da appunti congressuali del dott. Claudio Italiano
HAP: hospital-acquired pneumonia (polmonite nosocomiale), cioè una
polmonite che un paziente ha avuto entro le 48 ore o più dal ricovero e che non
fosse già in fase di incubazione al momento del ricovero.
VAP: Ventilator-associated pneumonia (Polmonite associata al ventilatore).
Significa una polmonite che insorge dopo 48-72 ore dall'intubazione endotracheale
di un paziente (i pazienti che necessitano di intubazione per una HAP grave devono
essere trattati come i pazienti affetti da VAP)
HAP/VAP a esordio precoce: che si instaura nei primi quattro giorni
di ospedalizzazione
HAP/VAP ad esordio tardivo: che si instaura dal 5° giorno di ospedalizzazione
HCAP: Healthcare-associated pneumonia (Polmonite associata a cure
mediche). Significa una polmonite in pazienti ricoverati per almeno 2 giorni, nei
90 precedenti l'infezione; pazienti residenti in casa di cura o in strutture di
lungodegenza; pazienti trattati recentemente con terapia antibiotica e.v., con chemioterapia
o trattati per piaghe e ferite chirurgiche nei 30 giorni precedenti l'infezione;
pazienti afferenti a ospedali o centri di emodialisi.
Tuttavia curare con antibiotici sempre e comunque un paziente in modo scriteriato,
non è sempre la scelta giusta. Infatti esistono dei fattori di rischio per sviluppare
dei batteri patogeni multiresistenti (MDPR) responsabili di polmoniti nosocomiali
(HAP), polmoniti associate a cure mediche (HCAP) e polmoniti associate a ventilatore
(VAP).
Vediamo quali sono i fattori di rischio, quelli cioè, che possono selezionare
e far sviluppare infezioni multiresistenti:
-
Trattamento antimicrobico nei 90 giorni precedenti;
-
Ospedalizzazione attuale per 5 o più giorni;
-
Alta frequenza di antibiotico-resistenza nelle comunità o nella specifica unità
ospedaliera;
Essi sono rappresentati da:
-Ospedalizzazione per 2 o più giorni nei 90 giorni precedenti
-Residenza in una casa di cura o in residenze sanitarie assistite
-Trattamento infusionale domiciliare (inclusi antibiotici)
-Trattamento dialitico cronico nei 30 giorni precedenti
-Trattamento domiciliare delle ferite
-Presenza di un familiare con patogeno multiresistente
-Patologie o trattamento immunosoppressivo
La diagnosi va fatta previo un esame radiografico del torace o tomografia del torace: se vi è la presenza alla radiografia di infiltrati polmonari nuovi o progressivi, associata ad almeno due dei tre seguenti parametri clinici:
-
Temperatura corporea superiore a 38°C
-
Leucocitosi oleucopenia
-
Secrezioni bronchiali purulente
PUNTI | |||
Diagnosi di VAP Criteri CPIS (Clinical Pulmonary Infection score) | |||
VARIABILI | 0 | 1 | 2 |
°C | 36,1 a <38.4 | > 38.5 a
< 38.9 |
> 39 o <36
|
leucociti
|
da > 4000 a < 11 000 | < 4000 o
>11000 |
|
secrezioni
|
assenti | presenti non purulente | presenti e purulente
|
PaO2 | >240 o ARDS | < 240 e non ARDS
|
|
rx torace
|
non infilitrati | infiltrati diffusi o irregolari | infiltrati localizzati
|
micro-biologia
|
crescita scarsa | crescita moderata o intensa | |
Se punti > 6= diagnosi possibile di polmonite |
Inizia la terapia o no?
Certamente è opportuno iniziare una terapia empirica, cioè basata sull'esperienza
e criteriata come vedremo appresso.
Diagnosi
Si effettua con:
-
Aspirato endotracheale: con soglia di positività > 10 6 cfu/ml, ha una sensibilità
del 76+ 9% ed una specificità dxel 75+ 28%.
