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Protozoi ed infezioni intestinali e genitali

  1. Gastroepato
  2. Infettivologia
  3. Protozoi ed infezioni intestinali e genitali
  4. L'infezione da amoeba.
  5. Amoeba, clinica e trattamento
  6. La toxoplasmosi e gravidanza
  7. La leishmaniosi, la milza ingrossata

Esseri unicellulari con nucleo e citoplasma ben differenziati. Possiedono inoltre strutture cellulari specializzate per l'alimentazione e per il movimento, come flagelli. La maggior parte dei protozoi si riproduce per via asessuata per suddivisione cellulare intorno ai due nuclei formati.

Negli sporozoi invece, il nucleo si riproduce per suddivisioni ripetute ed infine la macrocellula madre (schizonte) si dissocia in cellule figlie pari al numero dei nuclei (schizogonia). Per alcuni protozoi (plasmodi, tripanosomi, leishmanie) è indispensabile il cambiamento dell'ospite tra vertebrati e insetti.

Classificazione dei protozoi

INFUSORI: Balantidie: parassiti dei piccioni
SPOROZOI: Plasmodi, malaria; Toxoplasmi, parassiti di animali e uomo; Coccidie, parassiti di animali da cortile; Babesie, parassiti di animali da cortile;
MASTIGOFORI: Giardie, parassiti intestinali dell'uomo; Trichomonas: parassiti intestinali e vaginali dell'uomo; Leishmanie: infezioni sottocutanee e sistemiche; Tripanosomi, malattia del sonno.
RIZOPODI : Amebe, dissenteria amebica

Trichomonas

Si tratta di una infezione vaginale dovuta a un protozoo flagellato, il Trichomonas vaginalis, che si localizza prevalentemente nella vagina e può dare localizzazioni ad altri organi dell'apparato genito-urinario, trasmettendosi con i rapporti sessuali e determinando un'azione irritativa sulla mucosa vaginale e nei genitali maschili, potendo causare perfino sterilità

Toxoplasmosi

E' una malattia infettiva dovuta ad un essere unicellulare, cioè un protozoo, assai pericoloso per le donne, quando l'infezione si contrae in gravidanza. Da qui la necessità di indagare e prevenire l'infezione nella donna in gravidanza o che si accinge ad affrontare una gravidanza, specie se vive a contatto con i gatti. La toxoplasmosi fa parte del complesso TORCH, una sigla che raggruppa tutte le infezioni pericolose per la gravidanza (cfr anche sessuologia) Sostenuta da un protozoo, Toxoplasma gondii, assimilabile agli Sporozoi, la toxoplasmosi è una delle malattie parassitarie che può interessare diversi sistemi e diversi organi (sistema nervoso centrale, sistema oculare, linfoghiandolare, cuore, fegato, ecc.) e può essere trasmessa dalla madre al feto (toxoplasmosi connatale)

Malaria

La malaria è una delle più comuni cause di febbre nei pazienti di recente tornati da zone tropicali ed è la più comune malattia trasmessa da un vettore che è in genere la zanzara infetta, che vive in Africa, Asia, America Latina, e nelle regioni del Sud Pacifico; essa reca nelle sue ghiandole salivari il Plasmodium L'infezione malarica può essere dovuta quasi sempre, o meglio nel 90% dei casi a Plasmodium falciparum, se i viaggiatori statunitensi provengono dall'Africa sub-sahariana. I sintomi insorgono entro 30 giorni dal loro rientro a casa.

Giardia lamblia

Detta anche G. intestinalis e G. duodenalis è un organismo unicellulare, detto protozoo, appartenente al genere Guardia, cioè un protozoo provvisto di flagello, un parassita dell'intestino tenue dell'uomo e di altri mammiferi (in particolare dei primati e del maiale), responsabile della giardiasi. Il ciclo vitale di Giardia lamblia prevede l'alternanza di due forme, una quiescente o cistica e una vegetativa o trofozoite. La riproduzione è scissipara e avviene all'interno dell'intestino dell'ospite. L'uomo si contamina bevendo acque non clorate, per esempio da ruscelli o torrenti o specchi d'acqua dove si trovano le cisti. All'interno dell'intestino la cisti da origine alla forma del trofozoita, cioè quella vivente, dal greco trofòs zoon, cioè animale che si nutre. Questi hanno la forma di una piccola pera e sono dotati di quattro flagelli per spostarsi e di un disco ventrale per aderire alla mucosa dell'intestino, da cui si nutre per pinocitosi.sono responsabili di diarree con feci schiumose, di nausea ed anoressia e vomito.

