appunti del dott. Claudio Italiano
Si tratta di un sanguinamento non grossolanamente evidente all'ispezione delle feci, ma evidenziato da un test chimico positivo per sangue nelle feci, stato di sideropenia o anemia. Pertanto il paziente non accusa dei sintomi eclatanti, non ha ematochezia, cioè sangue rosso emesso con le feci o melena o rettorragie.
E' sufficiente ricorrere alle cartine per sangue occulto, per esempio alle cartine HemOccult; queste vengono usate per identificare la presenza di sangue nelle feci, sono costituite da un foglio impregnato di guaiaco e usate con una soluzione di sviluppo con perossido di idrogeno e alcol denaturato. L'emoglobina nelle feci ha un'attività pseudoperossidativa che permette il cambiamento per ossidazione del guaiaco da incolore a blu.
HemOccult è il nome commerciale di questo test, ma altre cartine simili con pari sensibilità sono disponibili sul mercato. Cibi contenenti pseudoperossidasi possono produrre una reazione falsamente positiva: carne rossa al sangue, broccoli crudi, rape, cavolfiori, radicchio, anguria e pastinaca. Qualcuno ha suggerito di reidratare le cartine con acqua prima dello sviluppo, ma questo espediente può provocare una più alta percentuale di falsi positivi.
I risultati falsamente negativi sono stati attribuiti ad acido ascorbico (vitamina C), conservazione e sviluppo non adeguati (per esempio test ritardato), degradazione dell'emoglobina da parte di batteri colici e assenza di sanguinamento al momento del test.
In un recente studio, preparazioni di ferro per via orale non hanno determinato test HemOccult falsamente positivi, e quindi un test positivo in corso di terapia con ferro dovrebbe essere attentamente considerato.
Prima del test, perciò, il paziente dovrebbe evitare carne rossa al sangue, vegetali contenenti perossidasi, vitamina C, acido acetilsalicilico e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per 3 giorni. Vanno raccolte due provette (campioni) da tre evacuazioni consecutive. I vetrini dovrebbero essere sviluppati in 4-6 giorni e, per i pazienti a medio rischio, i vetrini non dovrebbero essere reidratati prima dello sviluppo in quanto questa manovra determina un'alta percentuale di falsi positivi. Solamente 2 mi di sangue sono necessari per determinare la positività di un test HemOccult.
La melena si manifesta quando 200 mi di sangue si accumulano acutamente nello stomaco e melena o ematochezia diventano evidenti se 150 ml di sangue sono liberati nel cieco. Invece, se il sanguinamento avviene in una zona più distale del colon (per esempio nella regione anorettale), quantità anche di 1 o 2 mi si manifesteranno come strie di sangue nelle feci. Un'eccezione a questa regola si osserva in caso di ematochezia o di feci marrone-rossastre in un paziente instabile dal punto di vista emodinamico: circa nel 10% dei pazienti con emorragia massiva del tratto gastrointestinale superiore il lavaggio con sondino nasogastrico è negativo. Pertanto, alcuni indicano l'endoscopia del tratto gastrointestinale superiore come parte della valutazione diagnostica di questa situazione.
In studi su ampie popolazioni la percentuale di positività del test HemOccult varia dal 2 al 6%. Il valore predittivo di un test positivo (veri positivi) è del 5% per il cancro del colon e del 20% per gli adenomi. Inoltre, i carcinomi diagnosticati utilizzando programmi di screening con HemOccult presentano generalmente uno stadio meno avanzato: circa il 65-90% è in stadio A o B di Duke nella popolazione sotto-posta a screening contro il 33-55% nel gruppo di controllo. Test falsi negativi si hanno in circa il 40% dei casi probabilmente a causa di sanguinamenti intermittenti. I falsi positivi sono circa il 2%. Pertanto se un paziente è ultracinquantenne ed ha il test HamOccult positivo, occorre in questa situazione scludere il cancro colorettale. L'approccio più sen-sibile e specifico è rappresentato dalla colonscopia. Comunque, la combinazione tra sigmoidoscopia e clisma a doppio contrasto rappresenta verosimilmente una procedura ugualmente sensibile nella diagnosi del cancro, sebbene questo approccio potrebbe non evidenziare piccole lesioni. Se l'esame del colon non dimostra la presenza di un cancro o di una lesione significativa, è accettabile non eseguire ulteriori esami sino a quando non sono presenti sintomi o anemia e ripetere il test HemOccult in 6-12 mesi. Alcuni suggeriscono il dosaggio della ferritina sierica come test non costoso e precocemente indicativo di perdita cronica di sangue. Se la ferritinemia è bassa, è opportuno proseguire la valutazione diagnostica.
