appunti del dott. Claudio Italiano
Ci rifacciamo alle linee guida europee sulla malattia cardiovascolare e sulla prevenzione
nella pratica clinica dei fattori di rischio in prevenzione primaria e secondaria.
Innanzitutto scrivetevi questo numero, che non è un numero telefonica, ma ugualmente
è un numero salva vita!
0-3-5-140-5-3-0
Che significa?
Allora, 0 = zero fumo
3= 3 Km/die o 30 minuti /die di sport, ma basta anche camminare di buon passo!
5= 5 porzioni al giorni di frutta e/o verdura
140= significa il limite da non sorpassare mai per la pressione sitolica, ma meglio ancora se è più bassa.
5= colesterolo totale, cioè < 6 mmol/L, cioè 195 mg/dl, ossia 39 mg= 1 mmol/L
3: colesterolo LDL < 3 mmol/L (117 mg/dl)
0: evitare il sovrappeso ed il diabete
Questa è la formula salvavita.
Ma come faccio a sapere prima se mi sto avviando ad un infarto? In sostanza, esistono
dei marcatori di patologia cardiovascolare che prima che mi venga
l'infarto mi dicano di fermarmi e di curarmi?
Si, essi esistono e se sono presenti questi fattori di rischio:
Ipertensione arteriosa
Fumo
Soprappeso
Intolleranza ai carboidrati
Sindrome metabolica
Ipertrofia del ventricolo sinistro, accertata
con ecocardio
Disfunzione del ventricolo sinistro o scompenso
cardiaco
Il diabete mellito
La compromissione della funzione renale
La microalbuminuria
Infiammazione vascolare con PCR
Disfunzione endoteliale
Allora il paziente si avvierà verso le seguenti patologie vascolari:
L'infarto del miocardi
L'ictus cerebri
Insufficienza renale cronica
Morte
Ma la patologia aterosclerotica non si manifesta improvvisamente! Necessita di anni per manifestarsi in maniera conclamata con il danno d'organo; cioè i vasi arteriosi prima di chiudersi completamente, presentano una serie di modificazioni fisiopatologiche, dovute all'accumulo di una pappa lipida nel loro contesto, per cui all'età tra i 30 ed i 60 anni, è possibile intervenire con una cura che, come vedremo, è data da farmaci ipolipidemizzanti e da uno stile di vita adeguato. Infatti sono una decina i fattori di rischio che rendono ragione di più di un terzo delle morti sul nostro pianeta, morti che si stanno verificando perfino nelle popolazioni emergenti dell'India e della Cina, dove stanno cambiando le abitudini di vita con l'industrializzazione.
I fattori
di rischio che causa incremento di mortalià precoce sono:
Ipercolesterolemiacon 4.4 milioni di morti (7,9% del totale)
Il fumo di tabacco con 4,9 milioni di morti
Ipertensione arteriosa con 7.1 milioni di morti.
Ancora
a questi fattori di rischio cardiovascolare va aggiunta la piaga del
diabete mellito tipo 2 che tra il 2003 ed
il 2025 si estenderà a tappeto come dimostra la foto ,che rappresenta i milioni
di persone affette da diabete. Pertanto si stima che nel 2020 la malattia
cardiovascolare ischemica e
l'ictus cerebrale ischemico diventeranno la
prima causa di morte e di invalidità nel mondo. Da qui la necessita che si prendano
dei provvedimenti, cioè che si attui una prevenzione di tali patologie, che si dice
primaria, poiché non si è manifestato ancora il danno e si deve intervenire con
farmaci e norme adeguate. In Italia le principali cause di morte da dati dell'Istituto
di Sanità sono:
Per gli uomini la malattie cardiace nel 38.7%, seguita da tumori nel 32.1% e da
altre cause nel 29.2
Per le donne la malattie cardiache nel 48.4%, seguite da altre cause e da tumori
nel 23.8%/p> Ma una cosa è certa: all'aumentare del tasso di colesterolo cattivo
o LDL colesterolo aumentano gli eventi cardiovascolari,
cosa che è evidente nello studio MRFIT e nel vecchio studio di Framingham, dove
per valori di colesterolemia di 260 mg% si avevano rispettivamente una vera e propria
impennata della mortalità e degli eventi cardiovascolari. Secondo lo studio
Euroaspire, il livello di colesterolo > 200 mg/dL è responsabile di circa 4,4 milioni
di decessi/anno; per cui una riduzione di colesterolemia del 10% produce una riduzione
nella mortalità del 15%, essendo il principale target responsabile del danno vascolare
il colesterolo contenuto nelle LDL, cioè il colesterolo cattivo, da non confondere
col colesterolo HDL, o High density lipoprotein; la formula per ottenere il calcolo
delle LDL è:
colesterolo totale – colesterolo HDL +trigliceridi /5
E' chiaro che esistono delle condizioni patologiche in cui il colesterolo LDL è
elevato e ciò accade nella sindrome metabolica, della quale abbiamo parlato in questo sitoweb, che è quella sindrome caratterizzata da ipertensione,
obesità addominale,
iperinsulinemia o addirittura
diabete e dislipidemia con iperglicemie e stato di
ipercoagulabilità e dislipidemia con LDL piccole e dense e basso colesterolo HDL.
