Obiettivo primario del post-operatorio è il raggiungimento dell'autonomia nel più breve tempo possibile. Il trattamento, prevalentemente medico, prevede il mantenimento della normale idratazione mediante fleboclisi, e la profilassi delle possibili complicanze tromboemboliche (occlusione di un vaso sanguigno) che consiste nel praticare delle iniezioni sottocutanee per tutto il periodo del ricovero e a domicilio per un periodo variabile.
E' fondamentale che questa terapia venga eseguita. Un rialzo della temperatura di entità variabile, in particolare- alla sera, è del tutto scontato nei primi giorni dopo l'intervento. La ferita chirurgica viene medicata alla rimozione dei drenaggi (di norma due); ulteriori medicazioni vengono poi effettuate secondo opportunità e/o necessità soggettive ed in relazione all'evoluzione post-operatoria. Stesso criterio si applica per la rimozione dei punti di sutura. Generalmente dal giorno successivo all'intervento si inizia a camminare aiutandosi con due bastoni canadesi o, in casi particolari, con il girello con appoggio ascellare.
Quando si è presa confidenza con la deambulazione si passa alla tappa dell'apprendimento della salita e discesa delle scale. Questo avviene di norma verso la quinta o sesta giornata post-operatoria. La medicazione confezionata alla rimozione dei punti, potrà essere rimossa dal paziente stesso dopo una settimana: da questo momento la cicatrice chirurgica non richiederà particolari attenzioni. Va segnalato inoltre che nei primi mesi è comunque la sensazione di una maggiore lunghezza dell'arto operato: ciò è conseguenza del nuovo assetto degli arti, del bacino e della colonna vertebrale. Nell'eventualità che vi possa essere una reale differenza di lunghezza, questa verrà valutata e corretta in sede di primo controllo. La comparsa di gonfiore diffuso a tutto l'arto ed in particolare alla caviglia e al piede è condizione piuttosto frequente nel post-operatorio ed ha una durata variabile.
Salire in auto per ritornare a casa è la prima situazione "impegnativa" in cui ci
si imbatte: contrariamente a quanto si pensa è invece molto semplice. Si prepara
il sedile anteriore destro con lo schienale ben ree 1 inato e ci si siede sullo
stesso di lato; si porteranno dentro le due gambe una alla volta tenendo assolutamente
extraruotata (piede all'interno del ginocchio) la gamba operata. Per scendere si
esegue la manovra all'inverso. A domicilio è consigliata una attività fisica moderata,
in ragione delle specifiche condizioni del paziente. I tessuti circostanti la ferita
chirurgica potrebbero essere tumefatti e talora infiammati. E' pertanto preferibile,
per i primi quindici giorni della dimissione, evitare una eccessiva stazione eretta
e la deambulazione prolungata. Sarà opportuno camminare con due stampelle fino a
due mesi dalla dimissione. In casa, dopo 40 giorni, è concesso lo spostamento tra
ambienti utilizzando una sola stampella dal lato opposto a quello operato. Il carico
da dare all'arto operato è quantificabile, salvo casi particolari, nel 50% del peso
corporeo: è possibile valutare l'entità di questo carico appoggiando l'arto su una
bilancia fino a raggiungere il peso previsto. In ogni caso le cose da ricordare
per i primi due mesi sono;
salire e scendere dal letto sempre dallo stesso lato dell'arto operato; li non
incrociare mai le gambe;
non piegare troppo il tronco in avanti (ma portare indietro l'arto operato se
ci si deve piegare per raccogliere qualcosa da terra);
usare sempre l'alzawater, sedie alte e rigide oppure rialzate con cuscini duri;
evitare di flettere e contemporaneamente intraruotare l'arto operato;
quando si è a letto mantenere l'arto extraruotato e abdotto (aperto) con l'uso
di un cuscino in mezzo alle gambe; LI è consentito girarsi sul fianco della gamba
sana utilizzando sempre il cuscino tra le ginocchia.