Negli Stati Uniti, circa 20 milioni di persone sono sideropenici, e la prevalenza mondiale è del 15%, corrispondente a 600 milioni di persone, rendendo questo un problema comune. Negli uomini e nelle donne in età postmenopausale, il sanguinamento gastrointestinale rappresenta la causa più comune. I sintomi comprendono tachicardia dovute all'anemia. Non di rado donne e bambini sideropenici succhiano il ghiaccio. I segni obiettivi includono cheilite (fissurazione delle labbra, glossite (eritema e perdita delle papille linguali) e coilonichia (unghie fragili, solcate, a cucchiaio). Un reperto associato è rappresentato dalla presenza di anelli nel tratto superiore dell'esofago, situazione conosciuta come sindrome di Plummer-Yinson o Patterson-Kelly.
anemia sideropenica ?
La maggior parte dei medici concorda che è indicata una valutazione del colon con
la colonscopia come esame di scelta. Se la colonscopia è negativa o se qualsiasi
segno suggerisce una causa di sanguinamento, è necessario eseguire un'esofagogastroduodenoscopia
(EGDS). Alcuni studi
contemplano sia la colonscopia sia l'EGDS nella valutazione iniziale. In uno studio
recente il 17% dei pazienti con anemia sideropenica presentava potenziali sedi di
sanguinamento nel tratto intestinale superiore e inferiore. Se non vengono evidenziate
alla colonscopia e all'EGDS lesioni potenzialmente responsabili di sanguinamento,
è necessario effettuare una biopsia intestinale al momento dell'EGDS in quanto il
5% dei pazienti sideropenici presenta una malattia celiaca. In alcuni di questi
pazienti con malattia celiaca, la deficienza di ferro è l'unico sintomo della malattia
(non si avranno sintomi tipo perdita di peso o diarrea). Se si sospetta un'angiodisplasia
la sostituzione con naloxone al posto dell'usuale anestesia con meperidina può rendere
la lesione più evidente in quanto la meperidina sembra rendere pallide le lesioni.
Le più comuni sono lesioni peptiche, quali le erosioni gastriche, l'esofagite e
le ulcere, diagnosticate nel 38% dei casi. Lesioni neoplastiche (cancro e adenomi
di grandi dimensioni) sono diagnosticate in circa il 15% dei casi con il seguente
ordine di frequenza: cancro colorettale >
cancro gastrico >
cancro dell'esofago >
cancro dell'ampolla.
Lesioni peptiche: Erosioni gastriche
Esofagiti
Ulcere gastriche e duodenali
Lesioni vascolari: Angiodisplasia
Emangioma Ectasie vascolari gastriche/stomaco tipo "cocomero" Sindrome del nevo
blu
Malattie infiammatorie: Morbo di Crohn
Colite ulcerosa
Miscellanee: Chirurgia gastrica, intervento
tipo Billroth II Maratoneti (colite o gastrite del corridore)
Ulcere dell'intestino tenue da antinfiammatori non steroidei Sindrome
dell'ulcera solitaria del retto Severo sanguinamento emorroidale Non risoluzione/recidiva
dell'anemia
Lesioni neoplastiche: Cancro gastrointestinale primitivo (qualunque sede)
Lesioni metastatiche al tratto gastrointestinale Polipi di grandi
dimensioni (qualunque sede)
Lesioni dell'intestino tenue Diverticolo di
Meckel Sprue Gastroenterite eosinofila Malattia di Whipple
Infezioni: Anchilostoma Strongiloidiasi
Ascaridiosi Enterocolite tubercolosa
Ulteriore valutazione: esofagogastroduodenoscopia colonscopia Enteroscopia a spinta Enteroscopia a sonda TAC addominale Angiografia