A proposito, non è detta che se i valori si colesterolo LDL sono buoni non ho la
tendenza alla malattia ateromasica; infatti esistono delle condizioni in cui le
LDL sono piccole e dense e ciò io posso sapere dosando le apo B, espressione delle
proteine contenute nelle LDL. A questo punto il navigatore vorrà sapere se è candidato
all'oscar, che in questo caso purtroppo è la malattia cardiaca o vascolare. Basta
osservare la figura appresso e rendersene conto. Ma se un paziente ha già
una sua patologia, per esempio l'ipertensione arteriosa
e poi anche una di queste
condizioni:
Per la stratificazione del rischio occorre tenere in conto i seguenti
parametri:
PAS/PAD – P. Puls (nell'anziano)
Uomo >55 anni
Donna >65 anni
Fumo
Colesterolo totale >190 mg/dL o
C-LDL >115 mg/dL o
C-HDL U < 40 o D <46 TG>150 mg/dl
FPG 102-125 mg/dl
Anormale OGTT
Familiarità per MCV precoci
Obesità addominale (U 102 e D 88 cm)
Cerebrovascolari
Ictus, TIA, emorragia cerebrale
Cardiache: IMA,
angina, rivascolarizzazione coronarica,
scompenso
Nefropatia diabetica, insufficienza renale
(SCr U>1,5 mg/dl D>1,4 mg/dl, protenuria (>300 mg/24 ore)
Vasculopatia periferica
Retinopatia ipertensiva avanzata: emorragie o essudati, papilledema
Dicevamo, se ha l'ipertensione e questi fattori di cui sopra, allora il rischio
di ammalare si eleva a potenza e cioè:
Ancora esiste uno studio chiamato Interhearth, che dimostra come nove semplici fattori si associano fortemente coninfarto miocardico:
Con la dieta mediterranea (vedi sito e piramide alimentare e dieta giusta)
Con l'esercizio fisico e controllo del peso
Col numero salvavita 0 -3- 5 - 140- 5 - 3 - 0
con la cura di statine e fibrati ma questo sarà trattato appresso.
In prevenzione terziaria:
A) Realizzare controllo più aggressivo dei Fattori di rischio nei soggetti che
hanno già avuto un evento cardiovascolare tanto più se con diabete
1) PRESSIONE ARTERIOSA < 130/80mmHg
2) COLESTEROLO TOTALE < 4.5 mmol/L ( =175mg/dl, da portare a 155 mg/dl se possibile)
3) COLESTEROLO LDL <2.5 mmol/L (=100mg/dl da portare a 80mg/dl se possibile)
4) GLICEMIA A DIGIUNO <6 mmol/L (=110mg/dl con emoglobina glicata < 6,5%
B) Mantenere la terapia cardioprotettiva secondo le raccomandazioni della medicina
basata sull'evidenza
C) Ridurre gli episodi di destabilizzazione clinica, quindi i re-ricoveri, e le
visite specialistiche.
3 dei seguenti fattori di rischio
Circonferenza addome:
>102 cm (uomini);
>88 cm (donne)
Trigliceridi >150 mg/dl
HDL
<40 mg/dl (uomini);
< 50 mg/dl (donne)
Colesterolo LDL >100 mg/dl
Pressione arteriosa >130/85 mmHg