I Tumori del Sistema Nervoso Centrale

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I tumori encefalici, di che cosa parliamo?

Si tratta di tessuti patologici, appunti neoplasie o tumori, che si sviluppano dentro l'encefalo. Queste neoplasie possono essere più o meno aggredibili, nel senso che il neurochirurgo, avvalendosi di tecniche differenti, può riuscire ad eliminare le lesioni e ad avere un buon successo nella cura stessa del tumore. Questo accade per il fatto che i tumori encefalici non danno metastasi a distanza perchè il cervello è privo di linfatici, cioè di vasi di drenaggio della linfa e di conseguenza di vasi che trasportano cellule tumorali disseminandole altrove. Questa evenienza non capita, per esempio, nel caso di tumori dei tessuti solidi. In genere un paziente con neoplasia nel suo cervello si accorge di questa per una cefalea insistente ed insopportabile, perchè il suo sguardo devia e gli occhi appaiono fuori asse, oppure perché avverte un improvviso malessere, per es. con fatti convulsivi,  fino ad arrivare a sonnolenza o coma o a perdita di forza. A questo punto viene effettuata un'indagine al suo cervello, in genere una tc encefalo, che documenta la lesione, sia essa francamente encefalica o a partenza da strutture della scatola cranica, quali le meningi, che accrescendosi ha determinato compressione sull'encefalo stesso. In questo caso, di dice tecnicamente che la lesione è una LOS, cioè una lesione occupante spazio.

 I tumori a sede cerebrale differiscono da quelli di altre sedi per alcune ragioni:

a) non danno metastasi

b) parimenti quelli benigni e cosi pure i maligni danno preoccupazione per via dell'accrescimento che può determinare fenomeni compressivi pericolosi

c) l'inquadramento classificativo di questi tumori (istologico, grading, frequenza e distribuzione per età e sede e cosi via)  è stata rivista nel 2016.

I tumori del sistema nervoso centrale possono avere una sede:
- Intracranica
- Spinale

Gli effetti che una neoplasia del SNC produce dipendono dalla sede in cui si localizza, con segni "centrali" o "periferici". Quelli a sede intracranica danno sintomi differenti rispetto a quelli localizzati nel midollo spinale. In quest'ultimo caso, infatti, potrò avere dei sintomi periferici, per la compressione esercitata dalla massa che cresce e che dipendono dalla sede della neoplasia (parestesie, alterazioni motorie).

Diagnosi dei tumori encefalici

Nella diagnostica delle neoplasie del SNC una delle prime cose importanti è l'esame obiettivo neurologico accurato perché questo consente più o meno di stabilire la sede della neoplasia. I sintomi, tuttavia, non sono sempre specifici. Le lesioni intracraniche danno sintomi comuni ad altre patologie. I pazienti con un'emorragia subaracnoidea avranno una sintomatologia di tipo acuto, quelli con una neoplasia, soprattutto se questa è a lento accrescimento, riferiranno sintomi che si protraggono da mesi o da anni. è importante quindi una corretta anamnesi. Uno dei sintomi più frequenti è la cefalea, ovviamente per i tumori intracranici. Altri sintomi sono: il vomito, modificazioni della personalità, deficit motori, crisi epilettiche (in genere nei tumori localizzati a livello corticale perché c'è un'irritazione della corteccia corticale).
In tutte le neoplasie che riguardano il SNC una caratteristica è l'aumento della pressione endocranica. La scatola cranica è un compartimento chiuso dove sono allocati: il parenchima cerebrale, il sangue e il liquor cefalorachidiano. Al suo interno c'è una determinata pressione ben precisa in quanto queste componenti sono in equilibrio tra di loro. Se uno di questi componenti aumenta di volume aumenta la pressione endocranica. Se ho un tumore aumenta la quota di parenchima cerebrale, se ho un'emorragia aumenta la quota ematica, se ho un idrocefalo aumenta il liquor (legge di Monro-Kelly). L'ipertensione endocranica non è specifica delle neoplasie ma la posso trovare in una serie di processi. Quello che si verifica è che il parenchima cerebrale potrà farsi spazio attraverso il forame occipitale. La compressione dei vasi da parte del parenchima spostato è responsabile del presentarsi della cefalea, del vomito e dell'edema della papilla ottica (triade sintomatologica caratterista di ipertensione endocranica e quindi presente anche nelle meningiti, negli ascessi).

