segni neurologici di frequente riscontro
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Aggiornamento per il medico pratico
#La visita del paziente neurologico
#Segni di lesione della via piramidale
#Segni gravi di decerebrazione
#Vigilanza del paziente e stato di coma
#Definizione di coma
#Afasia o disartria
#Aprassia
appunti
del dott. Claudio Italiano
Quando dobbiamo visitare un paziente di pertinenza neurologica
occorre valutare alcuni segni che egli presenta:
la vigilanza
la motricità
l'eloquio
la capacità di compiere gesti a comando
il tono muscolare, la spasticità , le contrazioni, le clonie ecc.
In questa pagina, in breve, potete rivedere i segni di più facile riscontro, per
risalire ad un'ipotesi diagnostica.
Il paziente con vasculopatia cerebrale acuta può presentare:
• stato confusionale, fino allo stupore ed al coma o, peggio ancora, agitazione
psico-motoria, segno di emorragia encefalica (!)
• deficit nei movimenti degli arti, “ i segni di lato”, cioè paresi o paralisi o
ipostenie laterali, espressioni di un insulto ischemico-emorragico in uno dei due
emisferi, quello contro laterale al lato interessato dalla paresi.
• Eseguire la manovra del Mingazzini: il paziente, se invitato a tenere le
braccia sollevate in avanti, se presenta un deficit motorio, vedrà cadere lentamente
il braccio interessato dalla paresi; parimenti la stessa manovra si attua con gli
arti inferiori, invitandolo a tenere le gambe sollevate e le cosce flesse, dimodocchè
se l’arto inferiore cade ciò è espressione di deficit.
• Monoplegia
• è la paralisi isolata di un arto (brachiale, crurale), o della faccia e della
lingua; si parla di monoparesi se la paralisi non è completa.
• Diplegia
Questo termine indica qualsiasi paralisi bilaterale, interessante cioè due parti
del corpo più o meno esattamente simmetriche. Si hanno diplegie facciali, brachiali,
ecc. Si hanno diplegie cerebrali, quali somma di due emiplegie, per lesioni bilaterali
del sistema piramidale a livello cerebrale, sia come esiti di cerebropatie infantil.
· Paraplegia
La paraplegia può istituirsi bruscamente (per emorragie spinali conseguenti a vasculopatie,
a traumatismi, mielite trasversa, poliomielite, polineurite) presentandosi con i
caratteri della paralisi flaccida o più frequentemente in maniera progressiva (per
compressione midollare, lues, sclerosi a placche) e quasi sempre con i caratteri
della paralisi spastica. La paraplegia spastica talora rappresenta la fase tardiva
di una forma flaccida
• Si parla di segno del Babinski quando strisciando la superficie ventrale della
pianta del piede, si otterrà un movimento di apertura delle dita del piede: segno
del Babinski positivo. La decerebrazione viene frequentemente osservata nelle lesioni
distruttive o compressive a carico del mesencefalo o nelle lesioni a carico del
ponte superiore. La lesione è localizzata tra il nucleo rosso ed i nuclei vestibolari,
mentre i nuclei vestibolari stessi ed il tratto ed il nucleo spinali reticolari
laterali sono integri.
Paralisi periferica del VII paio o paralisi di Bell, diagnosi differenziale con
l’emiplegia facio-brachio-crurale
Una persona che tenta di sorridere e sollevare le sopracciglia, affetta da paralisi
di Bell sul suo lato malato presenterà lagoftalmo, cioè la caduta della rima palpebrale
inferiore con la secchezza della congiuntiva e la sua irritazione ed in più la deviazione
della rima buccale verso il lato sano, per ipotono dal lato malato. In questi casi
non è possibile documentare lesioni centrali. In genere non è conosciuta la causa
della paresi del facciale che può presentarsi nel paziente diabetico (cfr
neuropatia diabetica) oppure a seguito di perfrigerazioni con sofferenza del
nervo stesso oppure per infezioni (per es. un caso di nostra conoscenza aveva
una carie dentaria).
: si intende per coma una durevole
perdita di coscienza e delle altre funzioni vitali (motilità , sensibilità ) compreso
le funzioni vegetative che talora possono essere alterate, cioè il respiro
e l’attività di cardioregolazione. In sintesi è dovuto ad alterazione del metabolismo
del sistema nervoso centrale che come sappiamo dipende da combustibile e comburente,
cioè glucosio ed ossigeno, per cui quando vengono meno tali fattori del metabolismo
ne deriva una sofferenza con spegnimento dello stato di vigilanza e, dunque, il
coma. Ma non è che il soggetto subito cade in coma profondo, cioè non è che piomba
improvvisamente nello stato di torpore più profondo! Talora ciò avviene gradatamente,
in gradi ( cfr
coma e classificazione)
Specie nel paziente con lesioni centrali a carattere di acuzie,
specie se emorragiche, è possibile osservare delle crisi convulsive con clonie degli
arti, marcia Jacsoniana e generalizzazione delle crisi con perdita di coscienza.