Pneumocistis carinii

Oggi viene considerato un fungo mentre alcuni autori ritengono possa essere un protozoo di classificazione ancora non ben accertata, responsabile di polmoniti atipiche in persone immunodepresse e soggetti affetti da AIDS a decorso letale. Il protozoo viene attribuito al Subphylum Sporozoa, anche se allo stato attuale la sua posizione tassonomica non è chiara. Il protozoo si presenta di aspetto ovale, o ameboide, di dimensioni 8-10micron di diametro.

Leishmaniosi viscerale

Si caratterizza per febbre continuo-remittente, da epatosplenomegalie e da cachessia. E' sostenuta dalla L. donovani e dalla L. infantum, morfologicamente simili a L. tropica. A parte la leishmaniosi viscerale americana, che si manifesta con casi sporadici nei paesi dell'America Meridionale e Centrale, della leishmaniosi viscerale distinguiamo una leishmaniosi viscerale del Mediterraneo e dell'Asia centrale ed il Kala-azar. La prima è diffusa nel Portogallo e lungo le coste del Mediterraneo fino al Medio Oriente, l'Asia centrale e la Cina-orientale, ma interessa anche sporadicamente le zone rurali dell'Italia meridionale ed insulare. Il kala-azar (sottotipo indiano) è endemico dell'India orientale, nel Bangladesh, nel Nepal, determinando periodicamente, generalmente ogni 15 anni delle epidemie in rapporto al fatto che alcuni soggetti diventano recettivi ai flebotomi.

Cryptosporidium parvum

E' una delle molteplici specie di protozoi che causano criptosporidiosi, una malattia del tratto intestinale, caratterizzata da diarrea acuta acquosa ma non sanguinolenta, che perdura per 10-15 giorni e si manifesta con anoressia, nausea e vomito, e dolore addominale, dovuta all'ingestione di oocisti per via oro-fecale. Il parasita raggiunge gli enterociti ileali all'orletto a spazzola. L'infezione in genere si autolimita ma diventa grave nei soggetti immonucompetenti, per esempio con AIDS, dove cronicizza o nei bambini defecati poiche' può causare anche disidratazione severa. Si cura con la paromomicina e nitazoxanide.

Entamoeba histolytica

Il parassita è responsabile di una diarrea infettiva, cioè un parassita unicellulare del quale esiste una forma vegetativa , trofozoite, (forma vegetativa) mononucleato dotata di spiccata attività necrotica e responsabile di forme molto gravi di diarrea nelle aree tropicali dove vi recate in visita! 'infezione si contrae per via diretta (contagio inter-umano) o indiretta (acque o cibi contaminati), lo stadio infettivo è comunque sempre dovuto alla cisti protozoica. A livello dell'ileo distale inizia l'excistamento, i trofozoiti si moltiplicano e invadono le mucose provocando ulcerazioni, emorragie e disturbi funzionali. Possono giungere nel torrente circolatorio e da qui arrivare a livello epatico e polmonare. I trofozoiti sono una forma estremamente mobile grazie agli pseudopodi di cui sono forniti.

Sono in grado di accrescersi e di moltiplicarsi e si nutrono dei tessuti con i quali vengono in contatto. Nei tessuti umani si trova sempre e solo il trofozoite. Solo nell'intestino, e soprattutto nell'ultimo tratto del colon il trofozoite si libera di tutte le sostante ingerite, passando ad uno stadio precistico e successivamente cistico. In questa fase il protozoo si circonda di una membrana sottile. Il nucleo si suddivide in due e quindi ulteriormente in due, arrivando ad avere quattro nuclei.

Questa cisti rappresenta lo stadio con cui il protozoo penetra in altri organismi attraverso l'ingestione di alimenti contaminati. Ingerite ed arrivate all'intestino, le cisti si rompono ed emettono il protoplasma (stadio di metacisti). Il protoplasma si suddivide in quattro porzioni, una per ogni nucleo, dando origine ai trofozoiti metacistici. Attraverso l'azione dei loro enzimi, scavano piccole cavità nello spessore della mucosa intestinale, dove si localizzano. Sono responsabili di gravi forme di enterite detta "dissenteria amebica" e di epatite amebica colliquativa. La diagnosi si effettua con esame delle feci e dei parassiti, con esame microscopico a fresco, con esame istologico, con ricerca di antigeni su feci fresche, con test IFA EIA La cura con paramomicina, metronidazolo e tinidazolo.

oppure cfr indice di infettivologia