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La profilassi della cistite ricorrente nella donna fertile

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Le cistiti

La donna in età fertile, durante i rapporti, per il fatto che i batteri facilmente possono essere, per così dire "spinti" nelle vie urinarie, è possibile che vada incontro a fatti infettivi delle ultime vie urinarie, come cistiti o, peggio ancora, pielonefriti.
Talora sono gli stessi batteri fecali che risalgono nelle vie urinarie o per problemi di ristagno di urina nella vescica si possono avere infezioni ricorrenti urinarie. Un semplice esame urinocolturale può dirimere ogni dubbio, esame che deve essere preceduto da un esame chimico-fisico delle urine, con riscontro di batteriuria.

Talora, urinando in un bicchiere trasparente, è possibile riscontrare cattivo odore delle urine e torbidità delle stesse, segni questi, in genere, di infezione urinaria.

Noi in questo sito web abbiamo già trattato il tema delle infezioni urinarie e della diagnosi e cura delle infezioni  delle vie urinarie, qui vogliamo riportare in breve le evidenze cliniche circa i trattamenti del caso, se cioè esistano o meno evidenze che dimostrino l'efficacia delle cure orientate nel senso della profilassi della ricadute nelle cistiti.

Profilassi antibiotica continua

(trimetoprim, cotrimoxazolo, nitrofurantoina, cefaclor o chinoloni)

Studi randomizzati hanno dimostrato che la profilassi antibiotica continua per 6-12 mesi con trimetoprim, cotrimoxazolo, nitrofurantoina, cefaclor o chinoloni riduce significativamente la frequenza di cistite ricorrente, ma non hanno riscontrato chiare differenze nel numero di infezioni tra i diversi regimi continui. Un altro studio randomizzato di confronto tra profilassi antibiotica dopo un rapporto sessuale e profilassi antibiotica quotidiana continua non ha rilevato differenze significative nei tassi di cistite a un anno.

EFFETTI POSITIVI

Non abbiamo trovato revisioni sistematiche, ma 7 studi randomizzati che hanno confrontato regimi di trattamento antibiotico profilattico continuo per 6-12 mesi in donne con alta frequenza di ricorrenza di infezione delle vie urinarie (almeno 2 episodi all'anno).

Profilassi antibiotica delle cistiti

Tre studi (225 donne) hanno trovato che il trattamento attivo (nitrofurantoina, ciprofloxacina, norfloxacina o cotrimoxazolo) riduceva significativamente i tassi di cistite rispetto a placebo o nessun trattamento.

Confronto fra regimi antibiotici

Uno studio (72 donne) ha trovato che l'assunzione di nitrofurantoina per bocca (100 mg alla sera) era associata a un numero significativamente inferiore di episodi di cistite dopo 12 mesi rispetto all'uso di trimetoprim per bocca (100 mg alla sera;

Altri 4 ampi studi che hanno confrontato differenti regimi di terapia antibiotica non hanno riscontrato differenze significative nel numero di infezioni nell'arco di 6-12 mesi.

Profilassi antibiotica continua vs profilassi dopo rapporto sessuale:

Uno studio randomizzato ha confrontato il trattamento quotidiano con ciprofloxacina per bocca (125 mg) con quello post coitale (125 mg entro 2 ore dal rapporto sessuale) in 135 donne. Lo studio non ha rilevato differenze significative nel numero di urinocolture positive dopo un anno (27/239 con profilassi quotidiana, 11%, vs 32/254 con profilassi post coitale, 13%; rischio relativo 0,9, limiti di confidenza al 95% da 0,55 a 1,45).

EFFETTI NEGATIVI

I tassi di effetti avversi riportati da questi studi erano 7-40% con trimetoprim, 0-40% con nitrofurantoina, 5% con cefaclor, 7-21% con norfloxacina e 13% con ciprofloxacina. Gli effetti avversi più frequenti per tutti i farmaci erano sintomi gastrointestinali, rash cutaneo e vaginiti micotiche.

