Il tumore del polmone, perchè?
appunti del dott. Claudio Italiano

I caso clinici reali. Perché parlarvi di tumore del polmone? Perché si tratta
di una neoplasia subdola ed insidiosa, che vi pugnala alle spalle quando meno ve
lo aspettate. Infatti mi ricordo il caso di un mio amico, che ho seguito agli albori
della mia professione medica, quando aveva iniziato ad accusare
emottisi e
disfonia e si era rivolto all’otorinolaringoiatra.
L’otorino
aveva prescritto una terapia con vit. B12 ed insufflazioni (sic!). Dopo
qualche tempo la disfonia era
divenuta conclamata ed al paziente rivalutato, da un altro otorino a cui io lo avevo
indirizzato, stavolta al Policlinico di Messina, era stata riscontrata un' evidente
compressione del nervo laringeo ricorrente, con paralisi di una corda vocale.
Infatti il paziente non riusciva a pronunciare la lettera “e”, che, come è noto,
si fona con le due corde vocali che vibrano strette ed accollate fra di loro. Tale
paziente aveva avuto nei mesi precedenti tosse,
bronchite ed emottisi, cioè sputo di sangue e fumava
(fumo) come un turco, per ragioni di
stress lavorativo, nelle pause d’attesa fra
un cliente ed un altro.
Un altro caso, purtroppo a me molto vicino, si è manifestato
in modo ancora più subdolo; il paziente ha presentato un vistoso ed improvviso
versamento pleurico, che non regrediva con
la terapia cortisonica e diuretica dell’ansa (lasix) associata al canrenoato e neppure
con le ripetute toracentesi evacuative: si riformava in maniera imponente e repentina,
negli ultimi mesi, con la velocità di 1-2 giorni, mentre inizialmente il
versamento pleurico si formava con la cadenza semestrale.
Eseguita una toracentesi, stavolta in ambiente di
Chirurgia Toracica, sempre al Policlinico di Messina, questa documentò un polmone
destro con un lobo atelettasico, una pleura infiammata con sinechie di fibrina e
cotenne giallastre sospette per eteroplasia; durante la toracentesi fuoriuscirono circa 1.500 cc
di liquido pleurico, di colore giallo ambrato, torbido, e si parlò di “empiema al
I stadio”. Nei giorni a seguire, però, il polmone continuò a drenare vistosamente
350, 400 cc di liquido pleurico/die, per complessivi 2500-3000 cc nell’arco di 7
giorni. La TAC con mezzo di contrasto risultò negativa ed anche le biopsie pleuriche
che erano state eseguite non documentarono
mesoteliomi o altre lesioni. Fu solo
l’esame citologico del liquido pleurico, ripetuto nel tempo, a documentare cellule
atipiche, provenienti da un ipotetico carcinoma squamoso broncogeno. Il paziente
non superò lo stress del drenaggio, stante le condizioni cliniche già debilitate
ed i problemi cardiologici di base e non fu possibile andare oltre con i trattamenti
e le indagini del caso, che avrebbero potuto comprendere un BAL o una fibroscopia.
Altre volte, invece, è un “brutto ilo” polmonare che cela nel suo contesto un pacchetto linfonodale che riceve drenaggio da un carcinoma associato, come immagine di “ilo
globoso”. Il paziente, di prima, ancora, accusava la sindrome di Pancoast,
cioè il tumore interessava la pleura costale ed il plesso brachiale, causando un
dolore toracico assai intenso alla
spalla destra, che era stato scambiato dapprima per un
artrosi scapolomerale destra,
stante un precedente trauma della spalla che aveva subto il paziente per una caduta
e l’attività lavorativa impegnativa che aveva avuto in gioventù come lavoratore
nelle miniere. Gli altri segni erano stati una
dispnea intensissima, non spiegabile neppure
dall’emogas (i gas respiratori erano nei
limiti della norma, sia per la pressione parziale di ossigeno che di anidride carbonica,
che per il pH), tosse insistente, stancante, con molta produzione
di un espettorato schiumoso e purulento, ma mai sanguinolento, e
dolore epigastrico che simulava un
ulcera gastrica, altro segno era la disfagia e l’anoressia,
con rifiuto assoluto del cibo e dimagrimento inispiegabile (cfr
bronchite e malattia sistemica). Il paziente, infine,
aveva espisodi ricorrenti di riacutizzazione di broncopneumopatia
cronica ostruttiva, con febbre, sempre
meno sensibile a trattamento antibiotico ed una insonnia spiegabile con probabili
metastasi cerebrali e con la dispnea notturna conseguente con il decubito e la compressione
del polmone. Altre volte sono presi i linfonodi paracavali che danno compressione
sulla vena cava superiore e determinano stasi venosa e la cosiddetta “ sindrome
dell’edema a mantellina”.
Epidemiologia
(cioè dal greco epì demòs logòs, studio sul popolo).
Il tumore del polmone è una neoplasia in continua ascesa, se è vero che dal 1950
al 1980 i casi di tumore si sono impennati del 330% nelle donne e del 225% negli
uomini ed in crescita negli uomini di colore. Negli USA, dove è l’adenocarcinoma
in hit parade, sono la principale causa di morte per cancro sia per i maschi
(> 100.000/anno), sia per le femmine (> 50.000/anno). Incidenza max : 55-65 anni.
Anche noi ed il nostro hinterland, se Roma non interviene facendo rispettare le
leggi ambientali ed il risanamento, ha contribuito molto ai casi epidemiologici!
