appunti del dott. Claudio Italiano
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L'articolazione della parola interessa in modo particolare l'apparato respiratorio, ma coinvolge
anche
1) i centri specifici del linguaggio nella corteccia
2) i centri respiratori del tronco dell'encefalo
3) le strutture per l'articolazione e la risonanza dei suoni nella bocca e
nelle cavità nasali.
Fondamentalmente, il linguaggio parlato viene realizzato da due distinte funzioni
meccaniche:
1) la fonazione che viene espletata dalla laringe
2) l'articolazione, che viene attuata dalla bocca.
La laringe è specialmente adatta per funzionare come un vibratore. Le strutture vibranti sono le corde vocali, le quali sono plicature disposte lungo le pareti laterali della laringe che vengono stirate e messe in posizione da muscoli specifici, situati entro i confini della laringe stessa. La struttura fondamentale della fonazione è la laringe e mostra che ogni corda vocale è tesa tra la cartilagine tiroide ed una cartilagine aritenoide.
Vi si vedono altresì i muscoli specifici, intrinseci, della laringe, i quali controllano la posizione ed il grado di tensione delle corde vocali. Si può cosi osservare nella figura che la contrazione dei muscoli cricoaritenoidei posteriori tira le cartilagini aritenoidi, allontanandole dalla cartilagine tiroidea, in modo da tendere le corde vocali.
Il muscolo aritenoide trasverso attira tra loro le cartilagini aritenoidi e perciò fa avvicinare tra loro le corde vocali, che perciò vibrano al passaggio dell'aria espirata. Al contrario, la contrazione dei muscoli cricoaritenoidei laterali tira lateralmente le cartilagini aritenoidi e (abducendo le corde) consente la normale respirazione. I muscoli tìroaritenoidei sono costituiti da numerose striscioline di muscolo, controllate separatamente da differenti fibre nervose.
Le strisce di muscolo adiacenti ai margini delle corde possono contrarsi
indipendentemente da quelle adiacenti alla parete della laringe. Peraltro, le
strisce possono tutte contrarsi singolarmente ed indipendentemente l'una
dall'altra. Tali contrazioni controllano gli atteggiamenti delle corde vocali
nei differenti tipi di fonazione. Vibrazione dette corde vocali. Si potrebbe
pensare che le corde vocali vibrino nella direzione del flusso di aria, ma cosi
non è. Esse infatti vibrano nel senso della lateralità. Il meccanismo è il
seguente: quando le corde vocali sono addotte e viene espirata aria, la
pressione di questa dal di sotto spinge le corde lateralmente, consentendo un
rapido flusso di aria; ciò provoca una depressione tra le corde vocali, sicchè i
margini di queste tornano ad accollarsi l'uno contro l'altro, interrompendo di
nuovo il flusso di aria; quindi, di nuovo la pressione si innalza e di nuovo fa
spostare lateralmente i margini delle corde, e cosi via in modo vibratorio.
Il tono dei suoni emessi dalla laringe può essere variato in due modi diversi.
Con una prima modalità, si possono ottenere variazione facendo tendere o rilasciare le corde vocali. I meccanismi in gioco sono stati in parte spiegati più sopra a proposito dei muscoli intrinseci della laringe; ma, oltre all'azione dei muscoli intrinseci, i muscoli che si inseriscono sulle superfici esterne della laringe possono anch'essi far trazione sulle cartilagini e quindi collaborare a tendere od allentare le corde vocali.
Per esempio, tutta la laringe viene spostata in alto dai muscoli estrinseci, facendo cosi tendere le corde vocali, quando si deve emettere un suono di frequenza molto elevata. Mentre la laringe viene spostata in basso, con conseguente allentamento delle corde vocali, quando si deve emettere un suono di frequenza molto bassa. L'altra modalità, per modificare la frequenza del suono, consiste nel far variare la forma e lo spessore dei margini delle corde vocali.
Quando deve essere
emesso un suono di frequenza molto alta, le diverse strisce dei muscoli tiroaritenoidei
si contraggono in modo che i margini delle corde vocali diventano taglienti e sottili,
mentre per le basse frequenze i muscoli tiroaritenoidei si contraggono in modo differente,
tale che i margini risultino piatti e spessi.
I tre principali organi per l'articolazione dei suoni sono le labbra, la lingua
ed il palato molle. Ciò non richiede una trattazione dettagliata, dacché a chiunque
sono familiari i movimenti di queste parti durante l'articolazione della parola
od altre forme di vocalizzazione. I risuonatori comprendono la bocca, il naso ed
i seni nasali, la faringe ed anche la stessa cavità toracica. Anche a questo riguardo
ognuno ha esperienza delle caratteristiche di risonanza di queste diverse strutture.
Per esempio, la funzione del risuonatore nasale può essere facilmente dimostrata
dal cambiamento che la voce subisce nelle persone affette da un forte raffreddore.
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