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Scala di Tinetti, prevenzione delle cadute del paziente

  1. Gastroepato
  2. La visita
  3. Scala di Tinetti
  4. Andatura propulsiva, spastica e steppante
  5. Disordini movimento
  6. Disturbi della marcia

Scopo e campo di applicazione

a cura del dott. Claudio Italiano

La presente procedura ha lo scopo di descrivere responsabilità, criteri e modalità di compilazione, gestione, archiviazione in Cartella Clinica della scala di Tinetti.

La Valutazione Multidimensionale dell'anziano da adesso in poi "VDM", è un "Processo di tipo dinamico e interdisciplinare volto a identificare e descrivere, o predire, la natura e l'entità dei problemi di salute di natura fisica, psichica e funzionale di una persona non autosufficiente, e a caratterizzare le sue risorse e potenzialità."

Gli scopi e le caratteristiche della VMD sono di arrivare ad una conoscenza dell'anziano per determinare le sue necessità. Deve permettere non solo la valutazione delle condizioni cliniche ma anche e soprattutto delle capacità residue del paziente relative al grado di autonomia, deterioramento cognitivo e relazioni sociali.
• Le valutazioni devono essere di semplice e rapida definizione, pur nel rispetto di una rigidità nella definizione dei parametri e delle classificazioni adottate.
• Le valutazioni debbono essere effettuate periodicamente permettendo il confronto con quelle precedenti.
• Permettere di definire le singole Valutazioni sotto forma di un parametro numerico od una classe di appartenenza di quel paziente, al fine di poter utilizzare lo stesso, nei casi indicati, anche come indicatore numerico.
In particolare si tratta di individuare e poi compilare alcune schede/scale di valutazione, ognuna specifica per una determinata area o funzione (tipo il livello di autonomia, il grado di relazioni sociali, il grado di disabilità ecc.) che nella loro globalità vengano a definirci le caratteristiche generali di quel paziente e la sua evoluzione nel tempo. Esistono numerose tipi di scale di seguito riportate che valutano svariati aspetti del mondo degli anziani.

Documenti di riferimento

PGS N.01 " Emissione e Gestione dei documenti del sistema qualità"
Linee Guida SIGG ( società Italiana gerontologia e geriatria)
Le cadute in ospedale e nelle strutture residenziali, ASL3 Genova,2007;
Barelli P., Prevenzione delle cadute nell'anziano. Dossier Infad 2006 ;
NICE. The assessment and prevention offalls in older people. Clinical practice guideline 2004;
P. Chiarì .Valutazione degli strumenti di misura del rischio cadute dei pazienti, Centro Studi EBN - Bologna, 2002 ;
Prevenzione delle cadute da incidente domestico negli anziani, PNLG n. 13, 2007;
 

Definizione di caduta

- "Improvviso non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica, o assisa o clinostatica". La scala di Tinetti è un test osservazionale e di performance che quantifica la prestazione motoria ed identifica i soggetti a rischio di caduta. Viene somministrata da personale sanitario (medici, infermieri) e necessita di circa 10 minuti per la somministrazione. Il risultato deve essere inserito in cartella clinica ove rappresenta parte integrante.

Descrizione delle attività

La valutazione del rischio

Deve essere eseguita in tutti i soggetti ricoverati presso le UU.OO. o in fase di osservazione presso i Pronto Soccorso, nei pazienti con età > di 65 anni e in tutti quei pazienti le cui patologie potrebbero essere causa di cadute accidentali. La valutazione del rischio deve essere effettuata entro 24-48 ore dal ricovero e qualora le condizioni cliniche e funzionali del paziente si modifichino attraversò la scala Tinetti, compilata dall'infermiere .
Alla compilazione della scala si associa la valutazione clinica del medico come elemento irrinunciabile nella definizione del rischio di caduta.
• Copia della scheda di Valutazione deve essere inserita nella cartella clinica.

La prevenzione delle cadute

Gli interventi di prevenzione devono tener conto del fatto che le cadute hanno un'eziologia multifattoriale e complessa e pertanto il messaggio principale che emerge da tutta la letteratura esaminata è che "interventi multifattoriali mirati sono più efficaci rispetto ad interventi volti a modificare un singolo fattore di rischio".
Gli interventi principali si riferiscono a :
• Revisione / riduzione dei farmaci per le persone anziane che prendono 4 o più farmaci e in generale per quelli che assumono psicofarmaci
• correzione dei deficit visivi
• Training per la forza e l'equilibrio
• Incoraggiare la partecipazione delle persone anziane e dei loro familiari ai programmi di prevenzione
• Gestione dell'incontinenza
• La minimizzazione dell'allettamento durante il ricovero per pazienti anziani è una misura pratica e realistica che ha implicazioni per la prevenzione delle cadute così come per altre complicazioni acquisite in ospedale
• Riduzione rischi ambientali

