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cfr prima orecchio medio introduzione
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In
rapporto a determinate esigenze, strettamente collegate a richieste funzionali uditive
che in via riflessa dal complesso olivare superiore si riverberano sui due muscoli
attraverso le loro fibre motrici, può prevalere, in alcuni casi, l'azione di uno
dei due muscoli. II muscolo tensore del timpano, modificando la forma della membrana
timpanica, faciliterebbe la trasmissione dei suoni acuti, mentre la contrazione
dello stapedio avrebbe analogo effetto sulla trasmissione dei suoni gravi.
c) per trasmissione mandibolare: le vibrazioni del cranio verrebbero trasmesse al
condilo della mandibola che a sua volta porrebbe in vibrazione la parte cartilaginea
del meato acustico esterno e l'aria in esso contenuta che a sua volta farebbe vibrare
il sistema timpano-ossiculare.Organo del Corti
I suoni possono giungere all'organo di CORTI che costituisce l'apparato di trasduzione
dell'energia meccanica vibratoria in energia nervosa, sia per via aerea, sia attraverso
le strutture ossee che circondano e proteggono l'orecchio interno ed. indipendentemente
dalla via seguita, essi pongono in vibrazione i liquidi endolabirintici. Questa
vibrazione scatenerà i vari processi biofisici e biochimici, che, a livello delle
cellule ciliate dell'organo di CORTI, trasformeranno l'energia meccanica vibratoria
in energia nervosa. La vibrazione dei liquidi endolabirintici per i suoni trasmessi
per via ossea, potrebbe verificarsi per tre meccanismi:
a) per inerzia: quando il capo è posto in vibrazione, l’inerzia della catena ossiculare
fa sì che la platina della staffa oscilli in ritardo rispetto al cranio provocando
quindi un movimento di compressione e di decompressione della perilinfa;
b) per compressione: quando il cranio è posto in vibrazione la capsula ossea che
racchiude i liquidi e le strutture dell'orecchio interno è al-ternativamente sottoposta
a fenomeni di compressione e di decompressione da parte delle ossa circostanti,
fenomeni che si trasmettono ai liquidi dell'orecchio interno. Poiché la membrana
che chiude la finestra rotonda, è più elastica della platina della staffa, questi
fenomeni di compressione e di decompressione sarebbero più ampi a livello della
finestra rotonda: ciò produrrebbe un movimento della perilinfa da cui deriverebbe
la vibrazione della membrana (membrana basilare) sulla quale è situato l'organo
di CORTI;
La trasmissione dei suoni di bassa frequenza avverrebbe per inerzia, mentre quella
dei suoni ad alta frequenza avverrebbe per compressione. L'organo di CORTI può pertanto
essere raggiunto anche da energia meccanica vibratoria trasmessa dalle strutture
ossee che io circondano. La catena ossiculare rappresenta certamente la via più
importante e funzionalmente più si-gnificativa per condurre ai recettori cocleari
lo stimolo adeguato; ma i fatti sopra ricordati spiegano perché la distruzione della
catena ossiculare comporta soltanto una diminuzione e non la perdita della capacità
uditiva. Il meccanismo funzionale della catena ossiculare deve essere valutato nel
suo insieme e non come la risultante dell'azione delle singole parti che la compongono.
Le vibrazioni della membrana timpanica si traducono in movimenti della staffa aventi
analoga direzione: quando la membrana è spinta verso la cassa timpanica, la staffa
affonda nella finestra ovale. L'opposto si verifica quando la membrana timpanica
viene spostata verso il meato acustico esterno. Il rapporto fra superfìcie della
platina della staffa e superficie della membrana timpanica è in media di 1:21 Poiché
la membrana timpanica è fissata perifericamente all'anulus timpanico, la superfìcie
vibrante costituisce soltanto il 70% circa della superficie anatomica ed il rapporto
sopra indicato si riduce pertanto ad 1:14. Quando la catena ossiculare oscilla sull'asse
di rotazione, la platina della staffa si muove attorno ad un asse che passa per
i dia poli: la metà superiore della staffa viene spinta verso il vestibolo, ma la
metà inferiore viene spostata, verso il cave del timpano. In queste condizioni lo
spostamento della perilinfa è minimo e pertanto questa modalità di oscillazione
è utilizzata per la trasmissione dei suoni di grande intensità, in quanto esso non
è in grado di determinare ampi squilibri pressori nella perilinfa. Quando la catena
oscilla sull'asse di rotazione l'incremento dovuto al sistema di leva di 2° genere,
costituito dal martello e dall'incudine, è di 1.31. per cui moltiplicando questo
incremento con l'incremento determinato dalla riduzione della superficie vibrante
(membrana timpanica -platina della staffa), si ottiene un incremento pressorio di
18.3 volte. Quando invece la catena oscilla sull’asse di gravità, la platina della
staffa, data la minor lunghezza dei fasci fibrosi che formano la parte posteriore
del ligamento anulare, compie un ampio movimento obliquo a sportello con perno nella
sua parte posteriore. In queste condizioni si ha uno spostamento della perilinfa
superiore a quello che si verifica quando la catena oscilla sull'asse di rotazione.
