Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Cliccando su "Accetto" acconsenti all'uso dei cookie.

Il paziente rosso

  1. Gastroepato
  2. La visita
  3. Il paziente rosso
  4. Eritema
  5. Lesioni eritematose solari
  6. Macchie della pelle
  7. L'eruzione rosacea

appunti del dott. Claudio Italiano

Si parla di cute rossa o di eritema per riferirsi a vari tipi di irritazione cutanea; in ambito medico con eritema ci si riferisce a tutte quelle problematiche che affliggono la cute e sono caratterizzate da un arrossamento più o meno esteso dell'epitelio. Tale arrossamento scompare quando viene applicata una certa pressione sulla zona interessata. Possiamo distinguere un eritema attivo ed un eritema passivo. Si parla di eritema attivo nel caso che esso sia dovuto a una dilatazione dei vasi arteriosi, mentre si parla di eritema passivo quando esso è originato da una stasi venosa. Nel primo caso l'eritema sarà di colore rosso vivo, mentre nel secondo caso la colorazione tenderà al rosso-bluastro. L'eritema è un arrossamento congestizio della cute, che può essere circoscritto o poco diffuso e a margini più o meno irregolari, temporaneo; scompare alla diascopia.

Rush cutaneo da farmaci da ceftriaxone generico,
poco purificato

L'eritema attivo, roseo o rosso-vivo, è dato dalla vasodilatazione della arteriole e dei capillari arteriosi, mentre quello passivo, rosso-vinoso, cianotico, livido, è determinato da vasodilatazione del ramo venoso dei capillari e delle venule, con rallentamento del circolo. L'eritema, tuttavia, è permanente in alcune condizioni morbose.

Cosi, l'eritema palmare, che compare nella cirrosi epatica; chiazzette rosse a capocchia di spillo con componente teleangectasica sono dimostrabili al volto, sul palmo delle mani, ai polpastrelli ed ai contorni ungueali nell'eritematodes sistemico sulla punta delle dita e sulla guance nel morbo di Rendu-Osler (cfr il paziente emorragico); per displasia di mesenchima di sostegno. Un'altra forma di eritema circoscritto e permanente è quello della rosacea localizzato al naso, alle guance e poi eventualmente alla fronte ed al mento; l'insorgenza in dette sedi di manifestazioni pustolose recidivanti dà luogo al quadro noto come acne rosacea. Sul naso può venire a costituirsi uno stato ipertrofico cutaneo la cui espressione massima è il rinofima: il naso si presenta aumentato di volume, deforme, a superficie bernoccoluta, con teleangectasie e pori ripieni di sebo. Sono noti gli esantemi infettivi acuti delle malattie eruttive tipiche dell'infanzia (scarlattina, morbillo, rosolia, varicella); ma possono osservarsi esantemi anche in corso di altri eventi infettivi. Così, in concomitanza con la mononucleosi infettiva, con la parotite epidemica e con la toxoplasmosi può manifestarsi un esantema maculo-papuloso od eritemato-papuloso, difficilmente distinguibile rispettivamente da quello del morbillo e della scarlattina.

Forma particolari di eritema

Eritema a farfalla — L'eritema a farfalla è un'eruzione cutanea maculo-papulare che si localizza sugli zigomi e sul dorso del naso espressione patognomonica del lupus eritematoso sistemico.

Eritema da pannolino o l'eritema da affezioni da candida albicans delle pieghe cutanee. L'eritema da pannolino (più noto forse come dermatite da pannolino) si determina per la macerazione della cute provocata sia dalla scarsa traspirazione che dal calore e dall'umidità della zona, condizioni dovute proprio alla presenza del pannolino. In questi casi, massima pulizia, con saponi neutri, impiego di polveri allo zinco per dermatite, in vendita in farmacia, su semplice richiesta, da applicare dopo la pulizia intima, anche per gli anziani. Escludere candidosi delle pieghe cutanee ed impiegare altri prodotti. Evitare, in genere le creme untuose che possono peggiorare il quadro. Cambiare la marca del pannolino, che spesso è trattato con prodotti chimici sbiancanti e materiali scadenti. Ricordiamo, sempre, che invece di una pomatina, è sempre meglio una buona igiene personale intima del povero paziente allettato!

