione e raucedine temporanea, nonché difficoltà respiratoria. Possono esistere in relazione alla particolare conformazione buccale o alla presenza di denti mobili, lesioni dentarie e gravi difficoltà all'intubazione oro tracheale. La nausea ed il vomito sono molti rari. Anche le procedure, concomitanti o successive, per es. le iniezioni, le infusioni e l'inserimento di un catetere venoso centrale, non sono esenti da rischi. Nella trasfusione di sangue da donazione o di parti del sangue (componenti ematiche e derivati plasmatici) non si può escludere con sicurezza la possibilità di un'infezione, per es. con i virus dell'epatite e in casi estremamente rari (circa 1 caso su 1 milione di unità di sangue trasfuse) l'HIV, sebbene vengano compiuti tutti gli sforzi possibili per limitare al minimo il possibile rischio residuo.

rischi connessi con anestesia

L'inserimento di un catetere venoso centrale permette di misurare la pressione venosa centrale, di infondere farmaci, di infondere un'alimentazione parenterale, di compensare perdite di liquidi e di eseguire, mediante particolari cateteri, procedure quali dialisi ed emofiltrazione (nei casi di insufficienza renale). Il catetere può essere introdotto, previa infiltrazione di anestetico locale, in una vena sotto la clavicola (vena succlavia), in una del collo (vena giugulare) e in una vena situata nella regione inguinale (vena femorale). Raramente con introduzione e la conduzione del catetere viene danneggiata o perforata la parete vascolare. Raramente insorgono emorragie. Gli accumuli di sangue o liquidi nella cavità pleurica sono molto rari e eccezionalmente entra aria nella cavità pleurica (pneumotorace). Le piccole quantità d'aria sono innocue mentre quelle ingenti vengono aspirate. Assai raramente si spezza la punta del catetere. In questo caso deve essere asportata chirurgicamente. L'anestesia regionale abolisce la sensibilità, in determinate parti del corpo ma non sopprime la coscienza. Gli anestetici locali e/o gli antidolorifici (gli oppioidi) possono essere somministrati in dosi ripetute in modo continuo attraverso un sottile tubo di gomma (catetere).

I problemi connessi con la anestesia comprendono ancora  il rischio di:

- confusione e perdita di memoria persistente connessa in genere con accidenti cerebrovascolari per ipossiemia ed ischemia
- infarto del miocardio
- polmonite ed altre infezioni respiratorie
- tromboembolia e altri eventi cardiovascolari.
- morte, 1 caso ogni 150.000

Anestesia spinale

L'anestesia spinale ed anestesia perdurale fanno parte dell'anestesia regionale. Per anestesia spinale si intende la somministrazione del farmaco (anestetico locale, oppiacei), mediante un sottile ago, nel liquido cerebrospinale della colonna- vertebrale lombare. anestesia

Per anestesia epidurale si intende l'iniezione del farmaco (anestetico locale, oppiacei), mediante un ago nello spazio epidurale a livello della colonna vertebrale lombare (anestesia epidurale lombare) per chirurgia delle estremità inferiori e basso addome (chirurgia intraddominale), nella colonna vertebrale toracica (anestesia epidurale toracica) per chirurgia intraddominale dell'alto addome e chirurgia toracica, nell'osso sacro, (anestesia epidurale caudale). L'iniezione non è molto dolorosa poiché viene eseguita previa infiltrazione di. anestetico locale nel punto scelto per eseguire la tecnica anestesiologica. L'anestesia spinale ha effetto dopo pochi minuti mentre l'anestesia epidurale non prima di 15 min., il basso ventre e le gambe si scaldano e perdono la sensibilità; per due ore o più il paziente non può muovere le gambe o piò muoverle limitatamente. L'anestesia spinale e ancora più raramente l'anestesia perdurale possono determinare mal di testa che in pochi casi necessitano trattamento particolare (per es. l'iniezione di sangue proprio nello spazio epiduraie: il cosiddetto "bloodpatch"). Una temporanea ritenzione urine è frequente e può rendere necessaria l'applicazione di un catetere vescicole In caso di anestesia spinale ed anestesia epidurale lombare o caudale può essere quasi del tatto escluso il verificarsi di una lesione del midollo spinale diretta, poiché in genere il midollo spinale termina al di sopre del punto di iniezione, nell'anestesia epidurale toracica tali lesioni sono molto rare. Le paralisi permanenti (nei casi più estremi, una paraplegia) conseguenti ad ematomi, infiammazioni o lesioni nervose (sindrome della cauda equina, meningite asettica, aracnoidite adesiva) sono estremamente rare (0,04%).

indice visita