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La mano

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La mano rappresenta un complesso motorio e sensitivo di importanza eccezionale

cfr anche  Diagnosi delle lesioni della mano

E' l'elemento più importante dell'apparato locomotore.

La cute che la ricopre è dotata di una sensibilità elettiva, sede principale del "tatto".

E' la condizione necessaria per qualsiasi mestiere. E', infine, in corrispondenza della mano che la predominanza motoria unilaterale del corpo si manifesta più nettamente. Il lato più forte e più capace, corrisponde alla mano che maneggia l'utensile, questa è generalmente la destra. La mano, estremità distale dell'arto superiore, inizia al disotto dell'interlinea radio-carpica che corrisponde, presso a poco, alla piega cutanea inferiore del polso.

La numerazione delle falangi (F1, F2, F3 ) si inizia dalla base verso l'estremità.

Le pieghe di flessione non corrispondono esattamente alle articolazioni. Così la metacarpofalangea è situata nettamente più in alto, cioè più prossimalmente della piega palmare corrispondente.

Il contrario si verifica per le articolazioni inter-falangee: il capitello è più distale della piega di flessione cutanea.

Le eminenze tenar ed ipotenar sono le sporgenze carnose del palmo che si trovano in corrispondenza del pollice e del mignolo.
Gli elementi profondi più importanti e che pongono i problemi chirurgici più delicati, sono i tendini ed i nervi.

Esame clinico della mano

Si avvale delle nozioni precedenti e comprende tre tempi:

Aspetto.

Non si deve rilevare soltanto la deformazione, ma soprattutto, bisogna apprezzare il trofismo, lo stato della:

- cute che può essere secca, callosa od al contrario, molto grassa
- delle unghie: fragili, ondulate.

Bisogna ricercare: l'edema, la cianosi, l'iperidrosi.


Mobilità

a) Precisare le possibilità globali con lo studio dei gesti professionali o della vita di relazione.
b) Studio analitico dei movimenti.

— Una nozione fondamentale: l'importanza della mano risiede soprattutto nella funzione di opposizione del pollice, che permette la prensione. Il primo dito è essenziale.
Questi dati fondamentali devono essere sempre tenuti presenti per l'esame delle capacità motorie della mano, che comprende la misura degli angoli:
flessione, estensione di tutte le articolazioni delle dita.
1° metacarpo-falangea, 2° intefalangea prossimale, 3° interfalangea distale.
Per ciascuna articolazione, una cifra indicherà la flessione massima; una altra la estensione (che può essere negativa nella misura in cui essa non è completa).
 

— L'iperestensione, molto frequente, non si misura poiché non ha interesse pratico.
Per il pollice, si determinano gli stessi angoli di flesso-estensione nelle due falangi, ma vi si aggiunge anche l'opposizione e l'adduzione.

Sensibilità

— Si valuta per mezzo del:
— tatto,
— puntura,
— caldo o freddo.

Il richiamo alla topografia della sensibilità della mano in dipendenza dei tre grandi nervi dell'arto superiore è di capitale importanza.

La mano traumatizzata

Le ferite

Notevolmente frequentasi differenziano a livello della mano, soltanto per la natura degli elementi lesi: parti molli, tendini, nervi, ossa. Queste ferite sono spesso complesse.
a) Parti molli. — Pongono dei problemi soltanto se la cute è molto sporca ed in rapporto all'entità dei tessuti distrutti che bisognerà riparare.
b) Tendini. — L'impossibilità della flessione o della estensione indica il loro interessamento.
Ferita dorsale: impossibilità nell'estensione; scomparsa della normale sporgenza del tendine.

Ferita mano palmare:impossibilità a flettere le dita interessate

Ferita dorsale mano: impossibilità ad estendere le dita

Le ferite dei tendini flessori sono le più gravi poiché, anche se la loro ricostruzione è corretta, spesso possono aversi insuccessi, soprattutto se la lesione primitiva ha sede nella zona pericolosa (tra la piega palmare inferiore e la piega interfalangea).
 Ferita palmare: impossibilità di flettere F2 su F1, se è interessato il flessore superficiale; di F3 su F2 se è leso il flessore profondo.

Frequentemente i due tendini sono sezionati simultaneamente e non sono possibili i movimenti di flessione delle due ultime falangi; tuttavia la prima falange conserva sempre questa possibilità grazie agli interossei corrispondenti.
c ) Nervi. — I più importanti sono i collaterali palmari che danno la sensibilità ai polpastrelli. B i s o g n a sempre controllarne la sensibilità con la puntura.
d) Ossa: fratture esposte, in genere evidenti.
La lesione ' è localizzata con l'esame radiografico eseguito sistematicamente dopo un traumatismo della mano.
La frattura di Bennet del pugile interessa la base del primo metacarpo. E' una frattura articolare:frattura lussazione. 


vedi anche  argomenti ortopedia