Malignità dei tumori del SNC

La malignità dei tumori cerebrali è diversa da quelli dei tumori di altre sedi.  Nei tumori cerebrali non è importante considerare la loro benignità biologica, ma il fatto che una neoplasia, se non resecata,  può comunque portare a morte il paziente  perché occupa spazio, produce, cioè,  degli spostamenti del parenchima che possono determinare un'erniazione delle tonsille cerebellari verso il basso che possono essere responsabile di compressione a livello del tronco dell'encefalo. Poiché qui vi sono i centri cardiaci e respiratori bulbari il paziente va in contro a morte. Quindi anche i processi benigni possono portare a morte il paziente per queste dislocazione. La rapidità di questo dipende da dove è localizzato il processo neoplastico. Un tumore cerebellare e un tumore frontale non hanno la stessa emergenza chirurgica in quanto il primo è più propenso all'emiazione delle tonsille cerebellari e, dunque, più pericoloso per la compressione sui nuclei respiratori e cardioacceleratori.  Quindi possiamo dire che in generale i processi localizzati in fossa cranica posteriore rappresentano emergenza chirurgica maggiore rispetto a quelli a sede frontale. Quindi se io ho un paziente con una metastasi cerebellare, anche se l'intervento non è curativo, questa va resecata perché altrimenti il paziente muore. Quindi qualsiasi tumore cerebellare è potenzialmente maligno. Se pensiamo ad un tumore spinale, localizzandosi in alcune sedi, può dare una paralisi completa quindi pur non portando a morte il paziente ne compromette parimenti gravemente la vita. I tumori del tronco cerebrale, pur essendo benigni possono portare a morte il paziente. La malignità dei tumori cerebrali dipende anche dalla possibilità che hanno questi di essere aggrediti chirurgicamente. I tumori della base cranica sono difficilmente asportabili mentre quelli del tronco cerebrale non sono asportabili perché l'intervento chirurgico potrebbe lesionare una delle strutture vitali qui presenti (si fa unicamente una biopsia per determinare la possibilità di fare un trattamento radio-chemioterapico). Anche tumori spinali non sempre sono totalmente asportabili. Altre volte, anche se il tumore ha una sede aggredibile, potrebbe essere localizzato vicino ad un vaso, come la carotide, per cui non si può asportare in maniera completa senza essere sicuro di danneggiare la carotide. Anche i tumori molto estesi non possono essere sottoposti a chirurgia.

Stessa cosa se i tumori sono multipli.

In base alla sede, distinguiamo i tumori intracranici in tre categorie:
1. sopra-tentoriali o della fossa cranica anteriore
2. infra-tentoriali o della fossa cranica media
3. sotto-tentoriali o della fossa cranica posteriore
Quando io apro la scatola cranica, asporto il cervello sulla superficie interna delle ossa del tavolato cranico vedo la dura madre mentre le leptomeningi rimangono adese al cervello. La dura madre fa dei sepimenti che sono:
a. la falce cerebrale che separa i due emisferi cerebrali
b. il tentorio che separa il lobo occipitale dal cervelletto.
La falce si trova quindi sulla linea sagittale, mentre trasversalmente ho il tentorio. Il tentorio possiede un forame detto forame del tentorio. Se io ho una neoplasia che si trova a livello del lobo frontale sinistro questa spingerà il parenchima cerebrale inizialmente al di sotto della falce producendo uno spostamento detto erniazione sub-falcina. Guardando un'immagine radiologica si vede il parenchima cerebrale deformato con i ventricoli deformati e uno spostamento al di sotto della falce. Dopo di ciò il parenchima cerebrale spingendo verso il basso incontra il tentorio potendo passare attraverso il forame del tentorio. Quindi in questo caso ho un'erniazione trans-tentoriale. Alla fine continuerà a spingere producendo lo spostamento del cervelletto all'interno del forame occipitale con erniazione tonsillare. Quindi se io ho una neoplasia del lobo frontale prima da l'erniazione subfalcina, poi trans-tentoriale e poi tonsillare. Se io ho una lesione a livello cerebellare darà direttamente l'erniazione tonsillare. La rapidità con cui si può avere il decesso del paziente è diversa nelle due condizioni. L'erniazione del tentorio può determinare la compressione del mesencefalo.

Eziologia dei tumori cerebrali

L'eziologia dei tumori cerebrali è per gran parte sconosciuta. Esistono delle sindromi ereditarie che si associano allo sviluppo di tumori del SNC:
1. Neurofibromatosi 1 e 2sono associate allo sviluppo sia di tumori delle meningi che sono i meningiomi, sia di tumori che originano dalle cellule di Shwann che si chiamano Shwannomi.
2. Sclerosi tuberosa
3. Sindrome di Turcot: porta allo sviluppo di medullo-blastoma e di carcinoma del colon-retto.
4. Sindrome di Von Hippel Lindau: porta allo sviluppo di tumori cerebellari
detti emangioblastomi, carcinoma renale e emangiomi retinici.
5. Sindrome di Li Fraumeni
6. Sindrome di Cowden
Uno dei fattori scatenanti sono le radiazioni, per cui pazienti che subiscono radioterapia sull'encefalo hanno una maggiore possibilità di sviluppare delle altre neoplasie dopo il trattamento.