Uno studio di coorte (vedi commento) non ha riscontrato effetti avversi significativi nelle donne che assumevano trimetoprim, cotrimoxazolo o nitrofurantoina, anche quando il trattamento durava fino a 5 anni. Lo sviluppo di batteri resistenti dovuto alla profilassi continua era raro. Tuttavia il numero di microbi resistenti al cotrimoxazolo è aumentato durante l'ultima parte dello studio.

In generale si è ricavato dagli studi che tutti i regimi erano efficaci nel ridurre i tassi di infezione nelle donne con una storia di cistite ricorrente. Gli studi non avevano una potenza statistica sufficiente per escludere una differenza clinicamente importante tra i diversi trattamenti. Inoltre non sono state fatte correzioni per i fattori di confondimento, come la frequenza dei rapporti sessuali. Abbiamo trovato uno studio di coorte (51 donne non gravide con un tasso iniziale di più di 2 infezioni delle vie urinarie all'anno per molti anni) che ha confrontato il trattamento continuo con 3 differenti antibiotici (trimetropim, cotrimoxazolo e nitrofurantoina) per più di 12 mesi. Lo studio ha trovato che tutti i trattamenti erano efficaci nella prevenzione della cistite e della pielonefrite per oltre 112 anni persona.

Profilassi antibiotica dopo rapporto sessuale

Studi randomizzati hanno trovato che l'assunzione di cotrimoxazolo, nitrofurantoina o di un chinolone fino a 2 ore dal rapporto sessuale riduce significativamente il tasso di cistite rispetto a placebo. Uno studio randomizzato non ha rilevato alcuna differenza nei tassi di cistite dopo un anno fra trattamento dopo rapporto sessuale e trattamento antibiotico continuo.

EFFETTI POSITIVI

 Non abbiamo trovato revisioni sistematiche. Profilassi antibiotica dopo rapporto sessuale vs placebo o nessun trattamento: Abbiamo trovato 4 studi randomizzati (in donne con almeno 2 episodi di cistite all'anno) che hanno confrontato regimi antibiotici post coitali (entro 2 ore dal rapporto sessuale) rispetto a placebo o nessun trattamento per periodi di 6-14 mesi. Tutti e 4 gli studi hanno trovato che il trattamento attivo (cotrimoxazolo, nitrofurantoina o un chinolone) riduceva significativamente i tassi di cistite . Profilassi antibiotica dopo rapporto sessuale vs profilassi quotidiana continua:

EFFETTI NEGATIVI

 I tassi di effetti avversi erano 18% con cotrimoxazolo, 6% con ciprofloxacina e <1% con nitrofurantoina.Gli effetti avversi più frequenti per tutti i farmaci erano sintomi gastrointestinali, rash cutaneo e vaginiti micotiche.

COMMENTO Solo uno degli studi era controllato con placebo e in cieco. Non sono state fatte altre correzioni per fattori di confondimento come la frequenza dei rapporti sessuali.

Succo di mirtillo ed infezione urinaria.

Una revisione sistematica non ha trovato prove sufficienti sugli effetti del succo e di altri prodotti al mirtillo rosso nella prevenzione della cistite ricorrente.

EFFETTI POSITIVI

 Abbiamo trovato una revisione sistematica (data della ricerca 2001, 2 studi randomizzati, 211 donne) che ha valutato gli effetti di succo e altri prodotti al mirtillo rosso rispetto a placebo nella prevenzione delle infezioni del tratto urinario. Il primo studio (19 donne con cistite ricorrente) incluso nella revisione ha confrontato capsule di mirtillo e placebo. La revisione ha riportato 21 infezioni fra le 10 donne che hanno completato lo studio, 6 delle quali si sono verificate durante l'assunzione delle capsule di mirtillo rosso (non è stato riportato il numero di infezioni per ogni donna nei diversi gruppi; non è stato possibile valutare la significatività statistica). Il secondo studio (192 donne anziane) ha osservato che il succo di mirtillo rosso riduceva significativamente il tasso di infezione (definita come >=100.000 microrganismi per ml di urina associata a piuria) rispetto al placebo (odds ratio 0,42, P=0,004; vedi commento).

EFFETTI NEGATIVI

 Non sono state riportate informazioni sugli effetti avversi.

 

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