Frattura pertrocanterica di femore sinistro,
in anziana paziente con osteoporosi, per caduta
freccia rossa

Mobilizzazione del paziente con ipotensione

Nell'approccio al paziente a rischio di caduta, l'ipotensione ortostatica rappresenta una priorità, revisionare la terapia, realizzare interventi che migliorino l'equilibrio, la capacità di eseguire i passaggi posturali e la marcia.
Quando si aiuta il paziente ad alzarsi dalla posizione seduta o clinostatica osservare i seguenti accorgimenti:
• Fare alzare il paziente lentamente;
• Quando seduto, invitare il paziente a flettere alternativamente i piedi, prima di camminare
• Invitare il paziente a spostare il proprio peso da un piede all'altro, dondolando, prima di rimanere fermo in piedi o prima di camminare;
• Far sedere immediatamente il paziente, alla comparsa di vertigini;
Dopo i pasti, se insorge ipotensione postprandiale, invitare il paziente a riposare prima di deambulare
All'ingresso in struttura, mostrare al nuovo paziente la stanza di degenza, il bagno e il reparto. Interventi informativi:
• Mostrare come si suona il campanello.
• informarne la persona e la sua famiglia del rischio caduta
• Spiegare alla persona ad alto rischio l'importanza di informare l'infermiere ogni volta che si reca in bagno o si allontana dal reparto.

Interventi educativi:
• I fattori di rischio presenti;
• Le modalità con cui eseguire i passaggi posturali in sicurezza;
• Le modalità con cui alzarsi in presenza di ipotensione ortostatica. Interventi infermieristici:
• Collocare il paziente a rischio di caduta vicino alla guardiola
• Collocare il paziente con urgenza evacuativa vicino al bagno
• Accompagnare periodicamente i pazienti deambulanti a rischio di caduta in bagno
Qualora il paziente effettui terapia infusionale, e non vi sia la necessità di infondere i liquidi in modo continuativo nelle 24 ore, programmare la somministrazione lasciando libero il periodo di riposo notturno.

Mobilizzazione e deambulazione

Le strategie che possono essere usate per i pazienti a rischio includono le seguenti azioni:
• Prima della deambulazione controllare che il paziente indossi abiti e scarpe della giusta misura;
• evitare le ciabatte e le calzature con suola scivolosa;
• se il paziente è portatore di pannolone, controllare che sia ben posizionato;
• utilizzare gli ausili idonei alla persona ed in collaborazione con il fisioterapista, fornir l'addestramento necessario;
• non utilizzare carrozzine con predella fissa e/o senza freni;
se il paziente è in carrozzina utilizzare apposite cinture di sicurezza e/o cuscini antidecubito che impediscano lo
scivolamento
 

La gestione del paziente caduto

Valutare se la persona ha riportato lesioni prima di mobilizzarla (ferite, traumi cranici, dolori / traumi determinanti
fratture):
• Applicare il protocollo BLSD in caso di perdita di coscienza ;
• Tranquillizzare il paziente / posizionarlo in maniera appropriata e confortevole;
• Rilevare i parametri vitali: PA in clino - ortostatismo ;
• Comunicare al medico la caduta del paziente al fine di consentire una tempestiva valutazione clinica
• Predisporre il paziente per eventuali accertamenti diagnostici ;
• Discutere con la persona (in un momento appropriato), la percezione dell'esperienza, valutando insieme i fattori che hanno determinato la caduta e l'eventuale intervento su fattori di rischio modificabili;
• Informare la famiglia della caduta analizzando insieme i fattori di rischio modificabili e relativi interventi;
• Documentare l'evento compilando la scheda di segnalazione;
• Sorvegliare la persona caduta per complicanze tardive in caso di trauma cranico, frattura e paziente demente, confuso, disorientato;
•Attuare interventi volti ad ridurre i fattori di rischio modificabili in quanto il paziente caduto è da ritenersi a rischio di ulteriore caduta.

Segnalazione del paziente caduto

Tutte le cadute devono essere segnalate, indipendentemente dal fatto che abbiano causato o meno un danno al paziente, con I' apposita scheda di segnalazione cadute che è composta da due sezioni (vedi allegato) : -la 1° sezione a compilazione infermieristica - la 2° sezione a compilazione medica 
Le segnalazioni devono essere inviate entro 48 ore dall'evento (via fax o e-mail) alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero o alla direzione del distretto sanitario e contemporaneamente al responsabile aziendale per la gestione del rischio clinico.

segue  Tinetti, la scheda (scheda da compilare)


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