Epidemiologia

I tumori del SNC sono delle neoplasie relativamente rare che costituiscono circa il 2% di tutte le neoplasie dell'adulto e il 20% delle neoplasie pediatriche. Rispetto al passato questi dati sono in aumento perché prima erano sottodiagnosticati o misdiagnosticati per patologie psichiatriche
 

Staging dei tumori cerebrali

I tumori del SNC non hanno la stadiazione TNM.
La T negli organi parenchimatosi corrisponde alle dimensioni del tumore ma in questa sede non sono importanti tanto le dimensioni quanto il tipo di tumore, l'istologia e la sede per cui la dimensione non ha rilevanza prognostica.
Non avendo linfatici l'N non risulta applicabile (niente linfonodi e metastasi nei linfonodi)
Le metastasi a distanza sono rarissime perché le metastasi sono pressocchè impossibili, se non , raramente col liquor.
Attualmente il fattore più importante per questi tumori è la radicalità chirurgica.

Classificazione delle neoplasie del SNC secondo OMS 2016

Per tutte le Neoplasie esiste una classificazione fatta dall'OMS la quale riunisce degli esperti e classifica questi tumori. Le classificazioni vengono illustrate all'interno dei cosiddetti "bluebooks". Sono classificazioni che tendono a variare con l'aumento delle conoscenze. Nel caso del SNC l'ultima classificazione è quella del 2016 la quale divide i tumori in diverse categorie e ci dà delle informazioni per il loro grading.
Nelle neoplasie del SNC il grading non si basa soltanto sul grado di differenziazione (come per gli altri distretti) ma incorpora altri elementi. è un sistema articolato su 4 gradi diversi di malignità ed è basato sul decorso clinico. Vedremo che ogni neoplasia ha abbinato un grado istologico. Per esempio il glioblastoma che è una neoplasia che deriva dagli astrociti è per definizione un grado 4. Questo perché si è visto qual è il comportamento clinico nel tempo e siccome il glioblastoma porta in genere a decesso i pazienti entro 18 mesi è considerato come grado 4.

Il grado è molto importante anche per la terapia perché i tumori di grado 1 se fanno un'asportazione chirurgica radicale non devono fare altre terapie, tumori di altro grado fanno anche altre terapie come la chemio o la radioterapia
1. Il grading dei tumori cerebrali ha tra i suoi parametri il pattern di crescita.
Sapete che possiamo avere tumori a crescita espansiva o tumori a crescita infiltrativa. Un esempio di tumore espansivo fuori dal SNC sono i leiomiomi. Nel SNC i tumori che hanno crescita espansiva vengono considerati tumori di grado 1, quelli a crescita infiltrativa possono essere di grado 2, 3 o 4. La differenza sta nel fatto che i tumori infiltrativi hanno maggiori difficoltà ad essere asportati in modo radicale. Questo anche perché i margini di resezione non possono essere molto ampi. Quindi le recidive sono più probabili. Dalla capacità proliferativa di queste cellule dipende il timing della recidiva. Sta qui la differenza tra i tumori di grado 2, 3 e 4. Tutti proliferano ma lo fanno con velocità diversa.
2. Altro parametro per il grading è la capacità proliferativa. La proliferazione è valutata in base al numero di mitosi e in base alla presenza di necrosi.
Es. in un tumore di grado due mi aspetto: una proliferazione bassa, assenza di necrosi. In un tumore 3 o 4 abbiamo mitosi piuu numerose e può esserci la comparsa di necrosi.
Per quanto riguarda le classificazioni dell'OMS, queste si sono basate  sulla morfologia delle cellule.
 

Nel 2016 sono cambiate un po' di cose. Sono tumori che originano dalle cellule gliali e possono essere, secondo la classificazione 2007:
- Astrocitomi (dagli astrociti):
1. diffusi, ovvero a crescita infiltrativa.
a. di grado 2
b. di grado 3 detto anche Anaplastico
c. di grado 4 detto anche Glioblastoma che si suddivide in:
• Primario: grado 4 de novo. Caratteristico dei soggetti con età superiore a 50 anni
• Secondario: deriva da astrocitomi di grado più basso. Caratteristico dei giovani.
2. Localizzati, ovvero a crescita espansiva o di grado 1
- Oligodendrogliomi (degli oligodendrociti) Possono essere:
1. Grado 2
2. Grado 3
Non esiste un oligodendroglioma di grado 1 perché sono tumori infiltranti. Non esiste nemmeno un grado 4 perché la prognosi degli oligodendrogliomi è migliore di quella dei glioblastomi. Nel 2007 erano indicati dal punto di vista morfologico come tumori caratterizzati da cellule rotondeggianti con alone chiaro perinucleare che gli conferiva un aspetto a uovo fritto
- Oligoastrocitomi. Il tumore ci indica che questi tumori hanno delle caratteristiche istologiche intermedie tra i tumori oligodendrogliali e i tumori astrocitari. Gli oligoastrocitomi potevano essere di grado due o di grado 3.
- Ependimomi (tumori che si ritiene derivino dall'ependima) Caratteristiche molecolari dei gliomi
Ma cosa è cambiato nella classficazione del 2016 da quella del 2007? Vengono inseriti i dati molecolari. Non basta infatti l'osservazione istologica ma è necessario sapere il tipo molecolare di quel tumore perche alcuni tumori sono definiti dalle loro caratteristiche molecolari.