 Altro fattore di notevole importanza è il contatto più o meno prolungato con le feci e l'urina; le cose si aggravano quando il bambino o l'anziano è colpito da diarrea o da infezioni a carico delle vie urinarie, per la sovrapposizione batterica. .

eritema fisso da farmaci

Eritema fisso da farmaco

L'eritema fisso da farmaco è una forma molto particolare di eritema: una reazione avversa ad un determinato farmaco, di colore color rosso-violaceo di forma rotonda od ovale, ma con il ripetersi delle manifestazioni possono fare la sua comparsa altre chiazze in zone diverse e le chiazze presentatisi in precedenza possono aumentare le loro dimensioni. Questo tipo di eritema fa di norma la sua comparsa entro un giorno dalla somministrazione del medicinale che ne è all'origine. Le zone più spesso interessate dall'eritema fisso sono le mani, i piedi, la zona genitale e quella perianale. Tra i farmaci che più spesso risultano coinvolti in questo tipo di eritema vi sono i derivati del pirazolone, naprossene, acido mefenamico, sulfamidici (cotrimossazolo), eritromicina e tetracicline.

La diagnosi di questo tipo di lesione viene fatta clinicamente e istologicamente.  Ricordiamo ancora tra i farmaci che possono provocare eruzioni specifiche (epidermolisi bollosa tossica o sindrome di Lyell e l'eritema fisso da medicamenti) ed eruzioni aspecifiche. Queste ultime sono in grado di simulare un enorme numero di affezioni cutanee: esantema rubeoliforme (chinino, chinidina, borato di fenilmercurio); esantema scarlattiniforme (d-penicillamina); esantema morbilliforme o maculopapuloso (ampicillina); eruzione orticaroide (penicillina, malattia da siero); esantema emorragico (da farmaci che provocano trombopenia o danno vascolare); eritema nodoso (sulfamidici); eruzioni acneiformi (corticosteroidi, vitamina B12, ipnotici, composti contenenti bromo); dermatosi simil-lupus-eritematoso (idralazina); fotosensibilizzazione (dimetilclortetraciclina, clorpromazina).

Eritema infettivo

— L'eritema infettivo, noto anche come quinta malattia, è una patologia infantile a carattere esantematico. Non è una patologia particolarmente grave e, generalmente, si risolve nel giro di pochi giorni. L'eritema fa la sua comparsa localizzandosi in particolar modo sulle guance che assumono un aspetto livido; fa la sua comparsa anche la febbre mai particolarmente elevata. Il virus che causa l'eritema infettivo è il parvovirus B19, un virus scoperto nel 1974 e responsabile di diverse patologie di cui la più conosciuta è proprio l'eritema infettivo.

Caso di vasculite acuta

Eritema infettivo da puntura insetto a coccarda

Altre forme sono gli eritemi in corso di infezione da rickettsie. è tipica, ai fini diagnostici, per la febbre bottonosa la caratteristica escara (tàche noire)  determinata dalla zecca nella sede di inoculazione della Rickettsia conori. L'escara ha margini arrossati, è leggermente pruriginosa, cade dopo circa dieci giorni lasciando un'ulcerazione che guarisce in una settimana; come è noto, la malattia si caratterizza anche per la comparsa di un esantema rosso-vinoso, di tipo maculo-papuloso esteso a tutto il corpo. Un'altra rickettiosi nostrana è quella che dà il tifo murino (da rickettsia mooseri, che parassita il ratto ed è trasmessa dalla puntura della pulce): l'esantema(che di solito risparmia il volto, il palmo delle mani e la pianta dei piedi) è di tipo maculo-papuloso e può subire una trasformazione petecchiale.

Eritema marginato reumatico

L'eritema marginato reumatico è una lesione tipica della febbre reumatica, patologia caratterizzata da numerosi altri sintomi (artrite migrante, noduli, febbre, stanchezza, dolori addominali ecc.). L'eritema caratteristico della febbre reumatica si caratterizza per le chiazze dal colore rosa-salmonato diffuse su tronco, braccia e gambe.

Eritema necrolitico migrante

— L'eritema necrolitico migrante è una forma di dermatite eczematosa che si ritrova soprattutto nei soggetti affetti da glucagonoma, una rara forma di tumore, descritta per la prima volta nel 1942 e che colpisce con più frequenza i soggetti di sesso femminile. Il glucagonoma è una neoplasia che interessa le cellule alfa del pancreas; la sua progressione è solitamente a carattere maligno.

