Il Primo Soccorso Psicologico è un modello di intervento di sostegno psicosociale da attuarsi in caso di eventi luttuosi, calamità naturali, attacchi terroristici.
Un terremoto, per esempio quello in Abruzzo, un'inondazione, per esempio quella di Giampilieri, la guerra, un incidente aereo sono eventi drammatici, improvvisi, sconvolgenti che colpiscono le comunità, non solo nei loro beni materiali, ma, soprattutto, sconvolgendo gli animi e gli affetti, indebolendo le sicurezze e i punti di riferimento degli individui.
I bambini sono le prime vittime designate da tali eventi perché danneggiate negli affetti e private del "loro" mondo - fatto di certezze e consuetudini rassicuranti. In queste circostanze, Telefono Azzurro, è un'associazione che ha deciso di farsi promotore di un modello basato su evidenze scientifiche, già utilizzato efficacemente in altre situazioni di disastro a livello internazionale. Occorre agire con professionalità per evitare un danno psicologico permanente del fanciullo.
Infatti i bambini non hanno ancora delle difese psicologiche strutturate e devono fare i conti con una realtà più grande di loro, spesso senza avere gli strumenti psicologici per affrontarla.
I principi e le tecniche del Primo Soccorso Psicologico sono:
basati su evidenze scientifiche;
applicabili e utilizzabili sul campo;
appropriati per le diverse età;
sensibili alla variabile culturale.
Gli interventi si rivolgono ai superstiti, ai familiari e, soprattutto ai bambini che sono le vittime più fragili di queste situazioni.
L'obiettivo principale del Primo Soccorso Psicologico è quello di mitigare lo stress acuto psicologico derivante dal coinvolgimento in un evento avverso rispondendo ai bisogni dei superstiti e promuovendone il funzionamento adattivo, la percezione di sicurezza e il progressivo ritorno alla normalità.
Il Primo Soccorso Psicologico racchiude metodologie di intervento psicologico la cui efficacia è basata su evidenze empiriche (evidence-based) e deriva dai risultati di ricerca a livello internazionale nel campo della salute mentale delle persone coinvolte in disastri e traumi.
Esso si basa su un modulo di intervento che si snoda in nove punti basilari:
1) primo contatto e aggancio (significa essere disponibili , semplici e riuscire
a comunicare e dare fiducia)
2) protezione e sicurezza (significa saper affrontare e risolvere le situazioni
di pericolo)
3) ricongiungimento familiare e contenimento nel lutto;
4) stabilizzazione emotiva (parlare con calma, dare certezze);
5) raccolta di informazioni e valutazione (saper fare il punto sulla scena del
disastro, raccogliendo le energie per attuare un piano di soccorso);
6) strategie di gestione dello stress;
7) normalizzazione delle reazioni acute;
8) collegamento con la rete sociale e i servizi territoriali;
9) promozione del senso di efficacia e di empowerment.
Stabilire un contatto umano in un modo non intrusivo ed empatico.
Occorre ascoltare i bisogni della popolazione, senza essere invadenti
Occorre offrire sostegno fisico e psicologico, attrezzare i centri di prima
accoglienza cercando di offrire quel minimo di confort per la persona.
Favorire la sicurezza a breve e a lungo termine, offrendo conforto fisico ed
emozionale.
Calmare ed orientare sopravvissuti che siano sopraffatti dalle emozioni o
sconvolti.
Aiutare i sopravvissuti a raccontare quali siano le loro specifiche
preoccupazioni ed i bisogni più urgenti
Offrire assistenza pratica e informazioni per aiutare i sopravvissuti ad
affrontare le preoccupazioni ed i bisogni immediati.
Riconnettere quanto prima i sopravvissuti alle reti di supporto sociale, inclusi
membri della famiglia, amici, vicini e altre fonti di aiuto presenti nella
comunità.
Supportare processi di adattamento positivo, riconoscere gli sforzi fatti e le
competenze, e rafforzare i sopravvissuti; incoraggiare adulti, bambini e
famiglie ad assumere un ruolo attivo nel percorso di recupero.
Fornire informazioni che possano aiutare i sopravvissuti ad affrontare
efficacemente l'impatto psicologico del disastro.
Essere chiari circa i termini della propria disponibilità riconnettendo, laddove
opportuno, il sopravvissuto ad un collega o ai servizi socio-sanitari presenti a
livello territoriale.
indice della visita del paziente