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Parto fisiologico o naturale

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Che cos'è il parto naturale?

Il parto fisiologico o naturale è  un parto che avviene secondo "natura", cioè senza artifici, senza farmaci, secondo i tempi normali della donna, solo sotto attento controllo del personale addetto alla sorveglianza della gravida; esso avviene per via vaginale, è fisiologico ed è, quindi,  spontaneo.

Non è possibile, senza rischi per la donna, effettuare il parto naturale se sussistono le seguenti condizioni:

a) il feto è posizionato in maniera anomale, per esempio di "podige", cioè non con la testa verso il basso, ma col "sedere", cosa che renderebbe il parto molto difficoltoso

b) la donna ha subito dei tagli cesarei ed il parto è gemellare

c) il feto è in sofferenza o ci sono perdite di sangue abbondanti: alla tococardiografia la frequenza del cuore del piccolo è anomala, per esempio, dopo le contrazioni non accelera; esiste stravaso ematico tra

Il parto si divide in 2 tipi:

a) parto eutocico, dal greco "eu", cioè il buon parto, quello che avviene normalmente, per vie naturali, con le sue forze e non comporta complicanze, sia per la partoriente che per il feto

b) il parto distocico, dal greco "dis", cioè il cattivo parto, quello che avviene con complicanze, ostacoli e rischi per la partoriente.

Fisiologicamente il parto consta di diverse fasi:

Il travaglio, può essere fisiologico e si caratterizza per diverse fasi:

a) periodo prodromico

b) periodo dilatante

c) periodo espulsivo

Il periodo prodromico

Il periodo prodromico, che consta di:

- contrazioni ritmiche, coordinate ed ed accompagnate da dolore lombosacrale

- nausea e vomito

- pollachiuria e tenesco vescicale

- durata circa 8 ore

- manifesta con l'espulsione del tappo di muco, frammisto a perdita ematica

Se il periodo di allunga, allora i parto è prolungato e patologico e ciò dipende da:

- problematiche connesse alle dimensioni del feto che sono sproporzionate rispetto alle "linee coniugate ostetriche", cioè alle dimensioni del bacino

- per distocia dinamica, cioè ipocinesi uterina.

 

Il periodo dilatante

- Durata circa 4 ore

- si caratterizza per fenomeni dinamici e meccanici

- le contrazioni sono sempre più frequenti e dolorose

- la cervice si dilata

- con la 3° e 4° manovra di Leopold si verifica la discesa della testa del feto che si impegna nella pelvi

- quando la dilatazione è massima, circa 10 cm, si passa al periodo espulsivo

Il periodo espulsivo

-Si verifica i fenomeni meccanici del parto

- alle contrazioni uterine si associano quelle volontarie

- durata circa 1 ore

- il dolore è per le contrazioni uterine, ma anche per la distensione del pavimento pelvico, vagina e perineo e vulva

Dopo l'espulsione del feto, avremo il "secondamento", cioè l'espulsione della placenta, con formazione del cosiddetto "globo di sicurezza" cioè l'utero si contrae su se stesso e con la contrazione delle fibrocellule muscolari vengono "pinzati" i vasi uterini, evenienza questa che crea un'emostasi

Nel post-partum avremo i fenomeni del puerperio .