Questa modalità di oscillazione è utilizzata per la trasmissione di elioni di lieve
intensità. Secondo FUMAGALLI quando la catena oscilla sull'asse di gravità l'incremento
pressorio massimo a livello della platina della staffa sarebbe di 210 volte, dato
che in queste condizioni l'incremento dovuto al sistema di leva di 2° genere, costituito
appunto dall'incudine e dal martello, sarebbe notevolmente superiore a quello che
si verifica quando la catena oscilla sull'asse di rotazione. Lo stimolo acustico
per raggiungere l'apparato che lo trasformerà in energia nervosa, deve passare attraverso
un ultimo settore dell'apparato di trasmissione, costituito dai liquidi labirintici
e da alcune strutture membranose immerse in essi. Nel labirinto osseo si riconosce
una cavità centrale o vestibolo che contiene l'utricolo, il sacculo e la parte iniziale
del condotto cocleare (cieco vestibolare); da questa cavità si dipartono posteriormente
i tre canali semicircolari ed anteriormente il canale spirale della chiocciola.
Il labirinto osseo comunica lateralmente con la cassa timpanica a mezzo della finestra
ovale, che contiene la platina ed il legamento anulare della staffa, e per mezzo
della finestra rotonda, chiusa dalla membrana secondaria del timpano o membrana
di SCARPA. Nell'osso macerato il vestibolo comunica con l'endocranio, in corrispondenza
della faccia posteriore della rocca petrosa, a mezzo di un sottile canale osseo
(acquedotto del vestibolo) che dà passaggio al condotto endolinfatico. Il labirinto
membranoso è più piccolo delle cavità ossee che lo contengono: lo spazio interposto
è detto spazio perilinfatico e contiene la perilinfa. Le strutture membranose immerse
nella perilinfa hanno forma tubulare o vescicolare e racchiudono un liquido, detto
endolinfa, che le distende condizionandone quindi la forma generale. Il condotto
cocleare, contenente endolinfa, dopo aver ricevuto il canale di HENSEN, che l'unisce
al sacculo, si impegna in un canale osseo avvolto a spira (chiocciola ossea) e ne
percorre i . tre giri, che prendono rispettivamente il nome di giro basale, giro
intermedio e giro apicale. È lungo circa 36 mm e termina in prossimità dell'apice
della chiocciola con un'estremità a fondo cieco, detto cieco cupolare. Il condotto
cocleare ha forma triangolare, è più piccolo del canale osseo della chiocciola e
la sua faccia esterna, costituita in gran parte dalla stria vascolare, è addossata
alla parete esterna della chiocciola ossea. Delle altre due facce del condotto cocleare,
l'una, detta parete timpanica, costituita in massima parte dalla membrana basilare,
congiunge la parete laterale della chiocciola ossea con la lamina spirale ossea,
che costituisce in un certo senso un'espansione laterale dell'asse della chiocciola
o modiolo, mentre la terza parete o parete vestibolare, costituita dalla membrana
di REISSNER, è tesa trasversalmente fra la parete laterale della chiocciola ossea
ed il lembo spirale. Il canale cocleare, unendosi alla lamina spirale ossea, suddivide
la chiocciola ossea in due settori rispettivamente definiti scala vestibolare e
scala timpanica. Essi comunicano fra di loro in corrispondenza dell'apice della
chiocciola per mezzo dell'elicotrema e la perilinfa in essi contenuta può passare
a questo livello da un settore all'altro. La pressione esercitata dalla staffa si
trasmette alla perilinfa della scala vestibolare, raggiunge l'elicotrema e ridiscende
lungo la scala timpanica provocando l'estroflessione della membrana che chiude la
finestra rotonda.