- Per la diagnosi di VAP, uno striscio con colorazione di gram di un aspirato tracheale senza batteri o senza cellule infiammatorie, in un paziente la cui terapia antibiotica non è stata cambiata negli ultimi 3 giorni ha un valore predittivo negativo del 94%.
-
Lavaggio broncoalveolare (BAL) : con soglia di positività di 10 4 o 10 6 cfu/ml,
ha una sensibilità del 73 + 18% e specificità del 82 + 19%.
-
Spazzolamento protetto: con soglia di positività > 10 3 cfu/ml, ha sensibilità del
66 + 19% e specificità del 90 + 15%.
Trattamento
Il trattamento deve essere effettuato al più presto, empiricamente, endovena, e poi è possibile una terapia orale/enterale.
I chinoloni, sia per bocca che per vena, hanno la stessa biodisponibilità.
Patogeni potenziali
Streptococcus pneumoniae
Haemophilus influenzae
Staphyloccus aureus meticillino-sensibile
Bacilli enterici gram-negativi antibiotico-sensibili
Escherichia coli
Klebsiella pneumoniae
Enterobacter species
Proteus species
Serratia marcescens
Terapia consigliata: Ceftriaxone o Levofloxacina, moxifloxacina o Ciprofloxacina
o Ampicillina/sulbactam o Ertapenem
Pseudomonas aeruginosa
Klebsiella pneumoniae (ESBL) cioè produttore di beta lattamasi ad ampio spretto
Acinetobacter species
Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA)
Legionella pneumophila
Terapia consigliata: Cefalosporina antipseudomonas (cefepime,ceftazidime) o carbapenemico antipseudomonas (imipenem o meropenem) o beta-lattamici/inibitori betalattamasi (piperacillina-tazobactam) + fluorochinolone antipseudomonas (ciprofloxacina o levofloxacina) , aminoglicoside (amikacina, gentamicina o tobramicina) + linezolid o vancomicina
La polmonite da Pneumocystis carinii
La polmonite, generalità La polmonite, diagnosi e cura la terapia con antibiotici beta-lattamicicefalosporine antipseudomonas
cefepime: 1-2 g ogni 8-12 ore
ceftazidime: 2 g ogni 8 ore
carbapenemici
imipenem, meropenem: 500 mg ogni 6 ore o 1 g ogni 8 ore , 1 g ogni 8 ore
beta-lattamici/inibitori beta-lattamasi
piperacillina-tazobactam: 4-5 g ogni 6 ore
aminoglicosidi :7 mg/kg/die
gentamicina: 7 mg/kg/die
tobramicina, amikacina 20 mg/kg/die
chinoloni antipseudomonas
levofloxacina: 750 mg/die ciprofloxacina: 400 mg ogni 8 ore
vancomicina: 15 mg/kg ogni 12 ore
linezolid: 600 mg ogni 12 ore
In caso di sospetto di HAP, VAP, HCAP occorre prelevare un campione di secreto dalle basse vie respiratorie LRT per l'analisi microbiologica; se il campione non dà esito o nelle more, iniziare sempre una cura antibiotica empirica come sopra specificato.
Nel frattempo le colture vanno controllate e la risposta clinica del paziente (temperatura, conta leucocitaria, saturazione e funzione d'organo).
Se vi è un miglioramento clinico e la coltura è negativa si può considerare di sospendere la cura antibiotica. Se la coltura è positiva, scalare la terapia antibiotica e trattare in maniera specifica per 7-8 giorni.
La terapia antibiotica si inizia a spettro limitato se non si sospettano germi multiresistenti.
Viceversa, se il paziente, per esempio, è stato ospedalizzato, se è defedato e quant'altro, si preferisce impiegare una terapia empirica ad ampio spettro, sempre in attesa di riscontro di laboratorio.
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