L'epilessia è una parola che deriva dal greco "epilè psia" e significa una condizione
cronica, cioè che dura nel tempo, determinata, per così dire, da una "scarica elettrica"
improvvisa dei neuroni cerebrali, cioè delle cellule nervose della corteccia cerebrale
che sono appunto dotate di trasmissione elettro-chimica degli impulsi; non si tratta,
tuttavia, di una malattia ma di una sindrome patologica, cioè di un insieme di sintomi
che si debbono interpretare e collocare nell'ambito della patologia di base, come
appresso spiegheremo (infatti ho l'epilessia ma per es. ho una lesione nel cervello
che la causa)
L'afasia è la perdita della capacità di produrre o comprendere il linguaggio, dovuta
a lesioni alle aree del cervello deputate alla sua elaborazione. è causata da lesioni
delle aree del cervello primariamente deputate all'elaborazione del linguaggio (area
di Broca e area di Wernicke) o ad altre aree di connessione con diversi centri del
cervello variamente implicati nella funzione. Queste aree sono collocate in genere
nell'emisfero sinistro per i soggetti destrimani (nei rari casi in cui siano collocate
nell'emisfero destro si parla di "afasia crociata"). Nei soggetti mancini, nel 60%
dei casi si trovano nell'emisfero destro, mentre nel restante 40% nell'emisfero
sinistro o in entrambe.
Le alterazioni comprese nel termine di afasia possono riguardare vari aspetti del
linguaggio:
• comprensione
• produzione
• ripetizione
• strutturazione.
· Se si sospetta che l'aprassia sia accompagnata, come spesso avviene, da afasia
(disturbo che può compromettere la comprensione verbale),allora si può richiedere
di compiere gesti semplici: es. fare ciao con la mano o OK con le dita.
Movimento del paziente con vasculopatia e lesioni periferiche del sistema piramidale
e del sistema extrapiramidale
· L'atassia (dal greco ataxia, disordine) è un disturbo consistente nella progressiva
perdita della coordinazione muscolare che quindi rende difficoltoso eseguire i movimenti
volontari. Il centro della coordinazione dei movimenti muscolari è il cervelletto
che elabora gli impulsi portati ai muscoli dal midollo spinale e dai nervi periferici.
L'atassia può quindi essere provocata da problemi sia a livello del midollo spinale
che a livello dei nervi periferici. Le conseguenze si manifestano con la mancanza
di coordinazione fra tronco e braccia, tronco e capo, ecc. Vi sono inoltre dei disturbi
associati, quali incoordinazione dei movimenti dell'occhio, incontinenza, difficoltà
di deglutizione e movimenti involontari di arti, capo e tronco.
Vi sono quattro tipi di atassia:
o atassia cerebellare, con lesione neoplastica, infiammatoria o vascolare del cervelletto;
o atassia sensitiva, causata da lesioni a livello delle fibre propriocettivo di
grosso diametro a livello del sistema nervoso periferico, oppure a livello del midollo
spinale lungo i cordoni posteriori. Le patologie responsabili di atassia sensitiva
sono molteplici e comprendono: patologie autoimmuni, infettive, metaboliche, tossiche,
genetiche, neoplastiche e paraneoplastiche
o atassia labirintica, in cui è coinvolto l'orecchio interno;
o atassia cerebrale, in cui è coinvolta la corteccia della regione frontale, temporale
o parietale.
o Prova indice-naso = documenta la dismetria o incoordinazione motoria, espressione
di atassia
o Andatura anserina = andatura a papera, è un segno importante di distrofia
muscolare, atrofia dei muscoli spinali o, raramente, di lussazione congenita
dell'anca. L’andatura è il risultato della progressiva disfunzione dei muscoli
del cingolo pelvico principalmente il gluteo medio, i flessori dell'anca e gli
estensori dell'anca.
o Andatura falciante = è tipica dei soggetti con emiparesi dovuta ad ictus
ischemico.
o Andatura propulsiva = caratterizzata da una postura rigida e curva, in cui la
testa e il collo del paziente sono inclinati in avanti, le braccia flesse,
rigide sono tenute lontano dal corpo, le dita sono estese, le ginocchia e le
anche sono rigidamente flesse.
o Andatura spastica = andatura paretica o ipostenica è un'andatura rigida, con
trascinamento dei piede causata dall'ipertono unilaterale dei muscoli della
gamba. (M.
di Parkinson)
o Andatura steppante = andatura paretica o ipostenica è un'andatura rigida, con
trascinamento dei piede causata dall'ipertono unilaterale dei muscoli della
gamba.
Per approfondire il tema:
link correlati al tema:
La visita neurologica del paziente
il paziente in coma
Il paziente con muscoli flaccidi
Il paziente con agitazione
il
paziente confuso e disorientato
vedi anche l'indice della visita