Mutazione di IDH

Uno dei lavori scientifici che ha indirizzato in questo senso è un lavoro de 2008 che ha evidenziato per la prima volta nei glioblastomi delle mutazioni ricorrenti di un gene detto Isocitrato Deidrogenasi IDH. è un lavoro del tutto casuale perchè questi autori studiavano il profilo genetico di alcuni tumori e i glioblastomi si prestavano a questo scopo perché i pazienti muoiono nel giro di 12-18 mesi quindi non c'era bisogno di avere il consenso. L'isocitrato-deidrogenasi esiste in due isoforme: IDH1 e IDH2. Catalizzano la conversione dell'isocitrato ad alfachetoglutarato. Quando questi enzimi sono mutati portano alla formazione in elevate quantità di 2-idrossi-glutarato che induce la metilazione del DNA che induce la tumorigenesi. Quindi la mutazione dei geni IDH1 e IDH2 induce la formazione di tumori non soltanto nel SNC ma anche nel carcinoma correttale. In questa pubblicazione sono state analizzate delle mutazioni di IDH1 e IDH2 in una serie di tumori del SNC e si è visto che esistono delle mutazioni ricorrenti in determinate posizioni dei due geni di cui circa il 90% si localizza in una posizione specifica del gene IDH1 e queste mutazioni sono particolarmente frequenti negli astrocitomi di grado 2 e 3 e nel glioblastoma secondario ovvero quello che deriva da un astrocitoma di grado più basso. Queste mutazioni non sono presenti nel glioblastoma primario né in quelli pediatrici né in quelli di grado 1. Sono assenti anche negli ependimomi. Sono presenti negli oligodendrogliomi. Questo è importante perché ha rilevanza prognostica. Andando a prendere astrocitomi di grado 3 e grado 4 si è visto che, nonostante si pensasse che il grado tre desse una prognosi migliore, l'astrocitoma di grado 4 con mutazione di IDH va meglio rispetto ad un astrocitoma di grado 3 senza la mutazione. Quindi la mutazione ha un significato prognostico positivo. Lo stato di mutazione è quindi più importante rispetto al grading istologico. Questo ha rivoluzionato tutto il capitolo dei gliomi perché questo ha delle conseguenze anche sul trattamento e sulla prognosi. La terapia dei gliomi IDH wildtype, quindi non mutata, è più aggressiva di quella invece per i tumori con mutazione. Questi dati sono stati quindi incorporati nella classificazione. Le mutazioni per IDH si valutano all'immunoistochimica (con anticorpi marcati diretti verso la mutazione di IDH più frequente ovvero R132H). Se l'immunoistochimica è negativa quindi l'anticorpo non reagisce questo non vuol dire che non ci siano mutazioni in quanto potrebbero esserci delle mutazioni diverse da quelle riconosciute dall'anticorpo oppure una mutazione del gene IDH2. Quindi in questo caso per rilevare la presenza di mutazioni ho bisogno del sequenziamento genico per i geni IDH1 e IDH2 che mi dice se ci sono mutazioni o no.

Codelezione 1 p\19q

Altra caratteristica molecolare dei tumori gliali e in particolare dell'oligodendroglioma è la presenza della codelezione 1p\19q. Questa codelezione è specifica dell'oligodendroglioma ed è importante sapere se c'è o meno perché i tumori con questa codelezione hanno una maggiore sensibilità alla chemioterapia e hanno anche una prognosi migliore.

Mutazione di ATRX

Altra mutazione che si è trovata nei gliomi a parte IDH1, è quella di un gene detto ATRX (alpha-talassemia-mental-retardation-syndrome-x) la cui mutazione la osserviamo negli astrocitomi ed è strettamente associata alla mutazione di IDH1 ed è mutualmente esclusiva con 1p\19q.


Quindi:
a. i tumori che hanno la mutazione ATRX in genere sono astrocitomi
b. quelli con la mutazione 1p\19q sono oligodendrogliomi.

