Acne rosacea
appunti personali e riflessioni del dott.
Claudio Italiano
La
rosacea è una malattia dermatologica caratterizzata da un’infiammazione cronica
dell’area centrale del viso e degli occhi, che rappresenta un problema abbastanza
diffuso, specie nelle donne, e costituisce la quinta malattia dermatologica per
frequenza.. Ne sono affetti 45 milioni di persone in tutto il mondo. Essa
colpisce in prevalenza soggetti di razza caucasica ed europei dell’Europa
del nord-ovest, Bretoni ed Irlandesi compresi, ma può interessare anche altre
etnie.
cfr anche acne vulgaris
Si manifesta con un eritema del centro del
viso, intorno alle guance ma anche alla fronte, al naso e meno di frequente la nuca,
le orecchie il collo e lo scalpo. Non appena essa evolve, altri sintomi possono
svilupparsi; per esempio un eritema dovuto a dilatazione dei vasi (teleangectasia)
e papule o papulo-pustole e fimatosi, con sensazione di rossore e bruciore anche
attorno agli occhi. E rinofima, cioè rossore ed infiammazione della cute del naso
che appare anche edematosa e seborroica. Può coesistere anche
acne vulgaris e dermatite
seborroica. Il disordine affligge entrambi i sessi ma è più frequente
nelle donne, con picco all’età tra i 30 e i 60 anni.
Esistono
quattro sottotipi di rosacea che contemporaneamente possono affliggere un paziente:
- La rosacea eriemato-telengectasica. Si caratterizza per un arrossamento permanente
con tendenza ad avere recrudescenza repentine; è possibile notare teleangectasie
in prossimità della cute delle guance; si associa a bruciore e rossore.
La rosacea papulopustolosa:si caratterizza per eruzione cutanea papulo-pustolosa,
cioè con aree rilevate arrossate infiltrate (papule) ed altre ripiene di pus (pustole)
che evolvono in 1-4 giorni. Questo tipo si può confondere con l’acne volgare.
- Rosacea fimatosa: questo sottotipo è più comunemente associato con rhinophyma,
un allargamento del naso. I sintomi comprendono un ispessimento della pelle, nodularità
superficiali irregolari ed allargamento. La fimatosi può colpire anche il
mento (gnatophyma), la fronte (metophyma), le guance, le palpebre (blepharophyma),
e le orecchie (otophyma). Possono anche qui essere evidenti piccoli vasi sanguigni
visibile in prossimità della superficie della pelle (telangiectasie).
- Rosacea oculare: si manifesta con rossore, secchezza ed irritazione degli occhi
e delle palpebre. Alcuni altri sintomi comprendono sensazioni di corpo estraneo,
prurito e bruciore
Cause che la determinano. Che cosa c'è di nuovo?
L’eziopatogenesi della rosacea non è chiara; ma è certo che molti pazienti lamentano
disturbi gastrointestinali; come dispepsia, meteorismo, bruciore, flatulenza ed
alterazioni delle abitudini intestinali. E’ possibile che un ruolo notevole sia
svolto dai batteri intestinali e lo stesso dicasi per l’infezione da Helycobacter
Pilori. Si parla di “SIBO”, cioè di concentrazione microbica inattesa (>10 unità
formanti colonie/ml) nella coltura di aspirato digiunale ed è causata d anumerosi
disturbi predisponesti, inclusi la riduzione della secrezione acida gastrica. Ora,
se con una terapia si riduce la SIBO, si ha anche la regressione delle lesioni cutanee
della rosacea e ciò sembra essere dimostrato da uno studio per almeno 9 mesi. In
particolare l’eradicazione della contaminazione intestinale è alla base del successo
terapeutico. Antibiotici come tetracicline o metronidazolo sebbene abbiamo successo
terapeutico sulle lesioni, tuttavia non garantiscono l’eradicazione. Invece la Rifamixina,
che è scarsamente assorbita ed espleta la sua attivà localmente sul tubo enterico,
controlla la SIBO e determina regressione dei sintomi di rosacea. Richard
L. Gallo e colleghi hanno di recente reso noto che i pazienti con rosacea hanno
elevati livelli di un peptide, la catelicidina e nello strato corneo cutaneo elevati
livelli di enzimi triptici (SCTEs). Sono stati impiegati antibiotici ma pare che
siano efficaci solo quelli che inibiscono SCTEs.
Sembra anche che un ruolo sia giocato da una ipersensibili dei recettori neuronali
verso la bradichinina ed attraverso l’attivazione nel plasma del sistema della callicreina-chinina
da correlare ad una esposizione ai batteri intestinali. La ipersensibilità produrrebbe
una infiammazione su base neurogenica con vasodilatazione ed eritema che sono caratteristici
di tale disordine. Ciò è stato provato impiegando un antibiotico per 10 giorni non
assorbibile, che ha determinato la completa remissione dai sintomi nel 96% dei pazienti
per almeno 9 mesi, come abbiamo detto. Esistono, però, dei fattori che scatenano
la patologie. Per esempio la esposizione a temperature estreme, un esercizio estenuante,
il caldo e la luce del sole, stress, ansia, l’esposizione repentina ad ambienti
caldi e freddi durante l’inverno. Perfino dei cibi possono giocano un loro ruolo:
caffè, tè caldo, cibi con istamina o speziati. Anche alcuni fattori come microdermoabrasioni,
il peeling, la isotretionina, il benzoyl peroxide, gli steroidi per uso topico
cone spray nasali.
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