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Parto pretermine

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Per approfondire il tema: La gravidanza

E' un parto che si realizza prima della 37° settimana dall'ultima gravidanza.

Il parto pretermine è responsabile dei ricoveri in ostetricia e della morte fetale nel 75% dei casi

Perché si può avere un parto pretermine?

Può essere primitivo o secondario

Nel 50% dei casi è primitivo, cioè non si conosce la cause.

Nell'altri 50% dei casi è secondario a cause conosciute che possono essere così elencate:

- cause materne: malformazioni uterine, leiomiomi e pregressi tagli cesarei
-cause ereditarie (per esempio è importante, all'anamnesi familiare, sapere a che età ha partorito la madre)
- cause socioeconomiche: età < 20 o maggiore a 35 anni, scarsa igiene personale, inadeguata nutrizione, bassa statura
- cause comportamentali: fumo, infezioni, stress di vita
- cause fetali: microcefalia, macrocefalia, morte fetale


Qual'è il meccanismo patogenetico di un parto pretermine, cosa avviene?

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Si riconosce una causa centrale che prevede una stimolazione ipotalamica sulla neuroipofisi con liberazione di ossicitocina e liberazione di estrogeni almeno 200-300 volte superiori rispetto alla norma .Entrano in gioco dei fattori correlati con la "sindrome da alterata risposta infiammatoria uterina". E'proprio l'attivazione delle prostaglandine di membrane amnio-coriali e del miometrio ad attivare l'infiammazione e le modificazioni cervicali.

Ciò dipende da alcuni fattori:

- infezione deciduale e corion-amniotiche: si tratta di saprofiti vaginali con attività fosfolipasi oppure di infezioni per via ascendente, per via ematica o transvulvare con stimolazione sulle contrazioni uterine che può avvenire direttamente o indirettamente; nel primo caso, direttamente, per attivazione dell'acido arachidonico amnio-coriale con formazione di prostaglandine e mediante azione fosfolipasi, oppure in maniera indiretta con elaborazione di endotossine (LPS) che produrrano macrofagi che sintetizzeranno interleuchine, le quali stimola la produzione di prostaglandine.

- stress della madre

- ipossia feto-placentare

-emorragia deciduale

 

Che cosa accade al feto nella condizione di parto pretermine?

Ne deriva che durante il travaglio gli scambi feto-placentari sono molto scadenti o completamente aboliti, per cui il feto resiste per 5 minuti durante i quali il circolo si restribuisce verso gli organi vitali, quali il cervello, a discapito del circolo splacnico per azione di sostanze vasoscostrittorie. La presenza di liquido amniotico verde rappresenta un segno di sofferenza fetale, espressione di distress respiratorio ed ipossia fetale e bisogna intervenire subito provocando il travaglio ed il parto.

Nel caso contrario il parto può avvenire spontaneamente, pretermine, cioè prima della 37° settimana dalla mestruazione, se le contrazioni si presentano regolari e se compare dolore, con progressiva modificazione del collo dell'utero e discesa del feto.nel canale del partoe possiamo avere anche delle perdite ematiche, acquose, sierose o chiare

Quali cure attuare nel parto pretermine?

Il medico attua una prevenzione primaria, cioè evita i fattori di rischio; secondaria, se monitorizza la gravida a rischio di parto pretermine o terziaria, se il feto non è maturo e si deve cercare di prolungare la gravidanza per come è possibile prescrivendo terapia tocolitica, beta agonosta, miolene, inibitori dei recettori per ossitocina, calcio antagonisti; i trattamenti sono limitati a 48 ore; inoltre vengono somministrati antibiotici, nel caso di distacco prematuro delle membrane.

 

Cosa può accadere nel feto sofferente?

Il bambino, una volta nato, potrebbe presentare problemi di encefalopatia  con abilità cognitive ridotte, retinopatia, problemi di udito, problemi dentali, problemi di ritardo psichico e di salute nel tempo.