Questo ha portato un approccio differente nella diagnosi dei gliomi. Quindi gli astrocitomi non vengono più classificati in base all'aspetto istologico ma in base a quello molecolare. L'astrocitoma di grado 2 e 3 ha: mutazione di IDH, mutazione di ATRX e mutazione di P53. L'oligodendroglioma ha una mutazione di IDH e codeezione 1p\19q.
Per quanto riguarda gli oligoastrocitomi tutt'ora presenti nella classificazione sono una diagnosi scoraggiata. Precedentemente veniva fatta più per incapacità del patologo a distinguere astrocitoma e oligodendroglioma oggi cosa fattibile tramite i dati molecolari. Quindi è una diagnosi che facciamo se non possiamo avere il dato molecolare.
Quindi in base all'avanzamento delle conoscenze, i tumori astrocitari e oligodendrogliali dal 2016 non vengono più classificati sul dato morfologico ma anche sulla base dei dati molecolari.
Rispetto al 2007 i principali cambiamenti sono nella categoria dei tumori astrocitari e oligodendrogliali e nella categoria dei tumori embrionari, quelli del bambino. Quindi in base alla nuova classificazione abbiamo:


Astrocitoma di tipo espansivo o Pilocitico.

è un grado 1 ed è una neoplasia tipicamente del bambino o dell'adolescente che insorge a livello troncoencefalico o del cervelletto o a livello del talamo. La prognosi è eccellente perché se viene asportato in maniera radicale a 25 sopravvivono più del 95% dei pz. è chiaro che nella localizzazione troncoencefalica la prognosi non sarà cosi buona perché sarà . difficile asportarlo. Non è un tumore rapidamente fatale. Si presenta tipicamente con un nodulo all'interno di una cisti. è un tumore con crescita espansiva. Si chiama pilocitico perché è costituito da astrociti
con dei prolungamenti piloidi simili a capelli. è caratterizzato da aree cistiche e da aree solide che sono quelle che abbiamo visto che producono il liquido.
L'astrocitoma diffuso che è un tumore di grado 2, in quanto infiltrativo, ad origine dagli astrociti che in genere colpisce l'adulto, può insorgere in tutto il nevrasse e può avere una progressione verso forme di astrocitoma di grado più elevato se non viene operato o se recidiva. Dal punto di vista macroscopico si manifesta come un tumore a crescita infiltrativa perché neoplasia e parenchima sano non sono facilmente distinguibili. In base alla nuova classificazione esistono tre tipi di astrocitoma diffuso.

a. IDH mutato
b. IDH Wild-Type
c. NAS non altrimenti specificato
, diagnosi che si fa quando non è possibile fare i test molecolari


Questa classificazione è importante perché l'astrocitoma diffuso IDH mutato verosimilmente andrà bene e se l'asportazione è macroscopicamente radicale non fa altre terapie. La forma Wild-Type ha una prognosi peggiore quindi se non viene asportato tutto deve fare radio e chemioterapia, quindi anche se è un tumore di grado due viene trattato come un tumore d grado 4. La mutazione del gene IDH ha una rilevanza sia per la prognosi che per la terapia. Dal punto di vista istologico l'astrocitoma diffuso è una neoplasia a bassa densità cellulare, non ci sono figure mitotiche. Dal punto di vista istologico di un astrocitoma idh mutato o idh wildtype è lo stesso. Si deve fare quindi un'indagine immunoistochimica con anticorpi diretti contro la proteina mutata con mutazione R132H. Negli astrocitomi diffusi di grado due con mutazione IDH c'è anche la mutazione del gene ATRX e la mutazione di p53.


Astrocitoma diffuso di grado 3 o anaplastico

 Anche questa ovviamente una neoplasia a differenziazione astrocitaria, in genere dell adulto le cui recidive sono più frequenti rispetto al grado due in quanto prolifera più rapidamente. Anche per quuesto tipo di astrocitoma posso avere la forma IDH mutata la forma IDH wildtype e la forma NAS. L'aspetto istologico rispetto al grado due è diverso perché la cellularità è maggiore e ho la presenza di atipie e mitosi.
 

Una cosa importante sul grading degli astrocitomi di grado 2 e grado 3 è emersa con un lavoro pubblicato nel 2015. Gli astrocitomi erano suddivisi e sono ancora suddivisi in grado due e grado tre perché la sopravvivenza di quelli di grado tre era peggiore di quella dei grado due. Si è visto però che se io considero soltanto gli astrocitomi di grado tre e di grado due che hanno la mutazione di IDH non c'è più nessuna differenza prognostica. Quindi questo indica che il grading è meno importante della mutazione. Se io ho un tumore con mutazione IDH che sia grado due o tre si comporta allo stesso modo.
 