All'atto della diagnosi solo il 20% ha una forma localizzata; di solito, tuttavia,
la prognosi è sempre cattiva. La sopravvivenza a 5 anni è solo del 30% per i maschi
e del 50% per le femmine (nelle donne la forma più frequente è l’adenocarcinoma).
Nel corso degli anni, si sono osservate variazioni di frequenza di istotipo (l’adenocarcinoma
è al momento la forma più comune negli USA).
Eziopatogenesi.
Ciò è relazionabile a mutati costumi di vita, all’uso di sigarette nelle donne ed
al fatto che anch’esse lavorano in industria al pari degli uomini. I tumori polmonari
possono essere distinti in "primitivi" e "secondari", cioè in tumori che insorgono
dal polmone o che si manifestano come metastasi a distanza, detti in gergo medico
“ripetizioni”. Ancora quelli primitivi, cioè quelli propri del polmone, possono
essere benigni nel 5% dei casi oppure maligni e questi sono i più frequenti con
il 95% dei casi. Diciamo subito che il tumore del polmone è in realtà un tumore
che derivano dal bronco e, più esattamente, dal rivestimento epiteliale del bronco,
specie dei bronchi di grosso calibro, e soprattutto all’ilo, cioè nel punto in cui
il bronco penetra nel parenchima polmonare, mentre le forme connettivali, cioè quelle
del tessuto di riempimento, sono molto rare e si tratta per lo più di sarcomi. Un'altra
distinzione “spicciola” è in “tumori a piccole cellule” e “ tumori non a piccole
cellule” e tale distinguo trova ragione di essere nell’elevato grado di malignità
delle prime forme, che più frequentemente delle altre danno origine a metastasi,
specialmente nell’encefalo.
Come prevenire il carcinoma del polmone?
Fattori di rischio
•Il fumo di sigaretta e quello delle industrie! Il
fumo passivo è anch’esso rischioso per la genesi
del tumore come quello attivo; inoltre lo smog e l’inquinamento atmosferico (Sostanze
chimiche industriali (nichel, cromo, arsenico e cadmio,Radiazioni ionizzanti) e
la permanenza in ambienti chiusi come le miniere dove esiste il radon, (cfr
Rischio di cancro del respiratorio
ed inquinamento industriale ). Ancora occorre pensare alla genesi multi-fattoriale,
cioè a fattori predisponenti ambientali e genetici. La
dieta con cibi grassi predispone, mentre preferire
una dieta a base di frutta e verdura, con deficit di vit E e beta-carotene
previene l’insorgenza della neoplasia. Poi il tumore, come diceva il mio compianto
professore, “è un canzone che si balbetta in culla” : familiarità e mutazioni
del gene RB (pazienti con retinoblastoma che raggiungono l'età adulta) e del gene
p53 primo grado hanno un rischio di sviluppare cancro del polmone o un’altra neoplasia
di 2/3 superiore).
Radon
Il radon è un gas inodore e incolore, generato dai processi di decadimento del
radio, esso stesso prodotto del decadimento dell'uranio, presente diffusamente
nella crosta terrestre (granito e minerali usati per la costruzione delle
abitazioni). Il radon rappresenta un elemento volatile e radioattivo, in grado
di indurre mutazioni a carico del DNA e di rappresentare quindi un rischio
concreto di neoplasia, in relazione alla mortalità assoluta per cancro al
polmone è stato stimato che dal 5 al 20% di insorgenza di tumore mortale è
dovuta a tale esposizione, specie nei minatori.
Amianto
Fibre di asbesto (corpo aghiforme circondato da inclusioni rotondeggianti
marroni) in aspirato citologico svolto per la diagnosi di tumore polmonare.
L'amianto, oltre a essere implicato nella patogenesi della asbestosi e del
mesotelioma pleurico, mostra un ruolo sinergico con il fumo di tabacco per lo
sviluppo di carcinoma del polmone
Inquinamento atmosferico
Benché non siano presenti ancora dati definitivi, l'esposizione allo smog e
all'inquinamento atmosferico (prodotti della combustione dei derivati del
petrolio e prodotti delle lavorazioni che comportano l'uso di metalli
particolari come nichel e cromo) è chiamata in causa nella patogenesi di cancro
mortale del polmone.
Virus
La capacità oncogena dei virus è stata ampiamente dimostrata nel modello
animale, benché recenti evidenze suggeriscano il ruolo potenziale del papillomavirus, del poliomavirus JC, del simian virus 40 (SV40), del
virus BK e del citomegalovirus nella patogenesi del carcinoma del polmone
nell'uomo. Questi virus possono alterare il ciclo cellulare e bloccare i
processi di apoptosi, promuovendo un anomalo controllo della replicazione
cellulare e il successivo sviluppo di neoplasia.
Predisposizione genetica
La presenza di anomalie ereditarie a carico di p53 (come la sindrome di Li-Fraumeni) e di Rb
predispongono al carcinoma del polmone. Un ulteriore gene coinvolto sembra
essere il gene che codifica per il citocromo CYP1A1, della famiglia del sistema
enzimatico P450, responsabile del metabolismo di alcuni
farmaci, di composti aromatici e del benzopirene.Polimorfismi a carico di questo
gene comportano un alterato metabolismo dei composti cancerogeni presenti nel
fumo di sigaretta, con maggiore suscettibilità al cancro per i soggetti che
hanno ereditato la variante enzimatica del CYP1A1.
continua> tumore del polmone parte seconda
Link per approfondire il tema del carcinoma polmonare
Tumore del polmone
Speciale tumore del polmone
Classificazione dei tumori polmonari
Diagnostica e stadiazione del tumore del polmone
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