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Spondilite anchilosante

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La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria cronica associata all'antigene HLA-B27 ad etiologia sconosciuta.

Colpisce principalmente le articolazioni sacroiliache e lo scheletro assiale; il coinvolgimento delle articolazioni periferiche è meno comune. In più del 60% dei pazienti possono essere presenti manifestazioni extrascheletriche come uveite, insufficienza aortica, fibrosi polmonare, fibrosi retroperitoneale ed infiammazione dell'ileo e del colon.

Questa malattia è presente in tutte le nazioni del mondo in relazione alla prevalenza dell'antigene HLA-B27. In Occidente, la spondilite anchilosante ha una prevalenza dello 0.2% ed un'incidenza di 6/100.000 casi l'anno.
è più frequente negli uomini, con un rapporto maschi-femmine compreso tra 2:1 e 3:1. Generalmente esordisce durante la seconda o terza decade di vita; è rara in età infantile. Le conseguenze a lungo termine sono legate ai costi (sia diretti che indiretti), all'impatto sulla qualità di vita ed all'aumento della morbidità e della mortalità.

Etiologia e patogenesi della SPA

Negli ultimi anni gli studi condotti hanno migliorato la nostra conoscenza della patogenesi della spondilite anchilosante. Sono state proposte numerose ipotesi, non esclusive, per spiegare l'interazione tra HLA-B27 e le cause che agiscono come trigger. I fattori più ampiamente studiati sono le infezioni, che possono essere batteriche (Yersinia, Shigella, Salmonella, Campylobacter, Chlamydia) o virali, ed altri agenti ambientali e tossici. L'ipotesi principale è che esistono determinati peptidi antigenici immunodominanti in comune con gli agenti patogeni responsabili dell'artrite. Di conseguenza, quando uno di questi agenti (infettivi) invade un paziente HLA-B27 positivo, nell'articolazione si sviluppa una reazione immunitaria cellulo-mediata. Ciò è noto come ipotesi del "peptide artritogenico". Rimane da capire come prenda il via il processo iniziale e stabilire quale sia lo stimolo pro-infiammatorio della cascata di eventi. La maggioranza degli studi si è concentrata sull'influenza dei linfociti T; tuttavia, in altri studi più recenti è stato esaminato il ruolo patogenetico delle cellule B.

L'Artrite enteropatica periferica

 Essa si divide in due tipi:
Tipo 1 (pauciarticolare < 5 articolazioni colpite.
4,4% dei pazienti, si associa ad HLA-B27 nel 26% dei pazienti; si presenta con episodi di oligoartrite (ginocchia) a carattere auto-limitante; si associa alle recidive di IBD (Malattia infiammatoria intestinale); si può associare ad altre manifestazioni extraintestinali; può precedere (come la spondilite) la diagnosi di IBD.
Tipo 2 (poliarticolar: > o uguale a 5 articolazioni: interessa 2,9% dei pazienti, è un'artrite simmetrica, interessa le MCF, ha andamento cronico, è indipendente dall'attività delle IBD, non si
associa ad HLA-B27; si associa solo ad uveite; raramente precede la diagnosi di IBD.
La diagnosi differenziale è imperativa con lombalgia infiammatoria. Questa ha esordio subdolo, dolore sordo, difficile da localizzare, spesso intermittente ed unilaterale all'inizio, il dolore p più intenso a riposo, si associa a rigidità del movimento e si attenua col movimento, accentuato dai colpi di tosse e dagli starnuti, causa astenia.

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