appunti del dott. Claudio Italiano
cfr prima protesi biliari: Sfinterotomia endoscopica
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE Il paziente viene preparato per una ERCP : deve effettuare una visita anestesiologica e, prima ancora, una radiologia standard del torace, un prelievo che escluda problemi nell'assetto coagulativo comprensivo di emocromo e conta piastrinica ed attvità protrombinica; ancora il paziente deve aver sospeso gli anticoagulanti ed antiaggreganti. Una volta incannulata una vene per iniettare un blando sedativo ed un farmaco anticolinergico, monitorando il battito e la saturometria, si procede ad attuare la colangiopancreatografia retrograda perendoscopica.
La
procedura inizia con una ERCP diagnostica eseguita con un duodenoscopio di largo
o piccolo calibro. Preferibilmente, andrebbero visualizzati entrambi i dotti allo
scopo di stabilire con certezza la diagnosi e definire l'anatomia di entrambi i
sistemi duttali. La conoscenza della sede esatta e della natura della stenosi biliare
è essenziale prima dell'inserimento della protesi. In caso che l'incannulamento
standard con una protesi a punta sferica metallica o con una punta conica fallisca,
l'incannulazione può essere tentata con un filo guida posizionato all'interno del
catetere con punta sferica metallica. L'incannulazione con uno sfinterotomo a doppio
lume con filo guida (Cotton Cannulatome, Wìlson-Cook Medicai) è la tappa successiva.
Solo in caso d'insuccesso con queste metodiche dovrebbe essere tentata una pre-sfinterotomia
con un catetere ad ago. Una volta che il catetere diagnostico è inserito nel dotto
biliare, il contrasto viene iniettato e quindi il filo guida può essere introdotto
nel catetere e manovrato attraverso la stenosi. In principio questo filo guida deve
essere lasciato in sede nel caso vada sostituito con un differente filo guida, il
catetere dovrebbe essere sufficientemente sopra la stenosi prima di cambiare il
filo guida. Un filo guida o un catetere dovrebbe rimanere in sede fino a che la
procedura non è completata con successo con il posi-zionamento della protesi. Alcuni
eseguono di routine una sfinterotomia limitata subito dopo la ERCP diagnostica per
facilitare l'introduzione di cateteri, fili guida e protesi. Precedentemente, si
riteneva che la sfinterotomia fosse necessaria per evitare l'occlusione del dotto
pancreatico ad opera della protesi, prevenendo quindi la pancreatite acuta. Tuttavia
l'incidenza di pancreatite acuta non è stata riscontrata aumentata in pazienti nei
quali veniva posizionata una protesi di grosso calibro attraverso una papilla intatta.
Lo sfinterotomia non è quindi più necessaria per facilitare I questa procedura,
ora che sono disponibili le tecniche con filo guida. Molti endoscopisti inseriscono
protesi di 10 o 11.5 Fr attraverso una papilla . intatta senza eseguire una sfinterotomia.
Una sfinterotomia è ancora desiderabile o necessaria in caso di protesi con diametro
maggiore (più di 10 o 11.5 Fr) o di inserimento di più di una protesi.
La procedura è facile quando l'incannulazione e il passaggio del filo guida attraverso
la stenosi ha successo. Lo sfinterotomo può essere inserito su filo guida oppure
il catetere- guida può essere inserito, e la protesi passata su di esso. Una protesi
di 10 o 11.5 Fr non dovrebbe essere mai inserita su un catetere che non si adatta
ad essa in maniera perfetta. Per esempio, un catetere di 5 Fr lascerebbe troppo
spazio tra il catetere e la parete interna della protesi. L'estremità della protesi
tende ad impattarsi sul tessuto invece di seguire il catetere. Una sostanziale resistenza
può essere incontrata durante il passaggio della protesi attraverso una papilla
intatta. Nel caso che il passaggio del filo guida e del catetere diagnostico attraverso
la stenosi, fallisca al primo tentativo, dovrebbe essere eseguita una piccola sfinterotomia
per facilitare l'incannulazione con un catetere più largo.
Molti preferiscono il catetere di teflon più rigido di 6 Fr con anello radiopaco
invece del catetere diagnostico standard se ci sono difficoltà nel passaggio della
stenosi. Questo catetere include un filo guida e un estremo flessibile o rigido.
Quindi con movimenti gentili del filo guida, la stenosi può essere superata. La
direzione del filo guida è continuamente modificata in funzione della forma e della
sede della stenosi alterando la posizione del catetere-guida. Queste modificazioni
di direzione sono ottenute mediante movimento dell'endoscopio e sono simili a quelle
effettuate con catetere diagnostico per l'incannulazione standard. Dodici differenti
movimenti dell'endoscopio e del catetere consentono un preciso aggiustamento del
catetere e del filo guida. L'apice del catetere può essere mosso avanti e indietro
o in senso orario o antiorario; l'endoscopio può essere avanzato o retratto; i movimenti
con l'endoscopio possono essere effettuati in senso orario o antiorario. Una delicata
combinazione di queste manovre consente una guida precisa del catetere e del filo-guida.
Una volta che il filo guida è stato manovrato attraverso la stenosi, il catetere
può essere avanzato. Ciò è imperativo, specialmente nelle stenosi tumorali o angolate,
nelle quali la parte più rigida del filo guida viene avanzata attraverso la stenosi
prima del catetere.
Il
filo guida dovrebbe restare in posizione per consentire successivamente l'inserimento
di ulteriori protesi. La protesi viene prima posizionata sopra il catetere- guida
e inserita nel canale strumentale, poi viene avanzata fino all'apice dell'endoscopio
con l'aiuto di un tubo come spinta. Quando la protesi ha raggiunto la posizione
desiderata, l'assistente può spingere fuori il catetere e il filo guida mentre l'endoscopista
tiene la protesi in posizione con il tubo di spinta. Va posta attenzione evitando
che la protesi entri troppo nel coledoco durante la rimozione del catetere. È imperativo
che almeno un centimetro della protesi resti libero in duodeno. Ciò consente una
facile rimozione in caso di problemi. Una volta che un drenaggio adeguato viene
osservato endoscopicamente o fluoroscopicamente, l'endoscopio (contenente il tubo
di spinta, il catetere e il filo guida) può essere rimosso. Le stenosi maligne della
porzione intermedia del coledoco o della porzione distale del coledoco possono essere
passate con protesi dopo l'appropriato posizionamento del catetere e del filo guida
senza precedente dilatazione. Le stenosi benigne o maligne della biforcazione spesso
non possono essere superate da una protesi e possono richiedere una precedente dilatazione.
I cateteri per dilatazione con diametro crescente sono impiegati a questo scopo.
Questi cateteri possono essere inseriti attraverso la stenosi dopo appropriato posizionamento
lungo un filo guida rigido. I cateteri a pallone possono essere impiegati per ulteriore
dilatazione una volta che la stenosi sia stata dilatata fino a 2.1 mm. Occasionalmente
l'inserimento di una protesi di 10 Fr può essere difficile o impossibile, anche
con dilatazione con pallone. In questi casi difficili, le stenosi serrate possono
essere superate con protesi di piccolo calibro o con un drenaggio nasobiliare lasciato
in sede per alcuni giorni per ottenere una dilatazione graduale.
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