appunti del dott. Claudio Italiano
Link correlati al tema:In seguito alla revisione dei nuovi dati, effettuata dall'Agenzia Europea dei Medicinali
(EMA), sulla possibile associazione tra pioglitazone ed aumento del rischio di carcinoma
della vescica, l'agenzia ha stabilito che, sebbene ci sia un lieve aumento di tale
rischio con pioglitazone, i suoi benefici continuano a superare i rischi in una
popolazione selezionata di pazienti con diabete di
tipo 2. Diverse raccomandazioni sono state predisposte, riguardo la gestione
di questo rischio, attraverso un'attenta selezione dei pazienti ed il monitoraggio
continuo dell'efficacia nei singoli pazienti.
Pioglitazone è indicato come monoterapia, duplice o triplice terapia orale nei pazienti
che non possono utilizzare metformina ed in quelli che non raggiungono un adeguato
controllo glicemico, nonostante assumano il dosaggio massimo tollerato di metformina,
o di una sulfonilurea, o di entrambe. Pioglitazone è anche indicato in combinazione
con insulina nei pazienti che non raggiungono un sufficiente controllo glicemico.
per i quali l'uso di metformina è inappropriato. Pioglitazone non deve essere
utilizzato come trattamento di prima linea nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. Dopo l'inizio della
terapia con pioglitazone. i pazienti devono essere rivalutati dopo 3-6 mesi, per
verificare la risposta adeguata al trattamento (ad esempio la riduzione della
HbA1c). Nei pazienti che non rispondono
adeguatamente, il trattamento con pioglitazone deve essere interrotto. In considerazione
dei potenziali rischi con una terapia prolungata, i prescrittori devono confermare,
in occasione delle visite successive, che i benefici del trattamento con pioglitazone
siano mantenuti.
Il carcinoma della vescica è un evento raro nell'uomo ed i pazienti con diabete di tipo 2 hanno un'incidenza del 40% in più rispetto alla popolazione generale non diabetica. I dati raccolti nel contesto degli studi su pioglitazone mostrano un lieve aumento del rischio nei pazienti in terapia con pioglitazone. I dati provenienti dagli studi clinici e da quelli epidemiologici, analizzati in modo separato, mostrano rispettivamente un effetto a breve ed a lungo termine. I casi di carcinoma della vescica sono stati riscontrati più frequentemente in metanalisi di studi clinici controllati con pioglitazone (19 casi su 12506 pazienti, 0,15%) rispetto ai gruppi di controllo (7 casi su 10212 pazienti, 0,07%). Anche i dati epidemiologici disponibili suggeriscono un lieve aumento del rischio di carcinoma della vescica nei pazienti trattati con pioglitazone, in particolare nei pazienti trattati per i periodi più prolungati e con i dosaggi cumulativi più alti. Non può essere escluso un rischio potenziale dopo trattamenti a breve termine.
In considerazione del lieve aumento del rischio di
carcinoma della vescica,
associato all'uso di pioglitazone, i prescrittori devono essere consapevoli di quanto
riportato di seguito nella loro pratica clinica routinaria, nel momento in cui prescrivano
pioglitazone:
I fattori di rischio per il carcinoma
della vescica (età, fumo, esposizione ad alcune sostanze
usate in ambienti lavorativi o chemioterapici, quali ciclofosfamide oppure precedente
radioterapia con esposizione dell'area pelvica) devono essere valutati dal medico
prima di iniziare il trattamento con pioglitazone.
I pazienti con una storia medica di
carcinoma della vescica
non devono essere trattati con pioglitazone. Qualunque ematuria macroscopica di
natura non accertata deve essere indagata, prima di iniziare la terapia con pioglitazone.
Durante il trattamento, i pazienti devono essere avvisati di prestare particolare
attenzione a sintomi quali ematuria macroscopica, disuria, o urgenza della minzione.
L'analisi per la rilevazione dell'ematuria deve essere eseguita regolarmente, come
parte delle analisi abituali delle urine dei pazienti diabetici. Se l'ematuria è
sintomatica, persistente o visibile e se non vengono identificate altre cause, i
pazienti devono essere indirizzati da uno specialista per un approfondimento del
caso.
Pioglitazone è controindicato nei pazienti con insufficienza cardiaca presente o
pregressa.
Quando vengono trattati pazienti che presentano almeno un fattore di rischio
per lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia (es. precedente infarto del
miocardio, malattia coronarica sintomatica o pazienti di età avanzata), i medici
devono iniziare il trattamento con il più basso dosaggio disponibile ed aumentarlo
gradualmente.
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di insufficienza cardiaca,
aumento di peso o edema; particolarmente quelli con una ridotta riserva cardiaca.
La somministrazione concomitante di pioglitazone ed insulina può aumentare il
rischio di edema. Pioglitazone deve essere sospeso se si manifesta qualsiasi deterioramento
dello stato cardiaco.
3. Anziani
L'uso combinato di pioglitazone ed insulina deve essere valutato con cautela negli
anziani, a causa dell'aumentato rischio diinsufficienza cardiaca grave. Alla luce
dei rischi correlati all'età (in particolare carcinoma della vescica, fratture distali
nelle donne ed insufficienza cardiaca) il bilancio tra i benefici ed i rischi deve
essere valutato accuratamente, sia prima che durante il trattamento con pioglitazone.
I medici devono iniziare il trattamento con il più basso dosaggio disponibile ed
aumentare il dosaggio gradualmente, in particolare quando pioglitazone è somministrato
in combinazione con insulina.
PIOGLITAZONE
Pioglitazone non deve essere usato come trattamento di prima linea
Pioglitazone è indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2.: in
monoterapia
- in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso) non adeguatamente controllati
dalla dieta e dall'esercizio fisico, per i quali il trattamento con metformina è
inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza.
In duplice terapia orale in combinazione con
- metformina, in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso) con insufficiente
controllo glicemico nonostante la massima dose tollerata di monoterapia con metformina
- una sulfonilurea, solo in pazienti adulti che mostrano intolleranza a metformina
o per i quali metformina
è controindicata, con insufficiente controllo glicemico nonostante la massima dose
tollerata di monoterapia con una sulfonilurea
In triplice terapia orale in combinazione con
- metformina e una sulfonilurea, in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso)
con insufficiente controllo glicemico nonostante la duplice terapia Pioglitazone
è anche indicato in combinazione con insulina nei pazienti adulti con diabete mellito
di tipo 2 che non raggiungono un sufficiente controllo glicemico con insulina, per
i quali l'uso di metformina è inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza