Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Cliccando su "Accetto" acconsenti all'uso dei cookie.

Il singhiozzo, le cause

  1. Gastroepato
  2. La visita
  3. Il singhiozzo, cause
  4. Il singhiozzo
  5. Il singhiozzo in oncologia

Il singhiozzo

Definizione: si definisce "singhiozzo" la presenza di contrazioni diaframmatiche involontarie, persistenti, ripetitive di causa diversa dovute ad una irritazione del nervo vago e del frenico.

Il singhiozzo è, dunque,  una contrazione involontaria  del diaframma toracico (muscolo posto sotto i polmoni che divide torace da addome), e si ripete nel tempo ad intervalli più o meno regolari.

In caso di singulto persistente (> 48 ore di durata), va ricercata la presenza di una malattia di base. Quadro clinico del sintomo predominante: singhiozzo primariamente non reprimibile che compare ad intervalli diversi.

Può verificarsi ad esempio a seguito della repentina dilatazione dello stomaco, di bruschi sbalzi di temperatura, in caso di ingerimento non corretto di un liquido o ancora a seguito di danneggiamento della mucosa gastrica che può indirettamente irritare il diaframma.

Il tipico suono è dovuto alla brusca chiusura della glottide ad ogni contrazione del diaframma.

Sebbene si tratti di un disturbo molto fastidioso, il singhiozzo può essere invece un ottimo aiuto a diagnosticare determinate patologie. Se il singhiozzo persiste per diverse ore, o si ripresenta troppo frequentemente, meglio il parere di un medico piuttosto che affidarsi alle cure "fai da te".

Dal punto di vista della tempistica.

Distinguiamo:

- Un singhiozzo isolato: è la tipologia di singhiozzo più comune, che tutti provano almeno una volta nel corso della propria vita

- un singhiozzo acuto: è un tipo di singhiozzo che può durare fino a 48 ore ma di solito scompare spontaneamente.
- un singhiozzo cronico: è un singhiozzo che ha una durata superiore a 48 ore, anch'esso caratterizzato da contrazioni frequenti e rapide.

Possibili cause del singhiozzo

• Funzionali: eccessiva distensione dello stomaco dovuta a mangiare, bere, gas, aerofagia, improvviso cambiamento di temperatura nell'esofago (ghiaccio, bevande calde), carico/agitazione psichici ed emozionali
• Intossicazioni: effetti collaterali di determinati medicinali, in particolare diazepam, barbiturici, desametazone; abuso di alcool
• Metaboliche: Insufficienza renale ed insufficienza epatica, sepsi,spostamenti degli elettroliti
• Disturbi del SNC: Meningite, encefalite, trauma cranico encefalico, tumori tronco-encefalici, apoplessia, insufficienza cerebrovascolare, aumento della pressione endocranica generale
• Organospecifiche

Malattie della gola

Struma
Ingrossamenti dei linfonodi


Malattie del torace

• Tumori ed infiammazioni dell'esofago/del mediastino
Infarto del miocardio, pericardite
• Empiema pleurico, pleurite
Aneurismi dei grossi vasi
Polmonite, bronchite


Malattie dell'addome

• Ascesso subfrenico
Epatomegalia
• Malattie del pancreas, della cistifellea e del fegato (in particolare, ascesso epatico)
• Carcinomi peritoneali


Psichiatriche

Anoressia nervosa

 

Trattamento del singhiozzo

A titolo di conoscenza, riportiamo le cure più frequenti per il singhiozzo, ma è sempre buona norma rivolgersi al proprio medico curante, perchè dietro il singhiozzo si celano delle cause che lo determinano talora molto insidiose.

1) Farmaci: clorpromazina (antipsicotico), metoclopramide , baclofen, un  miorilassante);
2) applicazione di un sondino nasogastrico: se lo stomaco è disteso, è possibile fermare il singhiozzo ricorrendo al sondino nasogastrico, un tubicino sottile e flessibile inserito nel naso, che scende fino allo stomaco;
3) anestesia del nervo frenico: Se le terapie meno invasive non sono efficaci, il medico vi può consigliare un'iniezione di anestetico che blocchi il nervo frenico e fermi il singhiozzo;
4) Terapia chirurgica con impianto che stimola il nervo vago

oppure cfr indice visita paziente