Per salire le scale ricordarsi di:
- Portare su prima la gamba sana
- Portare su tutte e due le stampelle
- Portare su la gamba operata
Per scendere le scale ricordarsi di:
- Portare giù le due stampelle
- Portare giù la gamba operata
- portare giù la gamba sana
La deambulazione deve sempre essere condotta con due stampelle per i primi due mesi
con le seguenti modalità:
Nei primi 40 giorni dopo l'intervento:
- Portare avanti prima le stampelle
- Poi la gamba operata
- Poi la gamba sana
Dopo 40 giorni dall'intervento:
- Portare avanti prima una stampella
- Poi la gamba opposta alla stampella
- Poi l'altra stampella
- Infine l'altra gamba
Non esporre ai raggi solari diretti la ferita almeno per un anno dall'intervento;
non esporre mai la protesi a nessuna fonte di calore (radar o Marconi terapia);
qualora l'arto operato si gonfi, riposare con le gambe rialzate; evitare di stare
troppo tempo seduti (più di 40 - 45 minuti) o troppo tempo fermi in piedi; è sempre
consigliato camminare un pò, senza esagerare; non si devono sollevare pesi (soprattutto
oltre i 10 kg.) e svolgere lavori pesanti; è vietato svolgere attività sportive
che possano sollecitare troppo l'anca (in particolare corsa e salti); si consiglia
invece al paziente di praticare a domicilio, da solo o con l'aiuto di un fisioterapista,
gli esercizi per il rinforzo muscolare e per riattivare movimenti prima limitati
a causa dell'anca bloccata.
figg 3 e 4
figg 5-6-7
Fig 8
Primi due mesi dall'intervento
1 In posizione supina (a pancia in su) e a gambe distese, mettere il piede a
martello e alzare la gamba estesa a circa 30° contraendo il muscolo quadricipite
(coscia) x IO secondi; riposare e ripetere l'esercizio almeno 10 volte per 4 volte
al giorno (fig. 1).
2 In posizione supina (a pancia in su) e a gambe distese, piegare il ginocchio facendo
scivolare il tallone sul letto fino ad un massimo di 60°; l'esercizio va eseguito
lentamente per 10-15 volte per 4 volte al giorno (fig. 2).
3 In posizione supina (a pancia in su), con un rotolo sotto le ginocchia, tirare
su le gambe contraendo i quadricipiti e sollevare il bacino contraendo bene i glutei;
mantenere la posizione per 10 secondi e ripetere l'esercizio 10-15 volte per 4 volte
al giorno.
4. In posizione supina (a pancia in su) e a gambe piegate, portare su un piede contraendo
il quadricipite, mantenere la posizione per 10 secondi e portare giù il piede; ripetere
l'esercizio 10 volte per 4 volte al giorno.
5. In posizione supina (a pancia in su) e a gambe distese, far scivolare l'arto
ben contratto (piede a martello) in fuori e poi ritornare nella posizione iniziale:
è necessario eseguire l'esercizio lentamente. Le prime volte l'esecuzione potrà
essere faticosa, a volte quasi impossibile. Non preoccupatevi! Ogni giorno migliorerete
fino a farne 10 ripetizioni per 4 volte al giorno.
6. In posizione supina (a pancia in su) e a gambe distese, muovere ripetutamente
le caviglie e le dita dei piedi per aiutare a recuperare o a migliorare la circolazione
delle gambe.
Due mesi dopo l'intervento
1. In posizione supina (a pancia in su) e a gambe piegate, sollevare il bacino
contraendo i glutei per 5-10 secondi e poi tornare giù, ripetendo l'esercizio per
10 volte per 4 volte al giorno.
2. In posizione supina (a pancia in su) e a gambe distese, sollevare la gamba fino
a raggiungere i 90°; ripetere l'esercizio lentamente per 10 volte per 4 volte al
giorno.
3. In posizione supina (a pancia in su) e a gambe distese, ruotare la gamba in
dentro e in fuori lentamente .
4. In posizione prona (a pancia in giù), tenendo il ginocchio ben esteso,
sollevare l'arto e restare in posizione per 5 - 10 secondi; ripetere l'esercizio
per 10 volte per 4 volte al giorno .
5. In posizione prona (a pancia in giù), piegare il ginocchio a 90° per poi far
ruotare tutto l'arto lentamente verso l'interno alternativamente per 3 volte. Ripetere
l'esercizio più volte.
6 Piegare il ginocchio dell'arto operato e mantenerlo piegato ad ingoio retto, alzare
tutto l'arto vi no l'alto: restare in posizione 5 secondi e poi rilassarsi. Ripetere
più volte.
7. Seduto, con il ginocchio piegalt, alzare l'arto operato e poi rilassarsi; l'esercizio
va eseguito lentamente per 10 volte per 4 volte al giorno .
8. Seduto, sollevare l'arto operato tacendo scivolare il tallone sulla gamba sana;
ripetere per 10 volte per 4 volte al giorno .
9. In decubito laterale dal lato sano, tenere l'arto operato disteso e ben contratto
e divaricarlo, senza far ruotare il bacino in avanti o indietro .