Eritema polimorfo

Vasculite allergica

Eritema vasculitico in broncopatico

Eritema migrante

L'eritema migrante è una lesione cutanea che si manifesta inizialmente come una papula rossa localizzata generalmente nella zona prossimale di uno degli arti o sul tronco; fa generalmente la sua comparsa dopo un periodo variabile da 3 ai 32 giorni dal morso di una zecca. L'area dell'eritema tende a ingrandirsi, solitamente schiarendosi nella zona centrale, fino ad assumere dimensioni che possono avere un diametro superiore ai 50 cm. L'eritema migrante è la caratteristica principale e il principale indicatore clinico della malattia di Lyme in circa tre quarti dei soggetti che ne sono affetti.

Eritema multiforme

L'eritema multiforme, noto anche come eritema polimorfo, è una patologia che interessa prevalentemente gli adolescenti, ma può colpire anche le persone adulte. Si presenta sotto forma di lesioni cutanee color rosso vivo legate a un processo infiammatorio dei vasi sanguigni provocato dai globuli bianchi e che conduce a un processo necrotico e a reazioni di ipersensibilità. Si distinguono tre forme di eritema multiforme: eritema multiforme minore, eritema multiforme maggiore (anche sindrome di Stevens-Johnson) ed eritema multiforme a placche (anche sindrome di Lyell o necrolisi tossica epidermica).

L'eziologia della malattia non è ancora del tutto nota; si ritiene che esista una correlazione con un'iperattività cutanea che può venir scatenata da processi infettivi virali o batterici o da reazioni indesiderate ad alcune tipologie di farmaci. Fra le forme più gravi di eritema multiforme vi sono la sindrome di Stevens-Johnson - le cui complicanze, nel 5% dei casi, provocano la morte del soggetto colpito — e la sindrome di Lyell, patologia rara, ma caratterizzata da un elevato indice di mortalità (circa il 70%); la sindrome di Lyell provoca una necrosi totale dell'epidermide e il suo trattamento richiede sempre l'ospedalizzazione.

Eritema nodoso

— L'eritema nodoso è una patologia che interessa soprattutto i soggetti di sesso femminile. Questa affezione è caratterizzata dalla comparsa di noduli dolenti di colore rosso il cui diametro può variare da 1 a 10 cm. I noduli eritematosi sono legati a processi infiammatori dei tessuti adiposo e sottocutaneo le cui origini sono legate a malattie di diverso tipo oppure a intossicazioni dovute a ipersensibilità a farmaci quali penicilline o sulfamidici o ad altre sostanze contenenti iodio o bromo. La patologia si presenta in associazione a diversi altri sintomi (febbre, artralgie, linfoadenopatia ecc.); la durata della sintomatologia è piuttosto lunga dal momento che può andare dalle 6 alle 8 settimane circa. Le zone prevalentemente interessate dall'eritema nodoso sono le parti anteriori di gambe e cosce. La comparsa di noduli in altre zone del corpo (braccia o volto) è molto rara.

Eritema solare

L'eritema solare è probabilmente la forma di eritema più nota; con tale espressione ci si riferisce a un'ustione di primo grado causata da un'esposizione prolungata ai raggi del sole (o comunque a fonti di raggi UVB). L'eritema fa la sua comparsa alcune ore dopo che la cute è stata esposta alle radiazioni solari. Spesso, anche se erroneamente, con eritema solare ci si riferisce ad altri tipi di fotodermatite quali, per esempio, la dermatite polimorfa solare. L'eritema solare e la sua entità e probabilità dipendono anche dal fototipo a cui chiunque di noi appartiene e dalla dose dei raggi UV assorbita.

Il fototipo è la classificazione dermatologica che suddivide le persone in base alla quantità di melanina presente nella pelle. Ci sono 6 fototipi diversi che vanno dall'1, che comprende chi ha la pelle lattea e molto chiara, al fototipo 6 di chi ha la pelle nera. Ovviamente anche la quantità di raggi UV assorbita influirà su una possibile reazione cutanea, ma di solito il fototipo 1 è il più esposto a questo tipo di rischi. E' chiaro che se sono stato per tutto l'anno al chiuso, non mi vado ad esporre 5 ore sotto il sole cocente della spiaggia: potrei avere reazioni meningitiche con febbre e coma, disidratazione ed ustioni della cute di 2 e 3 grado! Il sole va preso per gradi, 5 minuti il primo giorno, 10 il secondo giorno e via dicendo. Il sole non sempre fa bene a tutti, anzi! Se qualcuno ha lesioni della pelle o se la pelle è secca, c'è il rischio di sviluppare cancro della pelle. Nel caso di ustioni, impiegare creme cortisoniche ma, soprattutto, evitare il sole .

 

 index visita