L'astrocitoma di grado 4 si chiama anche glioblastoma ed è una neoplasia estremamente aggressiva e può essere primaria e insorgere direttamente come grado 4 oppure secondaria se si evolve da un grado due o tre. L'aspetto macroscopico è caratterizzato da necrosi e aree di emorragia che in passato gli davano anche il nome di glioblastoma multiforme. Anche per il glioblastoma si possono avere le tre forme: IDH mutato, IDH wildtype, NAS.
In genere il glioblastoma IDH mutato lo troviamo soprattutto in persone al d sotto dei 50 anni di età, quello wildtype lo troviamo in persone con più di 50 anni di età. La prognosi è diversa perché la mutazione da una prognosi migliore.
Da un punto di vista istologico si distingue per una densità cellulare elevata, presenza di proliferazione vascolare e di mitosi più frequenti del grado tre. è presente anche necrosi a palizzata, al centro ho la necrosi e le cellule si dispongono a formare delle palizzate intorno alla necrosi. I glioblastomi possono a volte presentare alterazioni di un gene che è quello della 06-metil-guanin-DNAmetiltransfersi (MGMT). Quando tale gene ha la metilazione del promotore non esprime la proteina che ha il compito fisiologico di riparare i danni da agenti alchilanti. Quindi se ho la metilazione del promotore e non ho più l'enzima il tumore risponderà di più alla terapia per cui nel glioblastoma viene fatta l'analisi del gene MGMT per capire quanto il tumore risponderà alla terapia. I glioblastomi pediatrici differiscono un po' dai tumori dell'adulto.
Un lavoro del 2012 ha effettuato l'analisi mutazionale di 48 glioblastomi pediatrici che sono glioblastomi IDH wildtype. Hanno invece un'altra mutazione che è la mutazione del gene H3F3A che codifica per una proteina istonica. Si possono avere 2 tipi di mutazioni che sono: -K27M -G34B.
Questi due tipi di mutazioni le troviamo in tumori che si localizzano in sedi diverse. La mutazione K27M è presente nei glioblastomi pediatrici che si trovano lungo la linea mediana, per esempio del talamo, del tronco dell'encefalo. I glìoblastomi che hanno la mutazione del gene G34B si localizzano negli emisferi cerebrali quindi la distribuzione delle due mutazioni è differente per sede. Ma la cosa più interessante è che si è visto che i tumori della linea mediana con la mutazione K27M vanno particolarmente male perché sono molto aggressivi pur non essendo istologicamente aggressivi, lo posso avere un tumore che istologicamente ha le caratteristiche di astrocitoma diffuso di grado 2 ma se ha la mutazione k27m si comporta come un glioblastoma. Anche in questo caso la mutazione è più importante dell'aspetto istologico. Per questo è stata introdotta una nuova entità tra i tumori astrocitari che non si trova nella classificazione del 2007 e che si chiama "diffused midline glioma H3f3a, k27m mutato". Questa entità nella classificazione 2016, a prescindere dall'aspetto istologico viene considerata come grado 4 perché ha una prognosi cattiva. Se ho un tumore della linea mediana devo quindi valutare se ho questa mutazione. Questa mutazione si vede con un anticorpo all'immunoistochimica.

Tumori che originano dagli oligodendrociti si chiamano oligodendrogliomi. Posso averne due tipi: grado 2 e grado 3. Sono tumori piuttosto rari che possono insorgere in qualsiasi parte del SNC sono tumori dell'adulto e sono sensibili alla chemioterpia. Questo è l'aspetto istologico, simile agli oligodendrociti normali, ho delle cellule con un nucleo rotondeggiante e un alone chiaro perinucleare. Queste cellule neoplastiche tendono a infiltrare la corteccia cerebrale e a disporsi intorno ai neuroni dando delle immagini di satellitosi perineuronale. Oligodendroglioma non viene più definito dall'aspetto istologico ma è definito dalla codelezione 1p\19q. Quindi per essere sicuro di essere di fronte ad un oligodendroglioma devo valutare la presenza di questa codelezione. Se non sono in grado di fare i test molecolari lo definisco come NAS. Più dell'aspetto istologico è la codelezione a dare la sensibilità alla chemioterapia. LA codelezione si valuta col sequenziamento o con la FISH (ibridizzazione in situ con sonde fluorescenti). Nella nuova classificazione l'oligodendroglioma viene quindi definito come tumore con mutazione di IDH e codelezione di 1p\19q. L'oligodendroglioma anaplastico, che è il grado 3, rispetto al grado due ha un aumento e posso osservare la presenza di necrosi e di proliferazione vascolare. Non ho un grado 4 di oligodendroglioma perche il genere va prognosticamente meglio e non ho un grado di malignità sovrapponibile a quello del glioblastoma. Anche per l'oligodendroglioma anaplastico ho mutazione di IDH e codelezìone di 1p\19q. Se non posso eseguire i test lo diagnostico come NAS.
Rimane nella classificazione del 2016 l'entità oligoastrocitoma, tumore con morfologia intermedia. Se io mi trovo in un'anatomia patologica non in grado di valutare la mutazione di IDH e la codelezìone 1p\19q e ho un tumore con una morfologia ambigua tra astrocitoma e oligodendroglioma posso utilizzare questa diagnosi. è NAS perché io posso fare questa diagnosi solo se non ho i test molecolari. Perché se ho i test molecolari mi troverò di fronte a un tumore che ha la codelezìone 1p\19q e quindi è un oligodendroglioma oppure di fronte a un tumore che ha solo la mutazione di IDH ed è unastrocitoma. Ci sono però rari casi di tumori con doppio genotipo che hanno una popolazione di cellule con la codelezìone e una popolazione con la mutazione di IDH allora in questi rari casi posso parlare di oligoastrocitoma perche sono neoplasie miste anche da un punto divista genetico.
 

Tumori ependimali

Sono tumori che originano dalle cellule ependimali.

Ne conosciamo diversi tipi:
1. sub-ependimoma che è un tumore di grado 1
2. ependimoma mixopapillare anch'esso di grado 1
3. ependimoma RELA fusion positivo grado 2
4. ependimoma anaplastico grado 3
Anche per l'ependimoma non esiste il grado 4 perché non c'è una neoplasia cosi aggressiva come il glioblastoma. L'ependimoma di grado 2 lo ritroviamo sia nel bambino che nell'adulto. In genere nel bambino la localizzazione è a livello del 4 ventricolo mentre nell'adulto la localizzazione più frequente è a livello spinale. Macroscopicamente si presenta con un aspetto violaceo che indica una spiccata vascolarizzazione. Istologicamente forma rosette e canali ependimali mimando la loro azione fisiologica. Un'altra caratteristica sono le pseudorosette vascolari, in cui le cellule neoplastiche si dispondono attorno alle strutture vascolari.
Nell'ependimoma anaplastico di grado 3 rispetto al grado 2 ho un aumento deila densità cellulare, la presenza di mitosi, la presenza di necrosi e di proliferazione vascolare.
Una novità è l'ependimoma RELA Fusion positivo. Anche questa è un'entità basata su studi molecolari. è un ependimoma che ha una fusione tra due geni: il gene RELA e un altro gene presente sul cromosoma 11. Questo ependimoma colpisce sia adulti che bambini e la caratteristica che lo distingue è che è solo sopratentoriale. è importante distinguerla perché i dati ci dicono che gli ependimomi sopratentoriali con questa alterazione genetica hanno una prognosi peggiore rispetto agli altri ependimomi. Ancora non c'è una classificazione definitiva degli ependimomi ma si è visto che quelli sopratentoriali hanno delle modificazioni genetiche, quelli della fosse cranica posteriore ne hanno delle altre e quelli del midollo spinale delle altre ancora, nonostante lo stesso aspetto istologico. Altro tipo di ependimoma è l'ependimoma mixopapillare che è piuttosto raro, è un grado 1 e si localizza a livello della cauda equina, è benigno e si asporta facilmente senza dare recidive. Si chiama mixopapillare perche forma delle papille all'interno delle quali c'è un materiale mixoìde.
 

Altri  Gliomi

Tra gli atri gliomi troviamo quelli dei plessi corioidei si trovano a livello delle cavità ventricolari e producono il liquor cefalorachidiano. Sono tumori epiteliali e la loro nomenclatura è uguale a quella dei tumori epiteliali. Posso avere:
1. papilloma, tumore di grado 1 benigno.
2. papilloma atipico, tumore a malignità intermedia di grado 2
3. carcinoma dei plessi corioidei. Grado 3
 

TUMORI EMBRIONARI

Tra i tumori embrionari il più frequente è il medulloblastoma che è un tumore di grado 4 per definizione. In genere è dell'età pediatrica e si localizza a livello del cervelletto, nei bambini a livello del verme, nei rari casi dell'adulto si localizza negli emisferi cerebellari. Ha una crescita molto rapida e si diffonde attraverso il liquor cefalo-rachidiano che deve quindi essere analizzato per vedere se ci sono cellule tumorali. Si deve fare anche un RMN del midollo spinale per vedere se ci sono impianti che si sono diffusi attraverso il LCR. Ha una densa cellularità, mitosi frequenti, posso trovare necrosi e proliferazione vascolare. Spesso ha una differenziazione neuronale e le cellule neoplastiche si possono disporre a formare delle rosette dette di Homer-Wright. Avendo una differenziazione neuronale esprima markers neuronali come la sinaptofisina. La valutazione di Ki 67 nel medullo blastoma arriva anche al 90% è quindi un tumore ad alta attività proliferativa. Esistono diverse varianti istologiche:
1. medulloblastoma classico
2. medulloblastoma desmoplastico-nodulare
3. medullo blastoma con estensiva nodularità
4. medulloblastoma a grandi cellule o anaplastico
Questi sottogruppi istologici hanno un'importanza istologica in quanto il medulloblastoma di tipo nodulare è quello dalla prognosi migliore, quello a grandi cellule o anaplastico ha la prognosi peggiore.
Nella nuova classificazione sono stati introdotti anche i tipi molecolari in base ai quali il medullo blastoma viene suddiviso in 4 gruppi:
1. Gruppo con alterazioni del pathway di WNT ed è quello dalla prognosi migliore.
2. Gruppo con alterazioni SHH (sonic hedge-hog)
3. Gruppo 3
4. Gruppo 4
Hanno prognosi e terapia differente. Il primo gruppo è quello che va meglio, i gruppi 3 e 4 sono quelli che vanno peggio. Quindi è importante sia la classificazione istologica che quella molecolare. Anche in questo caso se non posso fare i test molecolari rimane la categoria NAS. La diagnosi non ha bisogno di attrezzature particolari perche con l'utilizzo di 4 anticorpi che sono: GAB1, betacatenina, filamina e YAP.

