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Sigaretta elettronica, e-cig, fa bene o no?

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Sigaretta elettronica

La sigaretta elettronica è stata inventata nel 2003 da un farmacista cinese, ed è oggi utilizzata da milioni di persone in tutto il mondo; contiene un dispositivo che rilascia una piccola quantità di nicotina attraverso un microsistema di riscaldamento a pile che emette nicotina e fumo, analogamente a una vera sigaretta.

Nella sua piccola indagine clinica, Farsalinos ha misurato la funzione cardiaca (tramite ecocardiogramma), la pressione arteriosa e la frequenza prima e dopo il fumo nei fumatori di età fra 25 e 45 anni.

La sigaretta elettronica (o e-cigarette) è un dispositivo elettronico che emula i tradizionali prodotti per il fumo, quali le sigarette, i sigari e le pipe.  E' uno strumento dotato di una batteria ricaricabile che consente di inalare vapore di una soluzione di glicole propilenico, glicerolo, nicotina (in quantità variabile o anche assente) e aromi alimentari.  Il vapore inalato consente di provare un sapore e una sensazione simile a quella provata inalando il fumo di tabacco di una tradizionale sigaretta. Non essendovi combustione, però, il rischio cancerogeno è teoricamente più basso per la mancanza dei residui dovuti a questo processo (catrame, idrocarburi policiclici aromatici, ecc...).

La maggior parte delle sigarette elettroniche utilizza una batteria agli ioni di litio ricaricabile per fornire energia al vaporizzatore.

Indicazioni

La sigaretta elettronica può aiutare le persone tabagiste per allontanarle dal fumo di sigaretta o pipa,  per controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori, perché permette di evitare il catrame e i molti gas tossici contenuti nel fumo di pipa, sigari e sigarette, esponendo a rischi più limitati.
Se una persona non ha mai fumato, è controindicato usare  le sigarette elettroniche, poiché la nicotina favorisce ipertensione e diabete (e nei giovani può interferire con lo sviluppo neurologico); inoltre le sostanze aromatizzanti - presenti anche nei prodotti senza nicotina - sono sospettate di esporre a rischi per la salute.

Al suo interno è presente un sensore meccanico che rileva la differenza di pressione che si verifica durante l'aspirazione da parte del fumatore. Questo sensore agisce da interruttore che attiva elettricamente la batteria e gli permette di fornire energia al vaporizzatore per il suo funzionamento.

Il dibattito sull'utilità della sigaretta elettronica come metodica di disassuefazione al fumo ha coinvolto i cardiologi dell'Eurtopean Society of Cardiology.

E' stato infatti valutato il rischio di eventi avversi e cardiopatia ischemica confrontando la sigaretta reale con il danno di quella elettrolica, valutando i rischio per qualsiasi evento avverso acuto, secondo i dati preliminari di uno studio di confronto fra fumo reale di sigaretta e fumo elettronico in una cinquantina di volontari.

Si tratta del secondo studio in assoluto sulle sigarette elettroniche, condotto dal greco Konstantinos Farsalinos dell'Onassis Cardiac Surgery Center, situato nel popoloso quartiere ateniese di Kallithea.

Le sigarette elettroniche usate nello studio contenevano 11 mg/mL di nicotina, una quantità definita "moderata" da Farsalinos, il quale fa presente che in alcuni prodotti tale quantità arriva fino a 23 mg/mL.

Il dato inquietante di questo studio greco riguarda quanto osservato con il fumo normale: pur senza effetti acuti rilevanti, tutti i parametri cardiaci studiati risultano alterati dopo il consumo di una sola sigaretta vera (+8% pressione sistolica, +6% diastolica, +10% frequenza cardiaca).

Molto inferiori invece, le modifiche indotte dalla sigaretta elettronica. Secondo i ricercatori, la sigaretta elettronica non produce i prodotti della combustione che si sommano perniciosamente agli effetti della nicotina.

Rimane il problema che queste sigarette elettroniche non sono riconosciute come dispositivi medici e sfuggono quindi a regolamenti più rigorosi

 

Pericoli connessi all'uso di e-cig

Fra l'altro il riscaldamento del glicole propilenico e della glicerina può produrre formaldeide e acetaldeide, che, a dosi più elevate sono considerate sostanze  cancerogene,  inseriti nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene dello IARC.

Anche il diacetile, un aroma molto utilizzato fra l'altro nel burro, è sicuro quando viene ingerito, ma è associato all'insorgenza di bronchiolite obliterante se viene inalato nel tempo ed è una sostanza molto usata nelle e-cig.

Uno studio pubblicato nell'aprile del 2017 su una rivista della Società americana di fisiologia sono circa 7.000 i diversi composti aromatizzanti contenuti nelle sigarette elettroniche in vendita negli Stati Uniti, con caratteristiche biochimiche molto variabili.

Alla luce dei test preliminari effettuati, i ricercatori concludono che questi composti "dovrebbero essere esaminati uno a uno in maniera approfondita per determinare la potenziale tossicità nel polmone o altrove".

Tra i possibili pericoli associati all'uso delle sigarette elettroniche non va dimenticato quello legato all'intossicazione per contatto accidentale con il liquido a base di nicotina contenuto nelle cartucce, possibile se la sigaretta elettronica viene usata quando si è sdraiati. Negli ultimi anni sono aumentate moltissimo anche le segnalazioni ai centri antiveleni relative all'intossicazione di bambini piccoli, che secondo uno studio pubblicato su Pediatrics nel 2016

 

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