Tumori dei nervi cranici e paraspinali

Il più diffuso è lo Shwannoma, è un tumore di grado 1 a crescita espansiva, aderisce alle radici nervose, si riesce facilmente ad eradicare in toto e la sua più frequente localizzazione a livello del SNC è a livello della branca acustica dell'ottavo nervo cranico. Si manifesta con alterazioni dell'udito e si trova a livello dell'angolo ponto-cerebellare. è una neoplasia di colore giallastro, circoscritta e istologicamente ha un'alternanza di aree lasse e compatte. Le cellule neoplastiche si possono disporre a formare delle palizzate nucleari che vengono dette corpi di Verocay.

Tumori a cellule germinali

Del tutto simili ai tumori del testicolo e dell'ovaio, sono in genere tumori dell'infanzia e si localizzano sulla linea mediana a livello della regione sellare e della regione pineale. Il più frequente è il germinoma uguale al disgerminoma e al seminoma.

Tumori che originano dalle meningi

Possono originai dalle cellule meningoteliali e si chiamano meningiomi oppure dai tessuti mesenchimali. I meningiomi originano dalle cellule meningoteliaii presenti a livello dell'aracnoide e in particolare a livello delle granulazioni del pacchioni. Potrò avere sia meningiomi intracranici che spinali. In genere sono tumori benigni. Quando sono maligni possono infiltrare l'osso, il parenchima cerebrale. Una delle caratteristiche istologiche è la presenza di corpi psammomatosi che sono concrezioni calcaree (anche nel carcinoma papillare della tiroide e dell'ovaio). Una delle caratteristiche dei meningiomi è quella di formare delle strutture vortcoidi in cui si dispongono le cellule a bulbo di cipolla emulando le cellule meningoteliali normali che troviamo nelle granulazioni del Pacchioni. Sono neoplasie degli adulti, soprattutto del sesso femminile perché si pensa che abbiano una crescita correlata alla presenza di ormoni sessuali tant'è che spesso questi tumori si sviluppano durante la gravidanza. Secondo alcuni ci sarebbe anche un'associazione con l'uso di contraccetivi. Altro fattore di rischio è la presenza di neurofibromatosi. I pazienti affetti da questa patologia tendono infatti a formare meningiomi multipli per la mutazione del gene NF2. Sono lesioni dure rotondeggianti che aderiscono alla dura ma che sono facilmente enucleabili. Nella maggiorparte dei casi hanno una crescita di tipo espansivo. Possono improntare il parenchima cerebrale senza infiltrarlo. Ne esistono 15 diversi istotipi e 3 gradi di malignità (1,2,3). Quelli di grado 1 sono l'80% e sono caratterizzati da un basso indice mitotico (<4 mitosi per 10 campi ad alto ingrandimento) non infiltrano il parenchima e hanno un lento accrescimento. Gli istotipi più frequenti del grado 1 sono:
- Il meningioma meningoteliale, tende caratteristicamente a formare strutture vorticoidi
- Il meningioma fibroblastico le cellule somigliano ai fibroblasti
- Meningioma transizionale, caratteristiche intermedie tra i primi due
Una minor quota di meningiomi sono di grado 2 (15-20%). Hanno un accrescimento più rapido e tendono alla recidiva. Sono più frequenti nel sesso maschile. Dopo l'asportazione dovrebbe andare alla radio sebbene non vi sia unanimità a riguardo. Gli istotipi de grado due sono:
- Meningioma atipico: almeno 4 mitosi per 10 campi ad alto ingrandimento oppure l'infiltrazione del parenchima cerebrale.
- Meningioma a cellule chiare
- Meningioma cordoide
Una piccola percentuale di meningiomi sono di grado 3, sono estremamente aggressivi. Non ho il problema delle recidive perche sono tumori mortali.

Gli istotipi sono 3
- Meningioma anaplastico
- Meningioma rabdoide
- Meningioma papillare

Tumori della regione sellare

Sono i tumori della neuroipofisi e dell'asse ipotalamo ipofisario come il craniofaringioma. è un tumore raro dall'aspetto cistico con un liquido denso giallastro. Se ne distinguono due istotipi che sono:
- Craniofaringioma papillare, con mutazione del gene BRAF come il melanoma
- Craniofaringioma adamantinomatoso

Tumori metastatici

Tra i più frequenti. Da carcinoma del polmone, della mammella, rene e del tratto gastroenterico. Col miglioramento delle tecniche si vedono metastasi che prima non era possibile vedere.

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